La voce dell'agronomo 11/11/2006

E IL BIOLOGICO SI SCOPRI’ OGM FREE. IL MIPAAF ANNUNCIA TOLLERANZA ZERO ANCHE SULLE SEMENTI

Dopo le veementi proteste di Federbio, i pamphlet di alcuni illustri esponenti del mondo accademico si preannuncia la linea dura contro gli organismi geneticamente modificati nel mondo bio. Una scelta che presenta pro e contro. Chi ripagherà i produttori dei maggiori costi di produzione, di analisi e di certificazione?


Ogm free.
Non solo una richiesta, ma una perentoria presa di posizione, tanto da mettere nero su bianco, oltre che una lettera al Ministro De Castro, anche un manifesto “liberi da Ogm”.
L’Ue – si legge nel documento della coalizione liberi da Ogm – sin dalla prima versione delle proposta di regolamento, ha stabilito con una formulazione ambigua e contorta che ai prodotti biologici si applicano le medesime soglie di contaminazione stabilite per i prodotti convenzionali.
La Presidenza della Finlandia del Consiglio dell’Unione europea, nella riunione del 2 ottobre, pur sottolineando con maggiore fermezza il divieto di impiego di Ogm nel metodo di produzione biologico, continuano a mantenere di fatto una soglia di contaminazione uguale a quella per i prodotti convenzionali.
La mobilitazione del mondo del biologico ha sortito i suoi effetti.
Il Ministro delle Politiche agricole Paolo De Castro ha annunciato tolleranza zero, aderendo al manifesto 'LIberi da Ogm'. “Condivido la strategia del manifesto - ha detto De Castro - e il ministero lavorerà nella sua linea. Avremo tolleranza zero anche sulle sementi”. Il ministro ha aggiunto che la prossima presidenza tedesca dell'Ue sosterrà questa linea.
Un risultato di cui ci rallegriamo e ci complimentiamo con chi ha sostenuto questa battaglia. E’ infatti indubbio che il biologico dovesse liberarsi, in maniera tangibile e definitiva degli organismi geneticamente modificati, palesemente incompatibili con la stesa filosofia e i principi dell’agricoltura organica.
Tutto questo porterà tuttavia benefici economici significativi ai produttori? Potranno spuntare prezzi più alti sul mercato per la soglia di contaminazione zero? Il consumatore sarà disposto a pagare quel sovrappiù di costi di produzione, di analisi e di certificazione, dovuti all’integrazione della norma Ogm free?
E’ infatti indubbio che i prezzi delle sementi biologiche, nel caso la linea Ogm free diventasse legge, diverrebbero immediatamente più onerose, soprattutto a causa dei reali o presunti maggiori costi di produzione che dovrebbero sostenere le ditte cementiere.
Le analisi chimiche delle derrate bio dovrebbero quindi anche comprendere, almeno per i prodotti a rischio, l’esclusione assoluta di ogni traccia di contaminazione da Ogm. Ulteriori analisi e quindi aggravio di costi.
L’elaborazione dei dati, il processo di controllo, la tenuta di registri dovrà contemplare anche specifiche procedure per evitare rischi di contaminazione. Un aumento delle spese.
E’ oggi impossibile calcolare l’aggravio economico per i produttori a causa della netta posizione, condivisibile, Ogm free da parte del mondo bio.
C’è però da chiedersi se questi conti siano stati fatti da chi ha ingaggiato, sostenuto, fomentato la battaglia.

di Alberto Grimelli