La voce dell'agronomo

LA SPIRALE VIZIOSA DELL’EURO

Tutti contro tutti, inflazione in aumento. E' solo colpa dell'euro? Breve analisi di un fenomeno che torna a minacciare la stabilità

20 settembre 2003 | Alberto Grimelli, Alberto Grimelli

Il ritornello alla televisione, sui giornali, alle radio e su internet è sempre lo stesso: un euro equivale alle vecchie mille lire. Cosa che i nostri politici, di destra e di sinistra smentiscono categoricamente, fornendo i dati del nostro prestigioso Istituto Nazionale di Statistica (Istat) che indica un aumento dell’inflazione, ma assai contenuto. Dichiarazioni rassicuranti che però il nostro portafoglio smentisce ogni volta che andiamo a fare la spesa. Inoltre, un po’ tutti i mass media, quasi quotidianamente, ci inondano di indagini e studi che mostrano un aumento dei prezzi a due cifre.
L’introduzione dell’euro ha sicuramente eroso il nostro potere d’acquisto ma ha anche generato qualcosa di più pericoloso: una forte spinta inflazionistica durante una fase di recessione economica.
Aumenti dei prezzi che fanno lievitare i costi di produzione, commercializzazione e trasporto per sopportare i quali è necessario rialzare i prezzi, questo il circolo nel quale l’Italia e l’Europa sono cadute.
Cercare ora gli untori, cioè coloro i quali per primi hanno innescato questo dannoso fenomeno, placherebbe la nostra ira ma non risolverebbe la situazione. Sono quindi assolutamente contrario a questa continua e martellante ricerca del colpevole che esalta lo spirito corporativistico a scapito della collettività. I consumatori che criminalizzano i produttori che accusano i grossisti che puntano l’indice contro i commercianti che incolpano i produttori, questo l’atteggiamento adottato pressoché da tutte le organizzazioni, consorzi, confederazioni. I più scaltri invocano indagini parlamentari o l’istituzione di osservatori sui prezzi che non farebbero altro che confermare quello che sappiamo già: i prezzi e le tariffe sono insostenibilmente alti.
E allora? Purtroppo io non ho la bacchetta magica, né la presunzione di avere ricette miracolose capaci di risollevare le sorti della nostra economia. So solo una cosa, questo comportamento negativo, di difesa ad oltranza ciascuno dei propri interessi è uno spreco di energie e risorse che potrebbero generare proposte, idee dalle quali far emergere qualche soluzione. Il NO e basta non ha mai creato ricchezza né di spirito né di denaro.

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