La voce dell'agronomo 21/04/2007

PSR AVANTI PIANO. BRUXELLES NON HA ANCORA DATO IL VIA LIBERA A NESSUNA REGIONE MA SARA’ UN AUTUNNO CALDO

Altre Regioni, come Toscana e Lazio, hanno o stanno per presentare alla Commissione europea i propri Psr 2007-2013. L'Unione europea ha sei mesi per l'approvazione e poi partiranno i bandi. Attenzione, però, le regole sull'ammissibilità delle spese sono già sufficientemente chiare


Nuovo passo in avanti per il Piano di sviluppo rurale della Regione Toscana. Il piano è stato accolto ufficialmente dagli uffici comunitari: secondo i regolamenti, ora la Commissione ha un periodo massimo di sei mesi per l'approvazione del programma, che consentirà di attivare contributi per 840 milioni di euro nel periodo 2007/2013.

Approvato dalla Commissione regionale Agricoltura il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007-2013 che verrà ora presentato alla Comunità europea. Il programma, secondo la Regione Lazio, qualora venisse approvato in tempi brevi dall'Unione europea potrà finanziare i primi progetti a partire da ottobre. L’innovazione principale del nuovo PSR sarà l’erogazione dei finanziamenti a progetti che partono dalle esigenze dei territori e non alle singole aziende come avvenuto in passato.
"Questa mattina si conclude un percorso che ci ha dato grandi possibilità di contatto con le realtà presenti sul territorio laziale – ha dichiarato Daniela Valentini, assessore regionale all'Agricoltura – questo è stato un tavolo denso di rappresentanza e un'importante momento di confronto. Nel nuovo Psr abbiamo dato centralità ai giovani, con un 12% di fondi destinato alle nuove imprese, e alle donne, che sono tante e hanno voglia di investire.”

Spinti dalle buone notizie già molte aziende stanno muovendosi per fare investimenti, per cambiare il parco macchine, sperando poi di accedere ai finanziamenti dei Psr. E’ bene però chiarire che, nonostante le rassicurazioni di molti venditori con pochi scrupoli, le regole concernenti l’ammissibilità delle spese ai finanziamenti pubblici sono già sufficientemente chiare.

Il Reg Ce 1698/05 nulla dice della data di ammissibilità degli investimenti dei potenziali beneficiari, ma il Reg. Ce 70/01 prevede che:
un aiuto è esentato in virtù del presente regolamento soltanto se prima siano stati avviati i lavori per l’esecuzione del progetto: il beneficiario abbia presentato domanda di aiuto allo Stato membro.
Mentre gli orientamenti per gli aiuti di Stato nel settore agricolo (comunicazione 2006/C 319/01) disciplinano la materia, al punto 16:
se il regime di aiuto richiede la presentazione di una domanda all’autorità competente, l’aiuto medesimo può essere concesso esclusivamente per attività intraprese o servizi dopo che siano state soddisfatte le seguenti condizioni:
il regime deve essere stato istituito e dichiarato compatibile con il trattato dalla Commissione;
deve essere debitamente presentata una domanda di aiuto all’autorità competente;
la domanda deve essere stata accettata dall’autorità competente in modo da vincolare quest’ultima a concedere l’aiuto, con l’indicazione precisa dell’importo dell’aiuto da concedere oppure le modalità di calcolo di tale importo, le autorità competenti possono accettare una domanda solo se il bilancio disponibile per l’aiuto o per il regime di aiuti non è esaurito.
Ne consegue che gli agricoltori interessati alla realizzazione di interventi potenzialmente ammissibili sul Psr 2007-2013 non hanno la possibilità di riconoscimento delle spese effettuate precedentemente alla presentazione di una domanda relativa agli interventi collegati. L domanda potrà essere presentata solo a seguito dei bandi per la selezione dei beneficiari.

di Alberto Grimelli