Bio e Natura
Una nuova economia basata sui tessuti naturali, grazie a fibre vegetali e animali
Il settore moda chiede che i tessuti ecologici devono presentare le stesse caratteristiche e gli stessi effetti di quelli tradizionali per essere adeguati agli standard qualitativi richiesti dal consumatore. In realtà i tessuti naturali sono migliori, eliminado i problemi di allergie ai coloranti sintetici
29 marzo 2019 | Marcello Ortenzi
Il settore "tessile e abbigliamento" ha un ruolo molto forte a livello ambientale perché, oltre a essere uno dei principali consumatori di acqua a livello globale (una maglietta richiede, in media, 2.700 litri d’acqua per essere prodotta), incide per circa un decimo sul totale delle emissioni di gas serra presenti nell’atmosfera. Ogni anno sono prodotti circa 80 miliardi di nuovi capi e delle 5,8 milioni di tonnellate di rifiuti tessili scartate in Europa solo un quarto è riciclato. Quindi, è diventato fondamentale sensibilizzare sull’importanza di scegliere fibre e tessuti ecologici in grado di ridurre l’impatto dell’intero ciclo produttivo di un capo d’abbigliamento per costruirei capi d’abbigliamento.
L’evento della CIA a Roma ha evidenziato che colorare vestiti e accessori utilizzando tinte 100% naturali realizzate con gli scarti agricoli, come le foglie del carciofo bianco, le “tuniche” delle cipolle ramate, le scorze del melograno, i ricci del castagno o i residui di potatura del ciliegio e dell’ulivo, è solo una delle tante storie di eccellenza green, raccontate nel volume, o ancora portare in passerella, per la prima volta, una collezione moda di abiti di origine forestale, conquistando così un posto d’onore al Palazzo di vetro delle Nazioni Unite di New York.
Nel volume tra gli altri la vicenda del primo allevamento di alpaca in Italia creato dall’agricoltore Gianni Berna in Umbria, costruendo una filiera completa dell’agro-tessile, che parte dal gregge, passa per la tosatura e filatura della lana e arriva fino al confezionamento di maglioni, sciarpe e coperte. Oppure quella di Assunta Perilli, archeologa e tessitrice di Campotosto, che da più di dieci anni si occupa di tessitura a mano e di lavorazioni tradizionali della lana, del lino e della canapa. Dopo il restauro di un vecchio telaio Perilli recupera un sapere artigianale tramandato oralmente per generazioni. E ha recuperato un'antica varietà di lino e le sue lavorazioni tradizionali.
Il volume delle Donne in campo ha evidenziato che le potenzialità di una filiera del tessile ecologicamente orientata sono enormi, fino a rappresentare il 20% del fatturato del settore in Italia (4,2 miliardi di euro). Sono tanti i vantaggi delle tinture naturali, collegate all’uso di fibre vegetali e animali (dalla lana alla seta, dal lino alla canapa, alla ginestra e alla seta). Si va dall’eliminare i problemi di allergie ai coloranti sintetici, al contributo a riqualificare aree dismesse o degradate con le coltivazioni tintorie e tutelando biodiversità e paesaggio, ma creando anche lavoro nuovo.
Se il settore moda chiede che i tessuti ecologici devono presentare le stesse caratteristiche e gli stessi effetti di quelli tradizionali per essere adeguati agli standard qualitativi richiesti dal consumatore, essa è anche una grande esploratrice sempre aperta a sperimentare nuovi materiali innovativi che siano in grado di sposare i gusti e le culture del momento. Le Donne in campo CIA hanno chiesto nell’occasione dell’evento che “il Ministero delle Politiche Agricole e i Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico, in collaborazione con l’Ispra, un percorso condiviso e partecipato per la costituzione di tavoli di filiera a sostegno della produzione certificata di fibre naturali per la produzione di agri-tessuti”.
Potrebbero interessarti
Bio e Natura
Fanghi di depurazione: risorsa o minaccia per i suoli agricoli?
Le potenzialità di utilizzo dei fanghi di depurazione e dragaggio sono enormi, ma occorre un quadro legislativo coerente che ne consenta l’impiego e ne garantisca al tempo stesso la qualità con la definizione di limiti adeguati per i diversi potenziali inquinanti
07 dicembre 2025 | 12:00
Bio e Natura
Un nuovo indicatore della salute del suolo
Enea ha presentato uno studio sugli elementi genetici dei batteri che rivelano il grado di contaminazione da antibiotici e metalli pesanti del terreno
06 dicembre 2025 | 12:00
Bio e Natura
Nuove Tecniche Genomiche: un passo decisivo verso un accordo in Europa
Sancita la distinzione tra piante NGT di categoria 1 – assimilate alle varietà convenzionali con percorso autorizzativo semplificato – e NGT di categoria 2, soggette alle norme OGM con etichettatura obbligatoria
06 dicembre 2025 | 10:00
Bio e Natura
Ecco i composti che provocano il cancro negli alimenti comuni
Gli alimenti comuni possono contenere contaminanti nascosti formati durante la cottura o attraverso l'esposizione ambientale. Ecco un modo più veloce e più pulito per rilevare le sostanze chimiche nocive
04 dicembre 2025 | 15:00
Bio e Natura
Il grano CRISPR produce il proprio fertilizzante
I ricercatori di UC Davis hanno progettato il grano che incoraggia i batteri del suolo a convertire l'azoto atmosferico in fertilizzante utilizzabile dalle piante
30 novembre 2025 | 09:00
Bio e Natura
La diversa qualità tecnologica, nutrizionale e sensoriale della pasta integrale da varietà di grano antiche, vecchie ed evolutive
Il grano antico, antico ed evolutivo della popolazione ha portato a una pasta di alta qualità. Tutti i campioni erano vicini o oltre il livello nutrizionale di amido lentamente digeribile.
27 novembre 2025 | 13:00