Bio e Natura

Il mondo bio: euforia e preoccupazione

Ottimi segnali sul fronte interno, cresce il consumo di prodotti biologici ma c’è preoccupazione per il futuro. Sei enti di certificazione sono a rischio chiusura

28 febbraio 2009 | Graziano Alderighi

In base a un’indagine Ismea-Nielsen, il 2008 è stato un anno positivo per i consumi di alimenti biologici in Italia.
In termini monetari, l’aumento degli acquisti domestici di prodotti bio confezionati è stato del 5,4%. Un risultato soddisfacente per il comparto, anche se meno positivo rispetto al più 10,2% riscontrato l'anno precedente. Ma comunque migliore rispetto all'andamento complessivo dei consumi alimentari, inclusi i prodotti convenzionali, che l'anno scorso sono cresciuti, sempre in termini di spesa, del 4,4%.

Tra le singole referenze, i maggiori tassi di crescita si rilevano per l'ortofrutta fresca e trasformata (+20% circa rispetto al 2007), per i prodotti per l'infanzia (+16%) e per pane, pasta, riso e uova, che su base annua hanno fatto segnare un incremento di oltre il 14%.
Molto più contenuta la crescita della spesa domestica per l'acquisto di bevande biologiche e di lattiero-caseari. Mentre, in controtendenza, registrano una battuta d'arresto i prodotti della prima colazione (caffé, tè, biscotti, dolciumi, ecc.), in calo del 14% su base annua.
Pressoché invariata la distribuzione della spesa per singole categorie: le prime tre, in ordine di importanza, raggiungono un'incidenza di oltre il 50% del totale degli acquisti, con i lattiero caseari, in particolare, attestati al 20% di quota, seguiti dall'ortofrutta, al 19,5%, e dai prodotti della prima colazione (14%).

Riguardo alla distribuzione territoriale, i dati del 2008 confermano la forte concentrazione degli acquisti di prodotti biologici nelle regioni settentrionali, con percentuali del 44,1% nel Nord-Ovest e del 27,2% nel Nord-Est. Un altro 19,7% fa riferimento alle regioni centrali, inclusa la Sardegna, mentre il Mezzogiorno copre il restante 9% di quota.
In termini assoluti la crescita più sostenuta, rispetto al 2007, si è registrata al Centro-Sud, in particolare nel Mezzogiorno (+12,3%) e in misura minore nel Centro e Sardegna (+8,5%). In aumento i consumi bio anche nelle regioni del Nord-Ovest (+6,8%), a fronte di una flessione dello 0,8% registrata nel Nord Est.

Anche qualche preoccupazione
In tutt’altro campo si segnala invece una certa fibrillazione nel mondo del biologico che rischia di veder quasi dimezzati gli organismi di certificazione.

La modifica comunitaria al sistema di controlli nel settore dell’agricoltura biologica (regolamento CE 834/2007) ha imposto l’accredito degli organismi di controllo alla Sincert entro il 31 dicembre 2008, pena la sospensione dall’attività di certificazione.
Il Ministero delle Politiche agricole non ha ancora applicato il regolamento europeo, evitando così la sospensione di 6 centri di certificazione su 15, ma è necessario che il governo adotti una normativa transitoria in modo da favorire il passaggio alla nuova disciplina.

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