La voce dell'agronomo
COLTIVARE, FARE AGRICOLTURA OGGI E’ UN AZZARDO. MA CI SI PUO’ ASSICURARE
Molti i rischi connessi all’attività in campagna. Dalle bizzarrie del clima fino alle crisi di mercato. A disposizione degli agricoltori esiste un nuovo strumento, in fase di sperimentazione: l'assicurazione multirischio
15 aprile 2006 | Alberto Grimelli
Essere imprenditori significa anche accettare implicitamente i rischi connessi alla propria attività .
Nessuna garanzia di reddito, nessuna sicurezza. Si investe su sé stessi e sulle proprie capacità , affidandosi, talvolta, anche alle mani degli operai.
Eâ una delle regole inderogabili del capitalismo, di un sistema economico fondato sulla produzione, sul consumo e, appunto, sul capitale: il denaro.
Lâagricoltura presenta però margini di rischio più elevati di altri comparti. Si tratta di aziende a cielo aperto, dove le bizzarrie del clima possono condizionare e pregiudicare un intero anno di lavoro in pochi minuti. Non esiste tuttavia solo il gelo, la grandine, il vento. Le crisi di mercato, prezzi allâingrosso al di sotto dei costi di produzione rappresentano, oggi, la principale incognita.
Far fronte a unâannata storta è possibile ma quando, per diversi accadimenti, queste si ripetono per gli imprenditori è difficile continuare a operare.
Lo Stato, lâUnione europea vengono sempre con maggior difficoltà , e con meno risorse, incontro alle esigenze delle imprese agricole.
Trovare una soluzione efficace diviene così imperativo, se si vuole salvaguardare lâagricoltura italiana.
Dal 2004 è iniziata una sperimentazione interessante, che può rappresentare il futuro e dare una speranza agli agricoltori: le polizze multirischio.
Nel corso del convegno dellâ8 aprile scorso, durante il Vinitaly, organizzato dal Comitato interprofessionale periti estimatori danni da calamità naturali di cui è Presidente lâAgronomo Roberto Accossu, è stato fatto il punto su questi due anni di attività e sulle prospettive future di questo nuovo genere assicurativo.
Lâestremo interesse da parte degli imprenditori agricoli è dimostrata da un semplice dato, dal 2004 al 2005 sono raddoppiate le superfici assicurate e sono quintuplicate le polizze. La polizza multirischio è quindi valutata come strumento efficace per contenere lâeventuale danno economico dovuto tanto a eventi meteorici avversi quanto a crolli dei listini allâingrosso.
Se, fino ad oggi, sono state le aziende con colture a più alto valore aggiunto, frutta e uva da vino, a godere di questa copertura è indubbio che di questo beneficio può estendersi a una gamma più vasta di coltivazioni.
Resta naturalmente un dubbio che non è possibile, allo stato attuale, fugare. I costi di queste polizze sono oggi calmierati grazie a contributi pubblici gestiti dallâIsmea, tuttavia in prospettiva sarebbe il libero mercato a determinare il premio assicurativo. Se questo fosse eccessivamente alto, è ovvio che lâimprenditore non avrebbe alcuna convenienza ad assicurarsi.
Le polizze multirischio rappresentano quindi unâottima opportunità per traghettare lâagricoltura italiana fuori dallâincertezza legata alla riduzione dei contributi e dei prezzi allâingrosso delle derrate alimentari.
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