Eventi
Gli oli extra vergini di oliva monovarietali italiani a FICO
La Rassegna degli Oli Monovarietali fa tappa al parco dell'agroalimentare italiano di Bologna il 5 e 6 maggio. “I 15 anni della manifestazione, assieme alla nascita della nuova IGP “Marche”, ci hanno fornito la naturale esigenza a cercare un nuovo contesto di crescita” afferma la vicepresidente della Regione, Anna Casini
16 marzo 2018 | T N
La Rassegna degli Oli Monovarietali, organizzata da Assam, quest'anno va in trasferta.
Il 5-6 maggio la tradizionale manifestazione dedicata alla biodiversità olivicola, ai mille territori e alle mille varietà nazionali, si svolgerà all'interno di FICO, il parco agroalimentare italiano, a Bologna.
Per i 15 anni della manifestazione, praticamente l'adolescenza, la Rassegna va in gita fuori Regione e sceglie una vetrina importante per presentarsi e presentare i produttori delle eccellenze monovarietali artigianali dell'Italia.
Una grande novità per il settore olivicolo e per cogliere lo spirito di questa piccola rivoluzione abbiamo voluto parlarne con la Vicepresidente e Assessore all'agricoltura della Regione Marche, Anna Casini.
La Rassegna degli Oli Monovarietali si trasferisce a Bologna, dentro FICO. Un traguardo o un nuovo punto di partenza?
La scelta di una vetrina come quella di FICO a Bologna è sicuramente un nuovo inizio. Uscire dai confini regionali ed inserirsi in un contesto dove tutta la produzione agroalimentare nazionale è presente con la sua storia, i suoi processi produttivi e le sue eccellenze da degustare rappresenta un’ottima opportunità di crescita per la manifestazione. I 15 anni della manifestazione, assieme alla nascita della nuova IGP “Marche”, ci hanno fornito la naturale esigenza a cercare un nuovo contesto di crescita.
Non teme che portare la Rassegna fuori dalle Marche oggi faccia perdere alla Regione visibilità e solidarietà, proprio dopo essere stati colpiti da terremoto e dalla gelata di quest'anno?
Le manifestazione di interesse pervenute da parte dei produttori provenienti da tante regioni italiane, a seguito della proposta di portare la manifestazione a FICO, ci sta confermando la validità della stessa. Abbiamo praticamente più che raddoppiato la partecipazione alla Rassegna: contiamo di portare a FICO circa 70 produttori (a fronte dei 297 campioni pervenuti alla Rassegna 2018, 245 dei quali hanno superato le selezioni del Panel regionale Assam-Marche). E anche i produttori marchigiani stanno rispondendo con entusiasmo. Uno spazio nell’area espositiva sarà dedicato ai primi olii certificati IGP “Marche” nella campagna olivicola 2017-18, con il coordinamento del Consorzio Marche Extravergine.
Lo scorso anno, con la presenza della Rassegna nell'area colpita dal sisma, abbiamo voluto dare un segno tangibile della nostra vicinanza alle comunità e ai produttori coinvolti dal tragico evento. I risvolti delle gelate di fine febbraio sicuramente ci preoccupano, aspettiamo che i nostri tecnici ci diano indicazioni più precise relativamente all’entità del danno a seguito della ripresa vegetativa e, soprattutto, consigli su come intervenire con la potatura per ristrutturare le piante e recuperare la produzione.
La Rassegna al di fuori dei confini regionali consentirà sicuramente di dare ampia visibilità ad una regione che con forza e coraggio riesce ad affrontare le difficoltà e a ripartire ogni volta con nuovo entusiasmo. Aver portato la manifestazione a Bologna nel Padiglione della Regione Marche non ci impedirà di proporre delle iniziative collaterali, delle "pillole" di Rassegna, in altri contesti regionali marchigiani.
Quindici candeline, la Rassegna è una delle manifestazioni olivicole più longeve e di successo. Quale ruolo vogliono giocare le Marche nel comparto oleario nazionale?
Ritengo che i nostri produttori abbiano fatto passi avanti enormi ed i livelli di eccellenza che hanno raggiunto ci permettono di presentarci in maniera autorevole, assieme a tutto il gruppo dei produttori nazionali. Il ruolo delle Marche è quindi quello di avere come obiettivo una produzione impostata sulla qualità e biodiversità.
Un obiettivo ambizioso che, produttori tecnici amministratori si sono dati 15 anni fa: valorizzare l’ identità del prodotto locale attraverso gli olii monovarietali, valorizzando il binomio vincente varietà-territorio e facendo da precursore di una nuova nicchia di mercato; una scelta condivisa sempre di più dal mondo olivicolo e supportata da una banca dati sempre più consistente, unica al mondo nel suo genere, che vede la caratterizzazione analitica e sensoriale di oltre 2800 campioni di olio.
Cosa si aspetta da questa nuova edizione della Rassegna? Quali gli obiettivi?
Essere presenti nel 1° parco mondiale dell'agroalimentare italiano significa condividere con i produttori la nostra esperienza di 15 anni di manifestazioni e iniziative; e l’auspicio è di farlo insieme al più elevato numero di persone possibile.In secondo luogo, presentarsi in un contesto nazionale ampio ci conferma quanto il fare squadra possa rappresentare una reale opportunità per affrontare i mercati.
Infine, un’occasione rappresenta un motivo di confronto e scambio di esperienze da cui possano emergere nuove idee e nuovi percorsi.
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