Bio e Natura

Salute del suolo e sostenibilità, le preoccupazioni per il futuro

Salute del suolo e sostenibilità, le preoccupazioni per il futuro

Secondo un sondaggio del Crea in Italia la maggiore criticità identificata dai partecipanti è la perdita di sostanza organica dei suoli, seguita dall’erosione dei suoli e, quindi, dal consumo di suolo

23 aprile 2024 | C. S.

Un suolo sano è la premessa indispensabile per tante delle sfide fondamentali del nostro tempo: dalla qualità degli alimenti al carbon farming, dalle politiche comunitarie e nazionali fino alla resilienza ai cambiamenti climatici. Una sua gestione sostenibile deve essere imperniata necessariamente  sul sistema della conoscenza e della ricerca.  Di questo si è discusso durante il convegno Salute del suolo e sostenibilità: la parola agli stakeholder, organizzato dal CREA, con i suoi Centri Agricoltura e Ambiente e Politiche e Bioeconomia, in occasione della Giornata Mondiale della Terra.

Il questionario. Nonostante la conoscenza e i dati sul suolo siano disponibili su scala europea, permangono però ancora alcune lacune, la cui individuazione è essenziale sia per garantire l’efficacia delle future iniziative politiche e sia per definire le priorità delle attività di ricerca. In tale direzione, quindi, è stato elaborato e somministrato un questionario, progettato a livello europeo, per definire per ciascun paese una road map di ricerca e innovazione, che rappresenterà gli step per i prossimi 10 anni. Ancora in fase di compilazione, al questionario hanno aderito i rappresentanti di numerosi stakehloders (ricerca, amministrazione, agricoltori, scuole, ONG, ecc.). In Italia la maggiore criticità identificata dai partecipanti è la perdita di sostanza organica dei suoli (16%), seguita dall’erosione dei suoli (14%) e, quindi, dal consumo di suolo (13%). Complesso si presenta, invece, individuare le azioni utili a migliorare lo stato generale delle conoscenze sul suolo nel Paese: miglioramento della rete di ricerca e approcci partecipativi per implementare le conoscenze sono le risposte maggiormente riscontrate. Infine, solo il 20% degli intervistati ritiene che ci siano stati significativi cambiamenti nelle politiche europee e nazionali, nel sostegno alla ricerca, nel coordinamento della conoscenza negli ultimi 5 anni, cioè dall’inizio del progetto EJP Soil.

Il progetto Soil-Hub, finanziato dal MASAF, è finalizzato alla creazione di una rete di eccellenza dedicata alla ricerca sui suoli, superando la frammentazione delle attività e delle istituzioni che se ne occupano e promuovendo sinergie tra esse, per potenziare le conoscenze del suolo, migliorare il suo utilizzo e affrontare  le sfide legate ai cambiamenti climatici nei sistemi agricoli. Tale rete assicura una maggiore efficacia nell’azione di ricerca, in quanto l'armonizzazione dei dati e la condivisione delle conoscenze favoriscono un migliore uso del suolo, apportando benefici per l'ambiente. Nello specifico, il CREA ha coordinato tutte le attività del progetto, promuovendo attivamente le attività di networking tra i partner e vari attori in campo.

EJP Soil. European Joint Programme - Programma di coordinamento di progetti di ricerca ed innovazione europeo ed extra-europeo - ha l’obiettivo di costruire un sistema di ricerca europeo integrato per sviluppare e implementare la gestione sostenibile e intelligente dei suoli agricoli in relazione ai cambiamenti climatici. Nello specifico:  individua le pratiche di gestione del suolo, capaci di garantire produzioni sostenibili, mitiga e/o adatta i sistemi agricoli, analizza i processi legati al sequestro del carbonio nei suoli e il loro contributo nella mitigazione dei cambiamenti climatici; supporta la creazione di un sistema europeo di banche dati del suolo, integrato e armonizzato, per il monitoraggio del suolo, la produzione di mappe e il reporting; promuove l’adozione di pratiche agricole di gestione del suolo climate-smart. Il CREA ha un ruolo di coordinamento a livello europeo nella creazione di un sistema europeo di banche dati del suolo, integrato e armonizzato, per il monitoraggio del suolo, la produzione di mappe e il reporting; nel sequestro di carbonio nel suolo, nella biodiversità del suolo, nel rapporto fra scienza e politica e negli schemi di certificazione sul carbon-farming.

Potrebbero interessarti

Bio e Natura

I ronzii degli impollinatori portano le piante ad aumentare la loro produzione di nettare

I suoni delle api intorno alle piante porta ad aumentare il loro volume di zucchero e nettare e persino alterare la loro espressione genica che governa il trasporto dello zucchero e la produzione di nettari

26 maggio 2025 | 13:00

Bio e Natura

Azoto, fosforo e potassio per far resistere le piante alla siccità

Un nuovo studio internazionale ha rilevato che una fertilizzazione abbondante può aiutare le piante a sopravvivere a periodi a breve termine di estrema siccità

23 maggio 2025 | 10:00

Bio e Natura

Le potenzialità dell'agricoltura verticale per aumentare produzioni e ridurre l'impatto ambientale

Un gruppo di ricerca dell'Università di Monaco di Baviera ha studiato la coltivazione di sei gruppi alimentari in agricoltura verticale: colture orticole, alghe, funghi, insetti, pesce e carne coltivata

19 maggio 2025 | 11:00

Bio e Natura

Il sogno del grano senza glutine con il miglioramento genetico

Secondo un nuovo studio dell'Università di Davis è possibile eliminare un gruppo di geni nel grano per ridurre le allergie e le intolleranze al glutine senza danneggiare la panificazione

13 maggio 2025 | 15:00

Bio e Natura

Le api soffrono i cambiamenti climatici e l'uso intensivo del suolo

Gli insetti di diversi livelli trofici reagiscono in modo diverso alla combinazione di temperature più elevate e un uso più intensivo del suolo. Popolazione di api quasi dimezzata dagli anni ’70

12 maggio 2025 | 12:00

Bio e Natura

L'effetto dei cambiamenti climatici sui raccolti delle principali colture

Il cambiamento climatico, riscaldamento e scarsa umidità dell’aria hanno alterato le condizioni di crescita per le cinque principali colture del mondo nell’ultimo mezzo secolo e stanno rimodellando l’agricoltura

08 maggio 2025 | 16:00