La voce dell'agronomo

PROMUOVERE LE FONTI RINNOVABILI E LE ENERGIE PULITE, PURCHE’ PERO’ I CONTI TORNINO

Alcune misure sembrano create appositamente a fini propagandistici perché i fondi risultano talmente esigui da soddisfare ben poche richieste. Fu il caso dei pannelli solari, oggi sono sospesi gli incentivi per la conversione delle auto a metano e gpl

09 giugno 2007 | Alberto Grimelli

Alcuni ricorderanno certo che il Governo Berlusconi varò un provvedimento per cui era possibile vendere l’energia elettrica prodotta da pannelli solari o da impianti eolici a condizioni realmente vantaggiose.
In poche settimane si raggiunse il plafond di megawattora previsto dalla legge e quindi molte domande di accesso a tale incentivo furono accantonate, in attesa di una riapertura dei termini e di un aumento della dotazione finanziaria prevista.
Oggi i fondi assegnati a questa misura sono realmente esigui, tanto da non essere più un reale incentivo a installare mezzi di produzione d’energia basate su finti rinnovabili, quali appunto il sole o il vento.

Recentemente la Finanziaria 2007 ha promosso la conversione delle auto a metano o a gpl.
Un incentivo che, a distanza di cinque mesi dall’entrata in vigore della norma, ha dovuto essere sospeso, ad opera del Ministro dello Sviluppo economico, perché è già stato utilizzato l'80% dei 50 milioni di euro stanziati.

Evidentemente, in entrambi i casi illustrati, ma ve ne sarebbero molti altri, il Governo ha largamente sottovalutato l’appeal di queste misure, ovvero i fondi stanziati risultano largamente inferiori rispetto alle reali richieste.
E’ necessario rilevare, invece, che le coperture finanziarie per altre azioni, come l’incentivo alla rottamazione, sono di gran lunga superiori fino a coprire la totalità, o quasi, delle domande.
Non ritengo, quindi, che la scarsa dotazione di talune misure governative sia da attribuire a incompetenza o inettitudine né da parte dei Ministri né da parte dei tecnici dei ministeri.
La verità è che alcune norme sono create prevalentemente a fini propagandistici, per dimostrare l’attenzione del Governo per talune materie e taluni argomenti.
In caso di critiche su un atteggiamento tiepido a proposito di temi quali la tutela dell’ambiente e la promozione di stili di vita e di consumo ecocompatibili, sarà così possibile tirar fuori, da un magico cilindro, qualche misura e qualche cifra utili a tacitare i contestatori o gli scettici.
E’ ovvio che risulta impossibile finanziare ogni azione meritevole di fondi pubblici, essendo, oggi, di fatto necessari, anzi indispensabili, in altri settori strategici: il sociale, le infrastrutture, la sanità.
Mi chiedo però il motivo per cui disperdere in tanti piccoli rivoli, comunque da qualche decina di milioni di euro ciascuno, soldi che potrebbero essere spesi più proficuamente altrove.
Mi chiedo se non sia possibile concentrare le energie e le dotazioni finanziarie su misure e incentivi che abbiano una durata ben superiore a pochi mesi o poche settimane e a cui possano accedere realmente tutti i cittadini.

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