Sulle tavole estive quest’anno va di moda l’oro giallo Vetrere
La Puglia dell’olivo e dell’olio al vertice della qualità. Con le sorelle Anna Maria e Francesca Bruni un extra vergine che unisce le varietà tradizionali del luogo, la classica accoppiata Ogliarola salentina e Cellina di Nardò, con le cultivar Frantoio, Leccino e Nocellara del Belice
La forma di allevamento adottata è a vaso aperto barese. La zona di produzione è a Monteiasi, Montemesola e zone limitrofe della provincia di Taranto. Anna Maria e Francesca Bruni ci mettono l’anima, oltre a tanta professionalità.
L'olio ora si presenta in una nuova bottiglia, nuovo formato, non più la forma quadra, ma una tradizionale bordolese, con tappo e versatore antieffrazione, ma anche con una nuova etichetta, ancor più suggestiva.
Sono proprio brave le sorelle Bruni. Oltre a grandi vini, di eccelsa qualità, pure l'olio è buono, tra i migliori della Puglia.
Ed ecco il profilo sensoriale che abbiamo ricavato all'assaggio.
L'extra vergine Vetrere, da agricoltura biologica, appare di color giallo dorato dai riflessi verdolini, limpido alla vista.
Al naso ha profumi di media intensità, piacevolmente fruttati, che rimandano puliti e netti al frutto verde, con connotazioni erbacee.
Al palato è morbido e delicato, rotondo, sapido e vellutato, con una buona fluidità e sensazioni amare e piccanti ben dosate. Ha gusto vegetale e rimandi al carciofo. Chiusura lievemente piccante, con una percezione mandorlata.
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