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Nuove Tecniche Genomiche: un passo decisivo verso un accordo in Europa

Nuove Tecniche Genomiche: un passo decisivo verso un accordo in Europa

Sancita la distinzione tra piante NGT di categoria 1 – assimilate alle varietà convenzionali con percorso autorizzativo semplificato – e NGT di categoria 2, soggette alle norme OGM con etichettatura obbligatoria

06 dicembre 2025 | 10:00 | C. S.

“Accogliamo con grande soddisfazione i progressi emersi dal trilogo tra Commissione europea, Parlamento e Consiglio sulle nuove regole per le piante NGT. Si tratta di un passaggio atteso e decisivo che dà nuovo impulso all’innovazione, rafforzando così la competitività, la resilienza e la sostenibilità dell’agricoltura europea e, in particolare, del nostro sistema agroalimentare. La definizione di un quadro regolatorio chiaro e moderno valorizza il ruolo fondamentale della ricerca scientifica nel contrastare il cambiamento climatico e garantire la sicurezza alimentare. Un risultato importante, per cui ringraziare il ministro Francesco Lollobrigida, che ha sostenuto con coerenza e lungimiranza lo sviluppo delle NGT e il lavoro dei nostri ricercatori, con investimenti significativi nella ricerca – basti pensare ai 9 milioni di euro per il progetto TEA4IT. Una visione a beneficio non solo degli agricoltori, ma anche dei cittadini e dell’ambiente”. Così il Presidente del CREA Andrea Rocchi in occasione dei significativi progressi registrati nel trilogo tra Consiglio dell’UE, Parlamento europeo e Commissione europea sulle nuove norme che regolano le Nuove Tecniche Genomiche (NGT), in Italia note anche con il nome di Tecnologie di Evoluzione Assistita (TEA), un confronto che punta a rafforzare la competitività agroalimentare, garantendo al contempo sicurezza alimentare e tutela della salute e dell’ambiente.

Il negoziato in corso sancisce la distinzione tra piante NGT di categoria 1 – assimilate alle varietà convenzionali con percorso autorizzativo semplificato – e NGT di categoria 2, soggette alle norme OGM con etichettatura obbligatoria. Si discute anche di etichettatura, di proprietà intellettuale e brevetti, temi cruciali per valorizzare l’innovazione a beneficio di ricerca, produttori e agricoltori.

In Italia il CREA, l’ente di ricerca sull’agroalimentare e sulle foreste vigilato dal MASAF, si conferma punto di riferimento nazionale sulla ricerca scientifica sulle TEA attraverso il coordinamento del progetto TEA4IT, con lo scopo di sviluppare varietà resilienti e di alta qualità, capaci di esprimere al meglio le caratteristiche qualitative e nutrizionali distintive delle principali colture italiane (solanacee - pomodoro, melanzana; cereali a paglia - orzo, frumento duro, riso; specie arboree - vite, citrus, pioppo, kiwi, melo). Le varietà saranno sviluppate mediante TEA, in particolare genome editing e cisgenesi (tipicamente classificate come NGT-1), che permettono di identificare i geni chiave e di progettare interventi sempre più precisi, ispirati ai processi naturali, garantendo standard elevati di sicurezza e trasparenza verso la comunità e i consumatori. Le nuove piante editate saranno sottoposte a rigorose analisi genetiche per verificarne la classificazione come NGT-1 e testate in sperimentazione in campo per confermare la corrispondenza tra i risultati di laboratorio e le reali condizioni ambientali.

Attraverso questo progetto, il CREA metterà a disposizione del Paese conoscenze avanzate, competenze specialistiche e strumenti concreti in un settore innovativo ed emergente nel panorama della ricerca in agricoltura, che pone l’Italia al passo degli altri Paesi europei più avanzati e contribuisce a orientare la transizione verso un’agricoltura che guarda avanti ed è in linea con gli obiettivi europei di sostenibilità.

 

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