La voce dell'agronomo 13/03/2010

Elezioni Epap 2010: dilettanti allo sbaraglio

Tra raccomandate che arrivano e non arrivano, aggiornamenti fantasma del sito istituzionale e repliche piccate del Presidente Pirrello alla vigilia del voto, questa tornata elettorale sta diventando una tragicommedia


Sapete quanto ci stanno costando queste elezioni per il rinnovo degli organi Epap? 309.080 euro.
Considerando che l’Epap conta 24.000 iscritti il voto sta costando, a ciascuno di noi, 12,87 euro.
Per una tale cifra pretendo un’efficienza teutonica che è evidentemente sconosciuta alla dirigenza Epap in carica che ha organizzato le elezioni.

La maggior parte degli aventi diritto ha ricevuto e sta ricevendo username e password utili per esercitare il voto telematico solo dopo l’apertura del seggio elettronico, avvenuto il 11 marzo.
Il giorno 10 marzo, non essendomi giunta la raccomandata con le credenziali, ho eseguito un riscontro con il call center che mi ha spiegato che le lettere sono partite tra l’8 e il 9 marzo. Decisamente stupito, si sa che le raccomandate impiegano dai 4 ai 5 giorni per arrivare al destinatario, ho chiesto conferma, tramite PEC, all’Epap senza, ad oggi, alcuna risposta.
Nel mentre attendevo una risposta e la raccomandata, vedo giungere sulla mia casella di posta elettronica la comunicazione che, con determinazione presidenziale, i seggi per il voto telematico rimarranno aperti fino a venerdì 19 marzo.
Tre giorni in più, evidentemente per consentire a tutte le raccomandate di arrivare al destinatario...

Ogni ulteriore commento è inutile. Utile invece porre qualche domanda.
Quanto ci costerà questo supplemento di apertura dei seggi?
Non si poteva spedire con qualche giorno d’anticipo queste raccomandate? O meglio, perché non è stata fatta solo una raccomandata contenente sia la documentazione per il voto postale sia per quello elettronico?

Come non bastasse, cercando informazioni sul sito dell’Epap circa il ritardo nell’invio delle raccomandate, l’11 marzo ho notato che era stata data la possibilità ai candidati di presentarsi.
Certo, meglio tardi che mai, ma perché fare questa offerta a seggi aperti? Non era meglio presentare tutti dopo la pubblicazione delle candidature?
Curioso, vado a vedere nella sezione dedicata ai candidati Dottori Agronomi e Dottori Forestali, ma per uno solo di essi risultava presente una pagina di presentazione.
Strano, molto strano.
L’Epap non può infatti presentare un solo candidato ma deve, per dover istituzionale, presentarli tutti. Operazione, tra l’altro, nient’affatto difficile, visto che, per presentare la propria candidatura, occorreva allegare un curriculum vitae.
Ricontrollo il 12 marzo.
Tutto sparito. Mah…

Viste le ultime recentissime prove di inefficienza e di confusione, che si aggiungono alle altre nel corso di questi anni di gestione dell’Epap, anziché utilizzare toni piccati, quali quelli della sua ultima comunicazione (n. 6/2001 - link esterno), il Presidente Pirrello avrebbe dovuto essere più dimesso, umile e imbarazzato.

Le repliche alle tante critiche che evidentemente lo stanno assillandolo sono sempre più deboli.

Si legge nel comunicato:
“ Altro che essere stato costretto ad ammettere le perdite: le perdite di mercato dell’Epap nella crisi economica sono state esposte nel bilancio 2008 che una volta approvato è stato pubblicato. Il d.lgs 185 consentiva agli Enti di non esporre in bilancio le perdite dovute alla crisi finanziaria, riportando i titoli al valore della fine del 2007; l’epap ha scelto di non usufruire di tale legge che ha permesso ad altri Enti di non accusare alcuna perdita. (leggere comunicato 3/2010)

Interessante. Molto interessante. Il Presidente Pirrello, evidentemente, ritiene assolto il dovere di comunicazione sull’andamento economico e finanziario della Cassa unicamente mediante la pubblicazione di un bilancio da 70 e più pagine e non ritiene opportuno neanche menzionare, nella sua relazione allegata al bilancio, la perdita di 38 milioni di euro che così è evidenziabile solo a una lettura riga per riga del bilancio visto che il buco è abilmente nascosto a pagina 55.
Se non fosse che i 38 milioni di euro persi sono stati pubblicamente rivelati, quando saremmo venuti a saperlo? Quando il Presidente Pirrello ce lo avrebbe comunicato? Mai?
I rappresentanti della nostra categoria condividono l’opinione del Presidente Pirrello? Perché sono stati e rimangono silenti?

Leggo ancora:
“Come ho subito comunicato in una lettera agli Ordini ed anche sul sito dell’Ente, i due titoli Lehman Brothers appartenenti ad un comparto non “aggressivo”, anzi “conservativo” e per niente rischioso (si tratta di obbligazioni), hanno prodotto i loro frutti per diversi anni (uno dei due bond scadeva il giorno dopo il fallimento di L.B.); erano obbligazioni prive di rischio, garantite dalla quarta banca del mondo; la L.B. appunto, alla quale le società di rating più quotate assegnavano la tripla A, il massimo dell’affidabilità. Il fallimento di L.B. era imprevedibile, come testimonia la numerosità dei creditori.”

Nel 2008 l’Epap ha perso 38 milioni di euro, di cui, con i titoli Lehman Brothers, 15 milioni di euro. E gli altri 23? Non meritano alcuna spiegazione, commento, delucidazione?
Forse si sono persi nella nebbia, come quella che avvolge i risultati economici 2009.

di Alberto Grimelli