La voce dell'agronomo 13/09/2008

Il Tar Lazio sentenzia: danneggiati tutti gli agronomi e forestali

Il Tribunale amministrativo, nel dare ragione al Conaf, non usa mezzi termini. A meno di ricorsi al Consiglio di Stato e confidando in un intervento del Ministero di Giustizia, lo spoglio è da rifare


Il Tar del Lazio, confermando il decreto cautelare del 19 agosto 2008, ha sospeso la proclamazione degli eletti, frutto dei lavori della Commissione elettorale riunitasi il 12 e 13 agosto.
Ciò che sorprende maggiormente sono i toni dell’ordinanza del Tar, ovvero le motivazioni addotte per il provvedimento.
Il Tribunale amministrativo ha infatti, cito, “ritenuto che sussistono le ragioni richieste dalla legge per l’accoglimento della domanda cautelare, tenuto conto della irreparabilità del danno causato agli interessi generali degli iscritti all’Albo, di cui il Conaf è Ente esponenziale, al corretto svolgimento della procedura elettorale, leso dalla irregolarità della composizione della Commissione elettorale”.
Il Tar ha quindi sentenziato che:
- la procedura elettorale non è stata svolta in modo corretto, cagionando un irreparabile danno agli interessi generali degli iscritti
- il Conaf, anche se in attesa di rinnovo, è l’unico ente autorizzato a rappresentare gli interessi dell’intera categoria
- la composizione della Commissione elettorale è irregolare
Magistrale la sintesi giurisprudenziale del Tribunale amministrativo che così ha dato torto alle tesi del Ministero di Giustizia e dell’unica parte in causa costituitasi, Rosanna Zari. Né i commissari né altri candidati hanno scelto di costituirsi in sede processuale, solo alcuni Ordini provinciali, a quanto pare, si sono costituiti ad opponendum contro il Conaf.

Nel corso dell’ultima settimana più volte mi sono sentito rivolgere la stessa domanda, ma tu cosa ne pensi?
Non ho mai rifiutato di esprimermi, di esporre i miei pensieri e la mia posizione, non vedo perché, in questa occasione, dovrei fare un’eccezione.
Riflettendo sulla questione mi accorgo che ho più domande che risposte.

Eccovene una rassegna:
- perché alcuni Ordini provinciali, a proprie spese, si sono costituiti contro il Conaf? Davvero hanno creduto che il Conaf agisse contro gli interessi generali della categoria?
- i Presidenti d’Ordine provinciale e di Federazione che hanno pubblicamente, mediante una lettera a un’agenzia stampa, preso polemicamente le distanze dal Conaf, lanciando anche gravi accuse, avevano letto i verbali della Commissione elettorale? Avevano preso visione della documentazione?
- A cosa dobbiamo il clamoroso errore nel conteggio dei voti della sezione B (267 voti scrutinati contro i soli 185 disponibili)? La calcolatrice aveva le batterie cariche?
- Perché la Commissione elettorale ha deciso di proseguire i lavori in soli quattro componenti, al contrario di quanto sempre avvenuto in passato, quando, in casi simili, erano stati sospesi i lavori in attesa di sostituzione del commissario dimissionario?
- Perché la Commissione elettorale ha rifiutato di prendere in esame i ricorsi, come invece sempre avvenuto in passato quando erano anche stati annullati voti per irregolarità?
- Il Dott. Agr. Milillo, Presidente della Commissione, ha dichiarato, come risulta dai verbali, che “dopo la proclamazione dei risultati delle elezioni, chi lo riterrà necessario potrà intraprendere tutte le azioni legali che riterrà opportuno”. Perché poi si è lamentato, come da intervista all’”Informatore agrario”, del ricorso del Conaf?
- L’Ufficio professioni del Ministero di Giustizia ha convocato la Commissione elettorale per il 12 e 13 agosto ma in quelle date non era presente alcun magistrato addetto dell’Ufficio. Febbre ferragostana? Vacanze impellenti?
- Il Ministero di Giustizia ha nominato cinque Presidenti d’Ordine in carica come membri della Commissione elettorale. Fatto inusuale, mai accaduto in trent’anni di elezioni per il Conaf. Nominando cinque Presidenti d’Ordine provinciale, ovvero cinque grandi elettori del Consiglio Nazionale sapeva di prestare il fianco a critiche? Di più, non ha pensato alle possibili contestazioni nominando alcuni membri la cui imparzialità nella vicenda elettorale era dubbia e discutibile? I Dott. Agr. Milillo e Poeta hanno infatti fatto attiva e documentata campagna elettorale a favore di una lista. Il Dott. Agr. Casanovi avrebbe dovuto esprimersi su una segnalazione da lui stesso presentata.
- Perché il fax del Ministero, nel giorno delle votazioni, da un certo orario, non ha funzionato? Sciopero? Perché il Ministero di Giustizia non ha mai ammesso il problema?
- Perché il Ministero si è detto incompetente in materia di valutazione della regolarità delle candidature? Perché, almeno, non ha fornito un parere legale, un supporto tecnico normativo al Conaf che, a questo punto, doveva esprimersi?

Tra il serio e il faceto le questioni poco chiare sono molte.
A questo punto è meglio volgere lo sguardo in avanti.
Vorrei quindi avanzare alcuni suggerimenti alle parti in causa, consigli non richiesti ma forniti a titolo gratuito.

Ai candidati
Alcuni candidati si trovano in una posizione scomoda, avendo rassegnato le dimissioni da Presidenti d’Ordine provinciale per assumere la carica di Consigliere nazionale, ma il Tar ha tolto loro la carica ancor prima di assumerla ufficialmente. Comprendo quindi bene la loro frustrazione e la loro rabbia. Rivolgendosi al Consiglio di Stato, però, non farebbero altro che avvalorare le perfide tesi di chi, le solite malelingue, sostiene che hanno presentato la loro candidatura per occupare una poltrona e non per rappresentare gli interessi della categoria. Nobile, elegante e coraggioso sarebbe invece attendere un nuovo spoglio, operato da una nuova Commissione elettorale.

Ai commissari
Il Tar vi ha metaforicamente, ma dolorosamente e pubblicamente, schiaffeggiato. Prima di meditare vendetta, fermatevi, traete un profondo respiro e contate fino a 10

Al Conaf
Due ricorsi su due vinti consecutivamente esalterebbero chiunque. Sapete di aver svolto bene il vostro lavoro. La categoria è però turbata e scossa. Fateci avere in fretta una nuova Commissione elettorale e un nuovo spoglio. Ve ne saremo grati.

A noi, tutti i Dottori Agronomi e Dottori Forestali. I danneggiati
Dobbiamo portare pazienza. Tutte le soap opera hanno una fine…

di Alberto Grimelli