La voce dell'agronomo
Aperta la porta ai “furbetti del campettino”
Il Consiglio di Stato, a proposito della legittimità della Commissione elettorale, si è pronunciato a favore di Oronzo Milillo. Prossima tappa il 7 ottobre
04 ottobre 2008 | Alberto Grimelli
Il Consiglio di Stato si è pronunciato il 30 settembre a favore del ricorrente Dott. Agr. Oronzo Milillo, a proposito della legittimità delle procedure di nomina della Commissione elettorale.
La stessa era stata nominata con decreto ministeriale nel marzo scorso ed era stata contestata dal Conaf in quanto i suoi membri erano tutti Presidenti dâOrdine provinciale e alcuni di essi avevano svolto attiva campagna elettorale a favore di una lista.
Il Consiglio di Stato, ribaltando lâordinanza del Tar Lazio, ha deciso che la Commissione elettorale è legittima, perché, si legge nelle motivazioni del dispositivo, è âprevalente lâinteresse alla continuità dellâazione amministrativa consistente, nella specie, nellâattività di accertamento e proclamazione dei risultati elettorali, con investitura del nuovo consiglio elettoâ.
Ferma restando la presa dâatto dellâordinanza del Consiglio di Stato e con il massimo rispetto per la Corte, non posso esimermi da un didascalico commento, che prescinde, ovviamente da considerazioni di natura legale e giurisprudenziale.
Il Consiglio di Stato ha stabilito che âlâinteresse alla continuità dellâazione amministrativaâ è prevalente su ogni altra considerazione di tipo procedurale.
Eventuali errori nellâespletamento delle funzioni e delle procedimenti possono quindi essere accantonati pur di arrivare il prima possibile alla conclusione.
Detto in altri termini, dalle motivazioni dellâordinanza evinco che il risultato è più importante del modo in cui questo è stato ottenuto.
Unâosservazione frutto anche della lettura di un altro passaggio dellâordinanza del Consiglio di Stato che afferma che âritiene sostanzialmente corretto lâoperato del Ministero della Giustizia in relazione al procedimento di nomina della Commissione incaricata di accertare e proclamare il risultato complessivo delle votazioni per le elezioni del Conafâ.
Lâavverbio âsostanzialmenteâ mi lascia perplesso anche perché ho sempre ritenuto che la legge o la si viola o non la si viola.
Il Consiglio di Stato ha insomma chiuso la porta, lasciando aperto uno spiraglio.
Di questo spiraglio potrebbero avvantaggiarsi i âfurbetti del campettinoâ, coloro i quali sanno, o presumono di sapere, fino a che punto la legge può essere piegata e assecondata ai propri fini.
Non sarei certo felice di vedere simili genti a rappresentare la categoria.
Quando si corre sul filo della legge, prima o poi si rischia di cadere, trascinando con sé tutti i Dottori Agronomi e Dottori Forestali.
Non sarebbe una novità , è già accaduto nel recente passato.
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