Bio e Natura

Nuove prospettive di difesa contro botrite, mal dell'esca e cimice

Il Crea ha messo a punto una sorta di vaccino che consente alle piante di difendersi dalla botrite, patologia che costa oltre 100 milioni di euro alla sola viticoltura senza considerare fagioli, lattuga, broccoli, piccoli frutti

05 marzo 2020 | C. S.

Alla sola viticoltura europea costa oltre 100 milioni di euro, ma la botrite - uno dei più importanti patogeni fungini – attacca anche fagioli, lattuga, broccoli, piccoli frutti (fragole, lamponi, more ecc), causando ingentissimi danni, soprattutto nel post raccolta, un momento molto importante per la produzione di alcuni vini molto pregiati come Passito e Amarone o per quella di uva da tavola o uva sultanina.

Il CREA, con il suo Centro di Ricerca per la Viticoltura e l’Enologia, ha messo a punto una sorta di vaccino che consente alle piante di difendersi. Lo studio, pubblicato su Biomolecules, è stato condotto nell’ambito del progetto Bioprime, finanziato dal MIPAAF.

In laboratorio viene prodotto naturalmente, attraverso fermentazione batterica l‘RNA, una molecola polimerica (ossia una macromolecola) naturale, implicata in vari ruoli biologici e presente in ogni organismo vivente. Questa, una volta applicata alla pianta o sui frutti in post-raccolta, induce la formazione di molecole specifiche da parte della pianta, che, comportandosi in modo simile agli anticorpi degli animali, rispondono quando quel patogeno attacca la pianta e ne bloccano la crescita.

E’ stato sperimentato su piante di vite in vaso di 6 anni, in produzione con irrigazione controllata, in ambiente semi-naturale, posizionate, cioè, a lato di un vigneto naturale per rendere le condizioni uniformi e per riprodurre il più possibile la situazione del vigneto. Nello specifico, è stata valutata l’efficacia in pre e post-raccolta (su 72 piante in totale).

I risultati

Sono ottimi per entrambe le sperimentazioni, con un particolare rilievo per i risultati in post raccolta: i grappoli non trattati sviluppano elevate percentuali di acini attaccati dalla botrite (oltre l’80%), mentre, invece, quelli trattati con le applicazioni di RNA hanno danni quasi impercettibili (al di sotto del 5%).

Si tratta, quindi, di un metodo sostenibile, in grado di agire solo su un singolo patogeno, senza che tutti gli altri microorganismi associati alla pianta ne vengano in nessun modo intaccati. Questo per la vite è un aspetto molto importante, perchè il microbial terroir è un valore aggiunto e caratterizzante del prodotto finale. Inoltre, le molecole di RNA utilizzate sono assolutamente biodegradabili e la loro produzione è rispettosa per l'ambiente.

Questo è solo l’inizio: “La botrite è stato un modo di provare la validità del metodo poichè permette degli esperimenti rapidi e facilmente controllabili – affermano Walter Chitarra e Luca Nerva, ricercatori CREA che hanno coordinato lo studio - Visti i risultati positivi, stiamo per applicare il metodo contro il mal dell’esca e contro la cimice asiatica (in concerto con gli entomologi dell’Università di Padova). Per ora, abbiamo effettuato un primo test con cimici allevate su piante di pomodoro e i risultati sono molto promettenti. La mortalità delle cimici sulle piante vaccinate era quasi il doppio rispetto alle piante controllo. Entro l’estate contiamo di completare questo lavoro ed iniziare le sperimentazioni sul mal dell'esca”.

Potrebbero interessarti

Bio e Natura

Serve un approccio scientifico ai problemi agricoli: meno sensazionalismo

Serve una comunicazione che informi senza spaventare: il pubblico deve orientarsi con spirito critico in un settore decisivo per il futuro del pianeta, quale l’agricoltura

11 dicembre 2025 | 11:30

Bio e Natura

Possibile abbassare i consumi idrici del pomodoro da industria del 30%

Irrigazione a goccia intermittente e DSS riducono drasticamente gli sprechi e il rischio di dispersione dei nitrati, migliorano l’efficienza dell’azoto e mantengono o addirittura aumentano le rese. I dati delle due prime annate di prova indicano la strada maestra per una coltivazione più competitiva e sostenibile

11 dicembre 2025 | 10:30

Bio e Natura

Fanghi di depurazione: risorsa o minaccia per i suoli agricoli?

Le potenzialità di utilizzo dei fanghi di depurazione e dragaggio sono enormi, ma occorre un quadro legislativo coerente che ne consenta l’impiego e ne garantisca al tempo stesso la qualità con la definizione di limiti adeguati per i diversi potenziali inquinanti

07 dicembre 2025 | 12:00

Bio e Natura

Un nuovo indicatore della salute del suolo

Enea ha presentato uno studio sugli elementi genetici dei batteri che rivelano il grado di contaminazione da antibiotici e metalli pesanti del terreno

06 dicembre 2025 | 12:00

Bio e Natura

Nuove Tecniche Genomiche: un passo decisivo verso un accordo in Europa

Sancita la distinzione tra piante NGT di categoria 1 – assimilate alle varietà convenzionali con percorso autorizzativo semplificato – e NGT di categoria 2, soggette alle norme OGM con etichettatura obbligatoria

06 dicembre 2025 | 10:00

Bio e Natura

Ecco i composti che provocano il cancro negli alimenti comuni

Gli alimenti comuni possono contenere contaminanti nascosti formati durante la cottura o attraverso l'esposizione ambientale. Ecco un modo più veloce e più pulito per rilevare le sostanze chimiche nocive 

04 dicembre 2025 | 15:00