Bio e Natura
Gli oli essenziali naturali nella difesa fitosanitaria
Non solo massaggi o bagni aromatici. Numerosi studi infatti dimostrerebbero che i composti terpenici svolgono una funzione importante nei meccanismi di difesa chimica della pianta contro l’attacco di batteri, virus, funghi ed erbivori
27 novembre 2015 | Emiliano Racca
Gli oli essenziali, o oli eterici, sono delle essenze profumate, volatili, costituite principalmente da terpeni.
Si tratta più nello specifico di prodotti del metabolismo secondario delle piante, che vengono generati nei vari organi del vegetale, dai frutti (limone) ai semi (finocchio), dalle foglie (menta,basilico) ai fiori (rosa),alla corteccia (cannella) e ai bulbi...
L'uomo ne fa largo uso fin dall'antichità: evidenze di cenni all'utilizzo di resine, piante aromatiche, spezie, incensi ed olii grassi infusi di piante aromatiche - principalmente a fini magico-spirituali (tipo per scacciare gli spiriti) - si ritrovano già in alcuni testi sumerici ...
L'utilizzo di queste essenze per scopi terapeutici è invece molto più recente, ravvivato soprattutto negli anni '20 del secolo scorso dal chimico transalpino Rene-Maurice Gatefosse, che applicava gli oli essenziali (lavanda, timo, camomilla..) durante la Grande guerra come antisettici per guarire le ferite dei soldati. Fu proprio questo studioso il fondatore dell'aromaterapia, quella branca della fitoterapia che utilizza per l'appunto gli oli essenziali nella cura delle malattie e dello sviluppo del potenziale umano (Padrini, 2003).
Oggigiorno vengono impiegati principalmente nell'industria dei profumi o dei modificatori dei saponi, o come accennato in aromaterapia.
Spesso nell'opinione pubblica si riconduce il concetto di oli essenziali ai massaggi e ai bagni aromatici, ma non tutti sanno del loro utilizzo in campo agrario. Numerosi studi infatti dimostrerebbero che i composti terpenici svolgono una funzione importante nei meccanismi di difesa chimica della pianta contro l’attacco di batteri, virus, funghi ed erbivori. (MichelozziCnr,2013...daa.cnr.it/index.php/it/agricoltura-sostenibile/775-ruoli-ecologici-e-applicazioni-di-oli-essenziali-in-agricoltura-e-foreste)
Queste sostanze attirano gli impollinatori e gli insetti litofagi, e vanno considerate in una chiave di gestione sostenibile delle risorse agrarie; alcune piante ad es. hanno evoluto la capacità di emettere molecole volatili per attirare insetti carnivori che attaccano gli insetti erbivori.
Il loro utilizzo è diffuso soprattutto nel metodo biodinamico. Già negli anni ’20 Rudolf Steiner - il padre della biodinamica - rimarcava l’importanza dei suoni e dei profumi in agricoltura.
Per esempio gli oli essenziali di pino silvestre, eucalipto e lavanda risulterebbero dei buoni insetticidi e stimolanti delle difese immunitarie. L’olio essenziale da limoni e pompelmo rivela invece un’interessante funzione anticrittogamica. L’olio di aloe ha evidenziato un’efficace azione cicatrizzante antifungina, soprattutto in viticoltura.
Ricordiamo in questo contesto - da ricondurre sempre all’efficacia delle essenze e dei profumi nei meccanismi di difesa delle piante – anche una pratica diffusa e valida: è il caso del rosmarino, il quale, se consociato ai cavoli o all’insalata, tiene lontana la cavolaia.
Certo, occorre ricordare, che si tratta di prodotti costosi e che richiederebbero ulteriori studi di approfondimento (Pierre Masson, 2011). Ad ogni modo il loro impiego crea condizioni di particolare equilibrio nelle colture orticole,frutticole e viticole.
Per quanto riguarda più concretamente i trattamenti in campo, è bene ricordare che andrebbero effettuati in serata, trattandosi di prodotti fotosensibili.
Inoltre sarebbe indicato diluirli in liquidi grassi, vista la scarsa idrofilia e solubilità in acqua. A livello di dosaggio non si va mai oltre i 10 ml/ha, ed in molti casi possono bastare anche solo poche gocce.
Meglio irrorare subito, al massimo un’ora dopo la preparazione, se no perderebbero di efficacia; preferibilmente a bassa Pressione, non oltre i 2 bar circa.
Potrebbero interessarti
Bio e Natura
L'origine della siccità e la futura stabilità della produzione alimentare globale
Le colture sono molto più vulnerabili quando troppe precipitazioni provengono dalla venti di terra piuttosto che dall'oceano. L'umidità terrestre porta a precipitazioni più deboli e meno affidabili, aumentando il rischio di siccità
16 dicembre 2025 | 13:00
Bio e Natura
Riprogettazione culturale e ambientale per il benessere dell'uomo
La biologia umana si è evoluta per un mondo di movimento, natura e brevi esplosioni di stress, non per la costante pressione della vita moderna. Gli ambienti industriali stimolano eccessivamente i nostri sistemi di stress
12 dicembre 2025 | 11:00
Bio e Natura
Serve un approccio scientifico ai problemi agricoli: meno sensazionalismo
Serve una comunicazione che informi senza spaventare: il pubblico deve orientarsi con spirito critico in un settore decisivo per il futuro del pianeta, quale l’agricoltura
11 dicembre 2025 | 11:30
Bio e Natura
Possibile abbassare i consumi idrici del pomodoro da industria del 30%
Irrigazione a goccia intermittente e DSS riducono drasticamente gli sprechi e il rischio di dispersione dei nitrati, migliorano l’efficienza dell’azoto e mantengono o addirittura aumentano le rese. I dati delle due prime annate di prova indicano la strada maestra per una coltivazione più competitiva e sostenibile
11 dicembre 2025 | 10:30
Bio e Natura
Fanghi di depurazione: risorsa o minaccia per i suoli agricoli?
Le potenzialità di utilizzo dei fanghi di depurazione e dragaggio sono enormi, ma occorre un quadro legislativo coerente che ne consenta l’impiego e ne garantisca al tempo stesso la qualità con la definizione di limiti adeguati per i diversi potenziali inquinanti
07 dicembre 2025 | 12:00
Bio e Natura
Un nuovo indicatore della salute del suolo
Enea ha presentato uno studio sugli elementi genetici dei batteri che rivelano il grado di contaminazione da antibiotici e metalli pesanti del terreno
06 dicembre 2025 | 12:00
Remo Carlo Egardi
29 novembre 2015 ore 18:40Ottimo. Bisognerebbe dare una accelerata a studi che confermino l'efficacia degli oli essenziali per combattere pericolosi fitofagi sfruttando l'azione repellente e antifeeding.