La voce dell'agronomo 04/09/2004

TRA LOOK PRIVATO E IMMAGINE PUBBLICA

La debolezza del nostro Presidente del Consiglio per l'estetica è ben risaputa. Ci tiene all'aspetto fisico. La sua passione per lifting e trapianti di capelli lo ha portato sulle prime pagine dei giornali di mezzo mondo. Si sono scritti articoli poco lusinghieri, da cui traspare inevitabile l'ironia e lo sprezzo


Molto è già stato scritto sul look sbarazzino del Presidente Berlusconi durante la visita del Premier inglese Blair.
Non è mia intenzione rubare la scena ai numerosissimi esperti d’immagine che hanno prodigamente offerto i loro pareri e commenti.
Non voglio neanche addentrarmi nei significati storici e simbolici della bandana. Grazie all’exploit del nostro Presidente del Consiglio fiumi di parole sono già stati spesi sull’argomento.
Mi sono quindi limitato a leggere qualche testata straniera per capire che il colpo di testa del Cav. Berlusconi non è certo passato inosservato. Una caduta di stile e di tono che non è piaciuta soprattutto ai formali britannici che l’hanno considerata un’inusitata irriverenza nei confronti di Blair e di conseguenza del loro intero popolo. Critiche e toni infastiditi hanno presto lasciato il posto a facile ironia non appena scoperto il motivo dell’inconsueto capo d’abbigliamento.
Inutile quanto avvilente proporre l’intera rassegna stampa, una raccolta di articoli sprezzanti e sarcastici. Mi limito, a titolo esemplificativo, a proporre il pezzo apparso sull’Evening Standard di venerdì 20 agosto.



Anche senza una traduzione completa dell’articolo, i toni e le immagini utilizzate danno già la misura dello scarso rispetto goduto, nell’occasione, dal nostro Presidente del Consiglio.
Il modo con cui è stato sbeffeggiato, consono a una macchietta, più che a un’importante autorità nazionale, si ripercuote inevitabilmente anche sull’immagine dell’Italia stessa.
Il nostro Paese non ne è uscito arricchito ora, come non lo fu in occasione della visita di Putin, durante la quale il Cav. Berlusconi intese far apprezzare le sue doti canore all’ospite russo.
Certe eccentricità e stravaganze possono essere facilmente perdonate a un affermato imprenditore mentre non sono nemmeno tollerate da parte di figure istituzionali di primo piano.

di Alberto Grimelli