Bio e Natura
Canapa, opportunità concreta per l'agricoltura di domani
Pubblicata dal Mipaaf una circolare operativa con le caratteristiche, le modalità e le forme per la presentazione delle domande di accesso a finanziamenti agevolati
12 gennaio 2013 | Marcello Ortenzi
E' uscito un bando Mipaaf per la realizzazione di Progetti di Filiera a livello nazionale con finanziamenti agevolati agli agricoltori e presentazione delle domande a sportello dopo il 1° aprile 2013. Le norme più recenti sono il Decreto Mipaaf 19/12/2012 e la successiva circolare n. 558 del 20/12/2012.
L'iniziativa può interessare anche gli operatori della canapa, che ultimamente sono aumentati in Italia, sull'onda della ricerca di nuove opportunità reddituali per l'agricoltura e settori connessi. Il 24 ottobre si è svolto a Roma un incontro tra esperti del settore e soggetti interessati a ragionare sull’opportunità offerta dal bando e sulle concrete possibilità di mettere insieme una cordata di aziende per la partecipazione.
Lo strumento d'intervento sono i contratti di filiera, contratti tra i soggetti della filiera agroalimentare e/o agroenergetica e il MIPAAF, finalizzati alla realizzazione di un programma di investimenti integrato a carattere interprofessionale ed avente rilevanza nazionale che, partendo dalla produzione agricola, si sviluppi nei diversi segmenti della filiera agroalimentare e agroenergetica in un ambito territoriale multiregionale.
Il bando si rivolge alle cooperative agricole a mutualità prevalente e loro consorzi, da consorzi di piccole e medie imprese, che operano nel settore agricolo, agroalimentare e agroenergetico, società costituite tra soggetti che esercitano l'attività agricola e le imprese commerciali e/o industriali e/o addette alla distribuzione, associazioni temporanee di impresa.
L’investimento complessivo dei Partner di progetto deve essere compreso tra i cinque e i 50 milioni di euro, con un investimento minimo per ogni azienda beneficiaria di 500mila euro. L’agevolazione non prevede contributi a fondo perduto ma l’accesso ai finanziamenti del fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca.
Il Convegno di Roma aveva ipotizzato alcune delle azioni possibili per il comparto canapa, quali creare un'equipe di specialisti e professionisti di settore dall'agricoltura per la coltivazione, la raccolta e le diverse trasformazioni secondo gli usi, commercializzazione e vendita di prodotti e servizi, veicolazione delle informazioni: il tutto inserito in un'ottica di riqualificazione sociale, in termini di posti di lavoro e rilancio dell'economia del settore agricolo, alimentare, della farmaceutica e cosmesi, del tessile e filamento industriale, sino alla ricerca, bioedilizia ed energia pulita.
La percentuale della spesa che è agevolata varia secondo l'attività cui è destinato l’aiuto e del fatto che l’azienda si trovi in zone svantaggiate oppure in altre zone e ancora a seconda della natura economica dell’investimento. I tempi per la conclusione dell’intero procedimento previsto per la gestione del bando possono essere stimati in dodici mesi e si richiede che almeno il 25% dell’investimento sia finanziato con fondi propri di ciascun'azienda beneficiaria (nei fondi propri è compreso il finanziamento concesso dalla banca).
Secondo Assocanapa, che raggruppa i coltivatori della canapa e dei settori di trasformazione, si tratta di un bando che interessa sopratutto le aziende “fondate” che possono presentare un bilancio credibile, comunque intenzionate a investire con fondi propri e che hanno le idee chiare sul progetto di massima che intendono realizzare. Alcuni gruppi di agricoltori e aziende già oggi clienti di Assocanapa srl potrebbero trarre vantaggi indubbi da questo bando. Tuttavia l'associazione vede difficoltà di accesso a causa della poca chiarezza della normativa italiana in materia di coltivazione di canapa da fibra per cui esiste sempre il pericolo che appartenenti alle Forze dell’Ordine e Magistrati poco informati sequestrino le coltivazioni calpestando le norme e danneggiando gli agricoltori. In questa situazione è molto difficile pensare a imbarcarsi in un'impresa importante come quella di far decollare su scala economicamente rilevante la coltivazione e lavorazione della canapa.
Il Ministero sembra che voglia apportare novità a favore di questa coltura, con un Decreto Ministeriale che dovrebbe risolvere per sempre il problema dell'inquadramento normativo e con la formazione di un tavolo tecnico di filiera, avvenuto il 13 dicembre 2012, dove si potranno evidenziare le problematiche complessive per la coltivazione e trasformazione della canapa e regolamentare definitivamente le procedure di coltivazione.
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