La voce dell'agronomo 06/03/2010

Anche la Corte dei Conti boccia la gestione dell’Epap

La campagna elettorale è agli sgoccioli. Presentiamo gli ultimi candidati. E’ tempo di votare dopo gli opportuni ragionamenti e valutazioni. Eccovi le mie riflessioni e le mie decisioni


Entro pochi giorni a tutti i Dottori Agronomi e Dottori Forestali iscritti all’Epap giungerà una raccomandata contenente le modalità di voto unitamente a username e password per votare on line.

Considerando che, ragionevolmente, il voto telematico sarà quello più utilizzato riporto di seguito il link al sito dove si potranno esprimere le proprie preferenze, una per ciascuno dei tre organi:
https://elezioniepap.evoting.it/evoting/
di seguito anche i giorni e gli orari delle votazioni:
il giorno 11 Marzo 2010 dalle ore 13.00 alle ore 22.00
il giorno 12 Marzo 2010 dalle ore 13.00 alle ore 22.00
il giorno 13 Marzo 2010 dalle ore 13.00 alle ore 22.00
il giorno 14 Marzo 2010 dalle ore 13.00 alle ore 22.00
il giorno 15 Marzo 2010 dalle ore 13.00 alle ore 22.00
il giorno 16 Marzo 2010 dalle ore 08.00 alle ore 12.00

Gli ultimi candidati che hanno voluto presentarsi su Teatro Naturale

Roberto Accossu è candidato al CDA. Professionista sardo, ex segretario/tesoriere del Conaf ed ex Presidente della Federazione degli Ordini dei dottori agronomi e forestali della Sardegna. Ha idee chiare. Il suo programma completo lo trovate in allegato a questo articolo.
- come giudica l’attuale gestione dell’Epap?
Carente e inefficiente, ma non sono solo io ad affermarlo. Sulla base del bilancio 2006, la Corte dei Conti aveva già richiamato l’Epap “ad un costante monitoraggio della gestione, considerando il fatto che le riserve accumulate nel primo periodo di attività dell’Ente sono essenziali al fine dell’equilibrio della gestione “a regime”. Purtroppo il fondo di riserva, a seguito della perdita nel 2008, è sceso a 12 milioni di euro, contro i 41 milioni del 2006.
Non si hanno dati sul 2009, ma già oggi sappiamo di avere una cassa con modesti margini di manovra per compensare eventuali nuovi squilibri e dissesti finanziari del mercato a meno che non si pensi di compensare nuove perdite con un aumento del contributo integrativo, come già si paventa.
- l’Epap è incappata nella crisi finanziaria globale
Il problema non è solo di natura finanziaria. Non ci sono solo i bassi rendimenti e il buco 2008. I costi di gestione stanno lievitando a ritmi insostenibili, come segnalato, anche in questo caso, dalla Corte dei Conti: infatti, cito testualmente “non possono non evidenziarsi il continuo lievitare delle spese di funzionamento, il cui contenimento è oggetto di raccomandazione anche da parte dell’organo interno di controllo nonché il costante incremento delle spese inerenti agli organi statutari, ai compensi per consulenze professionali ed al personale.”.
E’ bene sapere che i costi di gestione dal 2006 al 2008 sono saliti del 30% circa.
- se venisse eletto quali sono i suoi obiettivi?
L’Epap deve essere una casa di vetro. Le informazioni agli iscritti devono essere trasmesse tempestivamente e in maniera chiara. Occorre poi aumentare i rendimenti finanziari e ridurre le spese di gestione. Per raggiungere questi risultati bisogna dotarsi di strumenti di analisi efficaci che consentano un paragone immediato con l’andamento di altre Casse, non solo professionali. L'obiettivo finale è arrivare a erogare pensioni più alte. Il nuovo regolamento dell'Ente prevede la possibilità di chiedere agli organi di controllo di incrementare i montanti individuali più del minimo di legge, ma non mi risulta che questa opzione sia mai stata esercitata.

Per verificare le dichiarazioni di Accossu abbiamo controllato gli atti della Corte dei Conti. Effettivamente la deliberazione n. 34/2008 è molto dura con l’Epap come potrete leggere al seguente link: link esterno
Inoltre abbiamo voluto avere riscontro della diceria secondo cui lo stesso Accossu, come segretario/tesoriere del Conaf, fosse corresponsabile di un buco di alcune centinaia di migliaia di euro alla fine del mandato. Stando ai documenti in nostro possesso, ovvero al bilancio 2008, ultimo anno della precedente consiliatura, approvato dall'attuale Conaf, redatto dal segretario/tesoriere del Conaf Pisanti, e come risulta dalla relazione del revisore dei conti del Conaf Rinaldi, il bilancio 2008 si è chiuso con un avanzo amministrativo di gestione di 166.000 euro.

Presentiamo oggi anche Giovanni Martinelli, professionista trentino, candidato al CIG: “la gestione passata ha sicuramente ben lavorato e ritengo nell'interesse comune, con azioni non solo rivolte alla gestione finanziaria ma anche rivolta ad altri settori (assicurazione, ricongiunzione, prestiti, rivista ecc.) Però ora tutto quest'interesse elettorale, specie da parte dei candidati con mandato in mono/bis scadenza mi pone qualche dubbio. Dalla lettura del bilancio la voce spese per organi istituzionali è generale, mi piacerebbe pertanto conoscere l'importo che spetta ad ogni singolo componente, per allontanare il sospetto che il mantenere la carica sia dettato da uno spirito altruistico di sostegno alla categoria e non da un'idea di compenso da prestazione professionale. Infine una piccola nota da lettore attento: bello ed esauriente il sito del collega Fabbri chiamato Previdenza Libera, ma la grafica e i colori non si avvicinano a quelli dell'Epap?”

Considerazioni finali
A proposito della gestione dell’Epap in questa campagna elettorale si confrontano, e non poteva essere diversamente, tre tesi:
- la gestione è stata positiva
- la gestione è stata positiva sebbene con qualche pecca
- la gestione è stata negativa

Non nascondo che più ho approfondito l’argomento Epap, i risultati economici della Cassa, la sua gestione e più mi sono convinto che sono disastrosi.
Ricapitoliamo alcuni dati:
- il tasso di rendimento medio nel quinquennio 2004-2008 è stato dello 0,58%
- nel 2008 la perdita per l’Epap è stata di 38 milioni di euro
- il fondo di riserva si è ridotto, a fine 2008, a soli 12 milioni di euro
- i costi del personale, dal 2004 al 2008, a fronte di un aumento di numero di 5 unità (da 14 a 19), sono quasi raddoppiati (da 737.000 euro a 1.173.000 euro)
- dal 2006 al 2008 i costi per gli organi statutari sono cresciuti dell’11%, a fronte di un numero di rappresentanti rimasto invariato (costo totale 1.384.000 euro, costo medio per rappresentante 36.000 euro)
- i costi relativi a “servizi vari”, dal 2004 al 2008, sono più che raddoppiati passando da 493.000 euro a 1.178.000 euro.
- i dati sul 2009 sono ancora ignoti

Responsabili? Apparentemente nessuno. Chi era nelle stanze dei bottoni ha taciuto e tace. Tra questi vi sono certamente Roberto Gaudio, rappresentante della categoria nel CDA e Oronzo Milillo, membro della Commissione investimenti e disinvestimenti e rappresentante della categoria al CIG.
Oggi sono candidati al CDA nella stessa squadra.

Una scelta chiara
Voterò candidati che esprimano i seguenti valori:

Responsabilità: i dirigenti mandati a gestire i nostri soldi si dovranno assumenre la responsabilità delle loro scelte, dei loro atti, dei risultati che produrranno.
Indipendenza: la dirigenza dell’Epap deve gestire i nostri soldi per garantire pensioni adeguate (previdenza), sussidi, assegni di studi e simili (assistenza) autonomamente da indirizzi o condizionamenti di natura politica o ordinistica.
Efficienza: la gestione deve essere assolutamente manageriale. L’Epap deve essere in grado di garantire risultati gestionali e tassi di rendimento in linea con la media delle altre Casse previdenziali private
Trasparenza: gli atti, le decisioni e, in ultima analisi, la vita stessa dell'Ente devono essere oggetto di comunicazioni esaurienti e tempestive. I risultati economico-gestionali della nostra Cassa devono essere comunicati in tempi rapidi, in maniera semplice e sintetica.

Dopo il giro di orizzonti compiuto nelle ultime settimane posso affermare che il mio voto per il CDA andrà a Roberto Accossu, la decisione per il CIG (Consiglio di indirizzo generale) è invece più ardua essendoci più di un candidato, in diverse regioni, che esprime valori e programmi che condivido.
Per il CDD (Comitato dei delegati) la decisione sarà laboriosa e sofferta anche perchè nutro perplessità sull'utilità e convenienza di questo organo.

Posso promettere, sin d’ora che, indipendentemente da chi verrà eletto, ma tanto più se saranno persone che ho votato, sarò una sentinella vigile e attenta.
Se verranno meno ai basilari e fondamentali principi enunciati, sarò il primo a denunciarne carenze e inefficienze, a metterli alla berlina, al rogo, anche a impalarli, metaforicamente parlando, perché hanno violato un patto fiduciario, stipulato in cabina elettorale.

Buon voto a tutti!

di Alberto Grimelli