La voce dell'agronomo

Nicola Titone, il gentiluomo dell'olivicoltura italiana

Nicola Titone, il gentiluomo dell'olivicoltura italiana

Ci sono persone che lasciano un segno tangibile e imperituro. Non è solo per gli atti, le innovazioni e le visioni ma anche per il comportamento e lo stile. Grazie dott. Titone, olivicoltore prestato alla farmacia

01 ottobre 2021 | Alberto Grimelli

Venticinque anni fa, quando io mi affacciavo al mondo olivicolo-oleario, Nicola Titone era già una stella nel firmamento dell'extra vergine nazionale.

Il farmacista siciliano prestato all'olivicoltura aveva già rotto i canoni e gli schemi della consuetudine, fatto capire al mondo che anche la Sicilia poteva produrre oli di eccellenza, esportarli, fare innovazione e uscire dal tunnel del “tanto l'olio è tutto uguale”.

Mi ricordo che, in occasione del nostro primo incontro, io mi approcciai a lui timidamente, in punta di piedi. Fu lui a coinvolgermi in una discussione, da pari a pari, sulla gestione dell'oliveto e della difesa. Le sue bottiglie fai da te per combattere la mosca delle olive non mi convincevano. Mai arrogante, non cercò mai di convincermi, ma di spiegarmi.

Mi colpì subito quanto fosse schivo e riservato ma anche la sua capacità di trasformarsi appena parlava di olivi e olio.

La farmacia è stato il suo primo amore ma l'infatuazione per l'olivo e l'olio è stata una passione coltivata e rimase sempre presente nel suo cuore e nella sua anima.

Lo leggevi negli occhi.

Ecco perchè, probabilmente, fu più un olivicoltore prestato alla farmacia che un farmacista prestato all'olivicoltura.

E' stato certamente un gentiluomo, il gentiluomo dell'olivicoltura italiana, non solo siciliana.

Tutto in lui rivelava signorilità e distinzione, estrema correttezza e lealtà nei rapporti umani e sociali.

Ritiratosi dalle scene da qualche anno, in silenzio, passando le consegne alla figlia Antonella, nulla ha voluto far sapere delle sue condizioni di salute e della patologia che l'ha tolto all'affetto della sua famiglia alla pur veneranda età di 85 anni. Un comportamento che fa riflettere in epoca social, dove tutto viene pubblicato, condiviso, finanche esibito.

Certo, era un uomo d'altri tempi, ma sapeva guardare oltre la tradizione e ha avuto la forza, la tenacia e l'acume di segnare la via, oggi percorsa da tanti colleghi olivicoltori.
Grazie Nicola Titone, per il tuo esempio di uomo, prima anche che di olivicoltore.

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