La voce dell'agronomo 11/09/2010

Epap: ha ragione Pirrello ma però...

Il versamento dei contributi previdenziali è un obbligo e vi si deve ottemperare ma è lecito criticare la gestione dell'Ente che non ha ancora diffuso e pubblicato il bilancio 2009


Non si placano le polemiche sull'Epap se è vero che il neo rieletto Presidente Pirrello si è dovuto nuovamente prodigare in spiegazioni sull'impatto che la crisi ha avuto sull'Ente di previdenza e su quali siano le prospettive.

Veniamo alla sostanza e cioè sul punto riguardo al quale il Presidente Pirrello e il sottoscritto concordiamo, senza se e senza ma.
Mi permetto, a tal proposito, di riprendere il suo pensiero, recentemente pubblicato sul sito Epap (link esterno):
“...Solo degli incoscienti possono consigliare tali sconsiderate cosiddette forme di “disobbedienza civile... il danno di una mancata contribuzione sarebbe soltanto per i colleghi che non dovessero contribuire, poiché così non alimenterebbero il loro montante, incorrerebbero in sanzioni e perderebbero la regolarità contributiva senza la quale, ormai, non si può più lavorare.”

Fin qui quello su cui concordiamo.
Veniamo ora ai punti di dissenso:

“Le “voci attendibili” sono dovute ad una campagna elettorale condotta in modo scorretto. L’Epap, nella passata gestione è diventata una realtà forte efficiente ed efficace e con la gestione iniziata di recente lo diventerà sempre di più. E’ successo che in campagna elettorale, alcuni supporter, a corto di argomenti propositivi, oggettivamente difficili da trovare, hanno attaccato a testa bassa, approfittando sciacallescamente del grave momento di crisi mondiale”

Fermo restando che le critiche non dovrebbero essere vissute con fastidio o come una minaccia ma come un legittimo interessamento degli iscritti alla vita dell'Ente e che in tutto questo non rilevo nulla di scorretto, nei precedenti articoli, pubblicati durante la campagna elettorale, è stato palesemente dimostrato non solo che la gestione dell'Ente è stata deficitaria, affermazione che un po' tutti i candidati, con toni più o meno accentuati, hanno ammesso, ma che le spese di gestione sono enormemente aumentate negli ultimi anni, tanto che tutti, anche qui con sfumature diverse, hanno proposto tagli.
Allo scopo si rilegga:
link esterno
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Ricordo che i dati contenuti non sono mai stati contestati.

“Per il 2010 l’Epap e gli altri enti di previdenza a sistema contributivo ricapitalizzeranno per legge i montanti individuali dell’1,7935% contro il 3,33201 dello scorso anno. Inoltre, com’è ovvio, ogni anno entra nella media quinquennale un nuovo anno e ne esce uno vecchio: quest’anno è uscito dalla media un anno discretamente buono che è il 2005 (tasso medio 0,040505) e ne è entrato uno pessimo che è il 2010 con un PIL molto basso che ha prodotto il tasso medio 0,017935, ciò vuol dire che la ripresa a tassi decenti sarà necessariamente lenta, perché occorrerà più di un anno per annullare gli effetti dell’ultimo PIL nominale.”

La legge impone tassi di ricapitalizzazione estremamente bassi per favorire la sostenibilità nel lungo periodo, questo è vero, ma è altrettanto vero che gli amministratori dei nostri soldi, anziché guadagnare e accantonare, magari adoperandosi per un cambiamento della legge che consenta rivalutazioni più elevate, hanno perso denaro e hanno dilapidato buona parte del fondo di riserva accantonato negli anni passati.
Le nostre pensioni e i nostri montanti, negli anni della crisi, non sono quindi stati toccati, ovvero sono stati rivalutati secondo legge, solo perchè le precedenti gestioni hanno operato tanto bene da creare un tesoretto che ora non c'è più. Se continuassero a perdere denaro, come l'Epap pagherebbe le pensioni? Sapendo bene l'ammontare delle perdite e le potenziali sofferenze future, quale è la risposta? Investimenti più oculati? No, un aumento del contributo integrativo fino al massimo, ovvero il 5% che consenta di ripianare le perdite. Ben fatto!
Senza tenere conto del fatto che, gli attuali tassi di rivalutazione sono ben al di sotto dell'inflazione. Dal che se ne deduce che, versando i contributi, l'iscritto perde potere d'acquisto.

Il Presidente Pirrello si compiace che il provvedimento che dovrebbe portare il contributo integrativo al 5% è già passato alla Camera e deve essere calenderizzato al Senato, io, immodestamente, sarei invece felice di conoscere l'andamento della nostra Cassa nel 2009.
Non mi risulta, infatti, che il bilancio sia stato pubblicato anche se fonti ben informate parlano di un'ulteriore perdita, dopo i 38 milioni del 2008, di altri milioncini... evaporati? Dove?

di Alberto Grimelli