La voce dell'agronomo 07/10/2006

L’AGRICOLTURA ITALIANA NON ESCE TROPPO PENALIZZATA DALLA FINANZIARIA 2007

Stabilità fiscale per il settore primario che contribuirà alla manovra attraverso misure antielusione sulla compravendita di terreni e attraverso l’obbligo di presentazione della dichiarazione di regolarità contributiva. Nuovi progetti per lo sviluppo delle imprese


Gli interventi di risanamento definiti per il settore agroalimentare sono basati su meccanismi che non dovrebbero determinare un aggravio fiscale o incrementi dei prezzi.
Gli interventi puntano infatti a fare emergere situazioni di non corretta applicazione delle normative fiscali e a regolarizzare i comportamenti degli operatori economici. In particolare si tratta di interventi per l’aggiornamento del catasto: recupero dei fabbricati rurali e verifica dei requisiti di ruralità per le abitazioni, nonchè misure di semplificazione previdenziale e fiscale.
A questi provvedimenti è necessario aggiungere le azioni antielusive relative alla compravendita dei terreni agricoli (calcolo tassazione sul valore reale e non sul valore catastale) e attraverso l’obbligo per le imprese agricole di presentazione della dichiarazione di regolarità contributiva (DURC) a partire dal 1 gennaio 2006. Sono state assicurate importanti risorse in via permanente all’erario ed è stato fornito un contributo determinante per contrastare l’evasione contributiva ed il lavoro nero.
Nel complesso, questi interventi assicurano un contributo strutturale di quasi 900 milioni di euro nel 2007, destinato a superare i 1.300 milioni di euro dal 2009.

A fronte di questi risultati importanti sul lato delle entrate, il settore agroalimentare e della pesca si impegna ad offrire un contributo consistente agli obiettivi di crescita del Paese, ed in questo senso la finanziaria 207 garantisce la stabilità fiscale e contributiva (Iva, Irpef).

“Come avevamo già anticipato nel Dpef la Finanziaria prevede per l'agroalimentare una assoluta invariabilità fiscale e contributiva – afferma il Ministro De Catro - Uno sforzo che riguarderà quindi molte voci, tra le quali l'Iva, l'Irap, le tasse di successione e di registro ma anche altre minori, come l'1% sulle accise sui carburanti”

Sul lato dello sviluppo si punta a raggiungere notevoli obiettivi strategici in campo un articolato impianto di interventi e norme:
- Rafforzando la capacità competitiva delle imprese: dallo sviluppo della forma societaria in agricoltura allo sviluppo della vendita diretta, dall’attivazione di un fondo per l’imprenditoria giovanile allo sviluppo della multifunzionalità agricola attraverso l’ampliamento delle possibilità per le amministrazioni pubbliche di affidare servizi alle imprese agricole
- L'agricoltura, inoltre, partecipa alla politica di riduzione del cuneo fiscale, dove la riduzione Irap derivante dai nuovi calcoli per la base imponibile tiene conto proprio della specificità del settore, parametrando il beneficio anche nei confronti dei lavoratori a tempo parziale di tipo verticale e di tipo misto (lavoratori agricoli “stabilizzati)
- Promuovendo lo sviluppo nei mercati internazionali con un intervento specifico di credito d’imposta per gli investimenti diretti alle imprese che sviluppano marchi e produzioni italiane nei mercati esteri, con premi specifici per i consorzi di imprese e il prodotto agricolo di origine italiana - Supportando lo sviluppo delle filiere innovative a partire dalle modifiche alla legge 81 che permetteranno l’avvio della filiera nazionale dei biocarburanti (oltre alla nuova dotazione di risorse per la defiscalizzazione del bioetanolo per triennio 2008-2010), la promozione dell’autoconsumo degli oli vegetali a fini energetici, le biomasse, la chimica verde, ma anche mediante la riproposizione del credito d’imposta. In questo quadro si inserisce l’intervento, concertato con il Ministero dello sviluppo economico, per il sostegno di 5 progetti nazionali di innovazione industriale. Due di questi progetti (“Made in Italy” e “efficienza energetica”) coinvolgono direttamente le filiere agroalimentari food e no-food
- Misure per lo sblocco degli interventi del Piano irriguo nazionale (fondo di rotazione per le opere pluriennali), le disposizioni in materia di controlli nel settore agroalimentare, nonché altri interventi per la semplificazione e trasparenza nella gestione delle politiche di settore

A supporto di tali interventi e politiche si inserisce il rifinanziamento della L. 499 (200 milioni di euro/anno) che permette al settore di disporre dello strumento autonomo di sostegno dello sviluppo. Strumento che permetterà anche di sostenere tanto la concentrazione e le fusioni tra imprese, quanto lo sviluppo di strumenti di controllo e indirizzo quali il catasto vitivinicolo e ortofrutticolo.

di Alberto Grimelli