Bio e Natura
Alta qualità anche per gli oli di semi pregiati
Dalla spremitura a freddo di semi pregiati si possono ottenere oli con profili chimici e sensoriali davvero eccellenti. E fu così che l’olio da semi può costare di più dell’olio da olive
05 settembre 2009 | Duccio Morozzo della Rocca
Del rapporto che intercorre tra olio di semi e qualità , siamo abituati a parlarne tendenzialmente non troppo bene o a non parlarne proprio. Ci sono però alcune eccezioni che dimostrano il grande potenziale ancora tutto da scoprire dei semi pregiati delle nostre produzioni migliori: dalle Nocciole Igp Piemonte al Pistacchio di Bronte.
Mattia Pariani, tra i più attivi produttori e sperimentatori di estrazione di oli di semi di alta qualità , ha promosso lo scorso 13 luglio una tavola rotonda dedicata alla qualità e alla tutela della biodiversità degli oli di semi, che si è tenuta presso lâUniversità di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, in collaborazione con Slow Food e la Facoltà di Agraria dellâUniversità di Torino.
Dalla spremitura a freddo di semi pregiati, ci dice Mattia Pariani, si possono ottenere oli con profili chimici e sensoriali davvero eccellenti. Lo abbiamo intervistato per saperne di più.
- Dott. Pariani, siamo abituati a considerare gli oli di semi dei prodotti economici poco interessanti. Dalle sue ricerche sembra invece emergere una realtà differente.
Vede, è quasi paradossale. In Italia abbiamo semi pregiati tra i migliori al mondo che non vengono però valorizzati perché la percezione di oli di semi di qualità non esiste. Penso al Pistacchio di Bronte, alla Nocciola IGP, alla Mandorla Romana della valle di Noto oppure al Pinolo di San Rossore. Da questi semi, mediante pressatura a freddo, si ottengono oli che allâestero sono molto considerati anche nelle cucine dei grandi chef.
- In effetti sembrano prodotti molto particolari.
Si, soprattutto non sono prodotti esaltati dal marketing, sono obiettivamente superiori. La materia prima è ciò che conta di più. Ora, la mia grande sfida è quella di far passare il concetto che lâolio da semi può costare di più dellâolio da olive e che può essere utilizzato in cucina per esaltare i sapori.
Anche a livello di composizione chimica abbiamo ottenuto oli dai risultati eccellenti: altissime percentuali di acido oleico, linoleico e linolenico oltre che con un ottimo contenuto in polifenoli.
- Come funziona il processo di estrazione?
Si comincia con una tostatura, fondamentale per dare il giusto aroma al prodotto, poi i semi passano per una pressa a freddo. Il mosto oleoso ottenuto viene quindi filtrato, lasciato decantare e poi imbottigliato in vetro scuro anti UV. Questi oli sono ancora più sensibili alla luce di quelli di oliva.
- Chi sono i clienti di questo genere di oli?
Per lo più ristoranti di categoria top in grado di potersi permettere questi prodotti e gastronomie selezionate. Ma vi sono anche dei clienti legati alla tradizione. In Piemonte, per esempio, qualche ristoratore usa lâolio di nocciola nei propri menu, come si faceva da queste parti nel dopo guerra.
- Quale futuro vede per la produzione di oli di semi pregiati?
Sempre più si cerca la varietà e la differenziazione, anche attraverso la sperimentazione con lâestrazione di oli da altri semi oleosi anche di altre parti del mondo. Penso a quello di Pecan, a quello di Macadamia oppure allâolio di Argan e a quello di Licurì.
Potrebbero interessarti
Bio e Natura
I biostimolanti possono migliorare la resilienza delle colture al calore e allo stress idrico nel Mediterraneo?

Lo stress da calore e siccità riduce significativamente la crescita e la produttività delle piante. L'efficacia dipende dalle colture e dall'ambiente e richiede la standardizzazione. L’integrazione con biopesticidi e soluzioni scalabili è fondamentale
04 agosto 2025 | 15:00
Bio e Natura
Un miele di 2500 anni fa: le caratteristiche e l'uso

Il miele era una sostanza importante nel mondo antico, a volte lasciato nei santuari come offerte agli dei o sepolto accanto ai morti. Impronta chimica quasi identica a quella della cera d'api moderna e del miele moderno, con un livello di acidità più elevato
04 agosto 2025 | 13:00
Bio e Natura
Il basilico naturalmente respinge alcuni parassiti

Alcune piante profumate aiutano a salvare le colture vicine da insetti nocivi che mangiano foglie. Il forte odore di menta contiene composti che attivano indirettamente i geni di autodifesa, lo stesso fa una varietà di basilico
29 luglio 2025 | 15:00
Bio e Natura
Addio all'estate molto precoce

Nelle prossime due settimane, appare possibile il rischio di avere un meteo meno stabile rispetto alla media. La calura sarà intervallata, specie al Nord Italia, da improvvisi temporali
24 luglio 2025 | 09:00
Bio e Natura
Lattura romana contaminata con Escherichia coli: i trucchi per evitarlo

La bagnatura delle foglie con acqua non trattata è un importante fattore di rischio. Inoltre con una migliore conservazione al freddo dal raccolto alla consegna le probabilità di un focolaio dell'agente infettivo precipitano
22 luglio 2025 | 16:00
Bio e Natura
Soluzioni innovative e trappole intelligenti contro gli insetti alieni

Oltre alla mosca mediterranea della frutta e al moscerino asiatico, tra le minacce più insidiose per le coltivazioni di frutta, in particolare i ciliegi, si annovera la mosca Rhagoletis cerasi
17 luglio 2025 | 14:00