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Efficienza energetica e rinnovabili oggi. Una scommessa per il futuro

Rendere più verde l'economia e diventare meno dipendenti dai Paesi produttori di petrolio. Dall'Europa 146 milioni di euro di fondi per creare uno strumento che finanzia le iniziative

30 ottobre 2010 | Marcello Ortenzi

Il Consiglio e il Parlamento europei, recentemente, hanno raggiunto un accordo che prevede fino a 146 milioni di euro di fondi per creare uno strumento che finanzia iniziative di efficienza energetica ed energia rinnovabile, al fine di creare posti di lavoro aggiuntivi, rendere piu' verde l'economia e diventare meno dipendenti dai paesi produttori di petrolio.

Sempre in questi giorni gli Amici della Terra hanno fatto il punto sulle azioni di efficienza energetica in Italia e sintetizzato i valori raggiungibili entro il 2020, nel loro Rapporto annuale: un risparmio complessivo di combustibili fossili per 86 milioni di Mtep nel periodo 2010-2020, benefici in bolletta per oltre 25 miliardi di euro e un incremento del valore aggiunto per 116 miliardi, pari a un incremento annuo dello 0,7% del Pil al 2020.

La seconda Conferenza nazionale sull'efficienza energetica ha portato a dibattere sul significato di un risparmio energetico integrato alle azioni per le rinnovabili, da parte di operatori pubblici e privati.

Rosa Filippini, presidente di Amici della Terra, ha sintetizzato: "il potenziale di risparmio energetico entro il 2020 è di oltre 23 Mtep in termini di energia finale. L'efficienza energetica offre una prospettiva a lungo termine per l'occupazione e garanzie per l'ambiente" ed un recente studio di Confindustria ha stimato che potrebbero esserci circa 400.000 imprese e 3,5 milioni di addetti in più al 2020.

Un’interessante integrazione ai dati e alle considerazioni forniti da Istat e Confindustria, utilizzati per il Rapporto, è stata quella proposta da Andrea Molocchi, responsabile studi dell'associazione, per cui dall'efficienza ci sono non soltanto benefici economici ma anche "ambientali per i cittadini e per lo Stato": meno 19,7 miliardi di costi ambientali nei prossimi 10 anni (di cui 8,9 per il bilancio pubblico legati tagli alla sanità e alla CO2); per le detrazioni fiscali del 55% la stima totale del periodo 2007-2010 è di 2,5 miliardi; in relazione ai certificati bianchi si stima un taglio di 52 milioni di tonnellate di CO2 tra il 2008 e il 2012, con un risparmio compreso tra 780 e 1.300 milioni di euro.

Molte “voci” in conferenza hanno lamentato l’inadeguatezza degli attuali incentivi per l’efficienza e il risparmio energetico, a cominciare dal meccanismo dei certificati bianchi. Tale strumento dovrebbe essere migliorato superando l’incertezza sui flussi di cassa e la scarsa premialità e prevedendo l’introduzione di appositi coefficienti moltiplicativi dei risparmi per i TEE.

Una proposta dell’Autorità per l’energia è di applicare all’incentivazione delle fonti rinnovabili preferibilmente meccanismi di mercato simili a quello già sperimentato con i ‘certificati bianchi’, perché consentirebbe di muovere verso una miglior integrazione fra promozione di fonti rinnovabili ed efficienza.

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