Bio e Natura

Suoli troppo poveri, a rischio l'agricoltura del sud Italia

Il Crea ha presentato la carta del carbonio organico dei terreni italiani. Occorrono interventi urgenti per salvaguardare la salute dei suoli e dell’agricoltura italiana, soprattutto al Sud ma anche nella fascia appenninica

22 febbraio 2018 | C. S.

Il 95 % delle produzioni alimentari deriva dal suolo e attualmente un terzo di esso risulta da moderatamente a molto degradato. Se si aggiunge che per la formazione di 1 cm di suolo possono essere necessari anche 1000 anni, si comprende perché la Fao abbia creato la Global Soil Partnership (GSP), nel cui ambito è stata realizzata la Carta Mondiale del Carbonio Organico del suolo, presentata lo scorso dicembre. Anche l’Italia, come gli altri Paesi della GSP, ha elaborato la sua Carta nazionale, grazie al lavoro di un network volontario di Istituzioni coordinato dal CREA, con il suo Centro di Ricerca Agricoltura e Ambiente.

“Poiché la fertilità – afferma Anna Benedetti, ricercatore CREA del National Focal Point italiano GSP - è influenzata dal quantitativo di sostanza organica presente e dalla sua biodiversità, il nostro Paese sotto questo aspetto è a rischio. Mediamente, infatti, si stima che la sostanza organica contenuta nei suoli destinati all’agricoltura si aggiri intorno all’1,5%, del quale, però, se ne perde potenzialmente ogni anno, se non debitamente reintegrata, oltre l’1%. In tal senso, poter disporre di una carta del carbonio organico del suolo è fondamentale per la pianificazione territoriale e per orientare i decisori politici verso una gestione sostenibile dell’agricoltura e del territorio”.

La carta‎, così come tutte le conoscenze sullo stato dei suoli in Italia, rappresenta inoltre una base importantissima in vista della PAC post-2020, sia per programmare in modo strategico gli interventi sul territorio sia per misurare opportunamente gli effetti delle pratiche mirate messe in campo dagli agricoltori. E non è un caso se la conservazione del suolo è diventata una priorità strategica dei PSR, perseguita grazie alla Misura 10 (Pagamenti agro-climatico-ambientali) che promuove la diffusione di buone prassi come l'agricoltura conservativa (rispettosa del suolo) e il No-tillage (semina su sodo senza alcuna lavorazione del suolo). Nel contesto UE, l'Italia è il Paese che ha maggiormente puntato su questo genere di sostegno.

Secondo i dati evidenziati dalla Carta, occorrono interventi urgenti per salvaguardare la salute dei suoli e dell’agricoltura italiana, soprattutto al Sud: recupero sostanza organica in aree di agricoltura intensiva e monosuccessione, contrasto all'erosione in aree appenniniche e acclivi, contrasto alla desertificazione e più in generale al degrado ‎del suolo.

“Il suolo è una imprescindibile matrice identificativa del nostro made in Italy agroalimentare – ha affermato il presidente CREA Salvatore Parlato, aprendo i lavori del seminario – e proprio per questo sarà uno dei 4 obiettivi strategici del nostro prossimo piano triennale di ricerca. Inoltre, stiamo pensando di avviare l’elaborazione di una mappa digitale che analizzi e documenti la qualità dei suoli italiani per poterla preservare al meglio”.

Potrebbero interessarti

Bio e Natura

Produrre grano duro in agricoltura biologica e convenzionale: le differenze sulla produttività

Le rese di grano duroin biologico sono state inferiori del 37% rispetto al convenzionale in media, confrontando le prestazioni delle colture in una rotazione a 5 anni non irrigua. Un numero inferiore di chicchi per metro quadrato è stato osservato nel grano biologico rispetto al convenzionale

26 agosto 2025 | 15:00

Bio e Natura

Afidi e antracnosi del melo, cecidomia dei frutti del pero, cocciniglia dell’actinidia: le soluzioni

Tecnologie digitali, droni e strategie sostenibili per difendere le colture emiliano-romagnole, tra cui mele, pere e kiwi, dalle nuove emergenze fitosanitarie. Per una frutticoltura più smart e con meno chimica

26 agosto 2025 | 12:00

Bio e Natura

Il pellet di sansa di oliva per la concimazione del grano

Il trattamento con fertilizzanti minerali ottiene i migliori risultati in termini di produttività e assorbimento dei nutrienti, seguito dal pellet di sansa, che ha ridotto la resa in granella solo del 15%

07 agosto 2025 | 15:00

Bio e Natura

I biostimolanti possono migliorare la resilienza delle colture al calore e allo stress idrico nel Mediterraneo?

Lo stress da calore e siccità riduce significativamente la crescita e la produttività delle piante. L'efficacia dipende dalle colture e dall'ambiente e richiede la standardizzazione. L’integrazione con biopesticidi e soluzioni scalabili è fondamentale

04 agosto 2025 | 15:00

Bio e Natura

Un miele di 2500 anni fa: le caratteristiche e l'uso

Il miele era una sostanza importante nel mondo antico, a volte lasciato nei santuari come offerte agli dei o sepolto accanto ai morti. Impronta chimica quasi identica a quella della cera d'api moderna e del miele moderno, con un livello di acidità più elevato

04 agosto 2025 | 13:00

Bio e Natura

Il basilico naturalmente respinge alcuni parassiti

Alcune piante profumate aiutano a salvare le colture vicine da insetti nocivi che mangiano foglie. Il forte odore di menta contiene composti che attivano indirettamente i geni di autodifesa, lo stesso fa una varietà di basilico

29 luglio 2025 | 15:00