La voce dell'agronomo 08/05/2004

UN PERICOLO O UN’OPPORTUNITÀ? DAL MINISTERO RISPOSTE CONTRADDITORIE

Ancora una volta affrontiamo l’argomento Ogm per cercare di comprendere l’atteggiamento del nostro Ministero delle Politiche agricole attraverso le dichiarazioni ma anche le decisioni assunte dall’onorevole Alemanno. Nessuna certezza né una linea chiara e definita, purtroppo


Sicuramente le biotecnologie ed in particolare la diffusione, la coltivazione e l’immissione in commercio di organismi geneticamente modificati rappresenta un argomento molto complesso, che si presta a molti punti di vista e a molteplici interpretazioni.
Ritengo che ogni punto di vista sia legittimo. Sia chi vede negli Ogm una grandiosa opportunità per il genere umano di ottenere alimenti a basso input energetico, potendovi inserire caratteri nutrizionali o farmacologici. Sia chi ritiene che, almeno allo stato attuale delle conoscenze, i pericoli ambientali e salutistici insiti in una diffusione indiscriminata degli Ogm siano troppo elevati, come pure quelli derivati da un monopolio od oligopolio delle nuove varietà o razze da parte di grandi multinazionali.
Credo quindi che sia lecita ogni opinione eccezion fatta la mancata presa di posizione, in particolare da parte di quelle Istituzioni, e loro rappresentanti, che determinano la politica di una Nazione.
A tal proposito ritengo opportuno presentare le opere e le parole del Ministro Alemanno.

5 marzo 2003
“Non è possibile garantire la separazione delle filiere Ogm da quelle Ogm Free nell’alimentazione, se questa non parte dall’agricoltura con precise regole per evitare la contaminazione Ogm non solo nelle coltivazioni biologiche, ma anche in quelle convenzionali e tipiche”.
15 aprile 2004
“L’applicazione del regolamento Ue sull’etichettatura dei prodotti ogm è una svolta molto importante per il diritto di scelta dei consumatori. Adesso bisogna adeguare anche la legislazione in agricoltura per renderla compatibile con quella alimentare, evitando le contaminazioni diffuse di organismi geneticamente modificati nelle produzioni agricole”.
26 gennaio 2004
“la viticoltura italiana rimane leader se non è Ogm”
28 gennaio 2004
In sede di Consiglio europeo l’Italia si astiene dal voto sul mais geneticamente modificato Bt11 consentendone di fatto l’immissione sul mercato.
29 aprile 2004
“La delegazione italiana dovrebbe esprimere un voto negativo sulla proposta di autorizzazione per il mais transgenico NK603”.

di Alberto Grimelli