Bio e Natura
IL CIBO BIOLOGICO POTRÀ AVERE FINO ALLO 0.9% DI COMPONENTI GENETICAMENTE MODIFICATE
Il motivo dell’innalzamento della soglia, contro la richiesta dello 0,1% fatta dal Parlamento Ue e da tutte le associazioni del settore biologico, deriverebbe in realtà dal fatto che i prodotti derivati da mais e soia provenienti da mercati extraeuropei sono solitamente contaminati da mais e soia transgenici
16 giugno 2007 | Graziano Alderighi
I ventisette ministri dellâAgricoltura dellâUe hanno approvato a Lussemburgo un nuovo regolamento sui prodotti biologici che prevede, tra l'altro, la presenza di una soglia di ogm dello 0,9%. L'Italia si era schierata contro (seguita solo da Belgio, Grecia e Ungheria ) chiedendo una soglia dello 0,1%, ma non è stato possibile raggiungere una minoranza di blocco, dopo che la Polonia, in un primo tempo disponibile ad appoggiare la proposta, ha poi votato a favore degli organismi geneticamente modificati.
Anche il Parlamento Europeo si era espresso a favore di una soglia dello 0,1%. In base alla decisione adottata i prodotti biologici porteranno un apposito marchio europeo, ma potranno avere componenti ogm: una situazione paradossale, in quanto definire biologico un prodotto che contiene organismi geneticamente modificati è una contraddizione in termini.
Il motivo dellâinnalzamento della soglia deriverebbe in realtà dal fatto che i prodotti derivati da mais e soia provenienti da mercati extraeuropei sono solitamente contaminati da mais e soia transgenici, largamente utilizzati fuori dai Paesi dellâUnione Europea. Per questo, nonostante i prodotti biologici non possano per legge utilizzare ogm, si era pensato di introdurre una soglia minima dello 0,1%.
Definire però biologico un prodotto che contiene, anche se in minima parte, tracce di Ogm è una contraddizione in termini. E questo al di là del se, del quanto e del come possa far male alla salute. Se già si poteva discutere con argomenti sullâattuale soglia di organismi modificati geneticamente prevista dallâUe per i prodotti bio pari allo 0.1%, diventa ancor più inaccettabile che questa soglia sia stata elevata allo 0.9. Il metodo di produzione biologica si rifà infatti al regolamento Cee 2092/91 e successive modifiche. E lâarticolo 6 punto C parla chiaro: ânon devono essere utilizzati organismi geneticamente modificati e/o prodotti derivati da tali organismiâ.
Sono in molti a non essere dâaccordo con questa decisione dellâUe, tra i quali Roberto Pinton segretario di AssoBio, associazione nazionale delle imprese di trasformazione e distribuzione di prodotti biologici. âNon capiamo â comincia - che senso abbia chiamare tutti noi ogni 5 anni a votare per eleggere i parlamentari europei, se poi di quanto decidono non si tiene alcun contoâ.
âIl parlamento europeo â prosegue - lo scorso marzo si era espresso con la massima chiarezza, chiedendo alla Commissione di fissare un limite massimo di contaminazione accidentale da ogm nei prodotti biologici non superiore allo 0.1%, cioè la soglia di rilevabilità strumentale, contro lo 0.9% proposto dalla stessa Commissione. I risultati della votazione non davano certo adito a dubbi: 585 voti a favore, 38 astensioni e soli 35 contrariâ. Ma il consiglio dei ministri agricoli ieri âha confermato la soglia dello 0.9% voluta dalla Commissione, non tenendo in alcuna considerazione le decisioni assunte con una maggioranza schiacciante dal Parlamento, l´unico organo dell´Unione eletto direttamente dai cittadini e la massima espressione della democrazia nel continenteâ.
Aiab, Amab, Col diretti, Cia e Legambiente e tutta la Coalizione Liberi da ogm esprimono la loro forte preoccupazione per il passo indietro che il biologico europeo dovrà registrare a causa di questo nuovo regolamento. La Commissione Europea ed il Consiglio dei Ministri Agricoli, con il voto di oggi, danno un altro serio colpo al rapporto di fiducia fra i cittadini europei e le Istituzioni comunitarie. Tutti i sondaggi di opinione hanno fin qui dimostrato che i cittadini europei vogliono un biologico completamente libero da ogni contaminazione, il voto del parlamento europeo, inoltre,in maniera chiara si è pronunciato in questo senso. La scelta odierna del Consiglio dei Ministri agricoli semplicemente ignora tutto ciò ed è l'ennesima testimonianza di una Europa sempre più lontana dai suoi cittadini. L'Italia, pur votando contro, ha sicuramente perso l'opportunità di valorizzare al meglio il voto parlamentare e la straordinaria mobilitazione del settore e di migliaia cittadini e associazioni in tutta Europa; preoccupa molto l'isolamento della posizione Italiana a fronte di una mobilitazione che è stata Europea e che sicuramente ha forte alleati in tutta Europa. Un isolamento che è anche il frutto di un comportamento ambiguo che ha portato solo pochi giorni fa alla presentazione di protocolli per la sperimentazione Biotech in pieno campo per colture simbolo del made in Italy da parte del Ministro delle politiche agricole. Urge una legge nazionale che preservi il bio italiano da ogni contaminazione da ogm. Il biologico è e deve rimanere libero da ogni contaminazione da ogm . Il biologico legato al territorio, il biologico di qualità deve essere il nostro modello e sicuramente una buona legge italiana, in quanto primi produttori Europei, sarà un ottimo servizio che daremo a tutti i cittadini europei.
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