La voce dell'agronomo

Elezioni Epap 2010: il Conaf ha giocato l’asso pigliatutto

Cosa si nasconde dietro una campagna elettorale in cui il sistema ordinistico è entrato direttamente e prepotentemente in gioco? La verità si saprà probabilmente solo quando saranno svelati i conti 2009

03 aprile 2010 | Alberto Grimelli

Il Conaf ha sicuramente vinto queste elezioni Epap 2010.
Non è un segreto che molti candidati della lista “Epap 2050 - Progetto Futuro” abbiano più volte indicato nell’attuale Consiglio Nazionale e nelle Federazioni regionali i propri referenti e sostenitori.
Il nome della lista stessa rimanda molto da vicino a quel Progetto Conaf che nel 2008 ha dato la scalata al Consiglio Nazionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali.

Se l’attuale Conaf, insediatosi da poco più di un anno, ha deciso di impegnarsi così prepotentemente in questa campagna elettorale per le elezioni delle rappresentanze nell’Ente di previdenza il motivo non può essere solo una lotta di potere.
Ci deve essere dell’altro.
Si tratta di una domanda che mi ha tormentato per più giorni dopo l’evidente delusione di aver visto tutti i candidati indipendenti così pesantemente distanziati dai vincitori.
Non è un segreto che io abbia lottato per l’autonomia degli iscritti, anche e soprattutto di fronte all’istituto ordinistico, nella scelta dei rappresentanti all’Epap. Non è un segreto che io abbia appoggiato un candidato, Roberto Accossu, che si è esposto e si è speso in una battaglia campale che ha visto protagonista la verità sui conti dell’Epap e sulla situazione economica della Cassa. Lo ringrazio per il coraggio, la decisione e l’intraprendenza che ha dimostrato.

Ritorna però la domanda.
Perché il Conaf ha voluto far valere tutto il suo peso in questa elezione?

Escludendo a priori, come ho già detto, che si trattasse di un problema di poltrone e di potere, vedo un’unica altra possibilità, ovvero che il Conaf sia a conoscenza di numeri e dati non ancora resi di pubblico dominio e che la situazione economica dell’Epap sia davvero drammatica tanto da allarmare il Consiglio Nazionale, istituzione che deve tutelare gli interessi degli iscritti, e spingerlo ad assumersi l’onere e la responsabilità di vigilare e controllare direttamente l’Ente di previdenza.
Nelle settimane scorse, come ammesso dal Presidente Pirrello, lo ha fatto sull’andamento elettorale.
Ora il Conaf svolgerà il compito di monitoraggio e di indirizzo direttamente nelle “stanze dei bottoni” attraverso degli eletti che, quasi per intero, sono stati scelti dal sistema ordinistico.

Per ora, in attesa di conoscere i conti del 2009, non resta che augurare ai nuovi organi dell’Epap buon lavoro.

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