La voce dell'agronomo
100.000 AGRICOLTORI IN PIAZZA E NESSUNO SE NE E' ACCORTO
Una manifestazione oceanica a Bologna. La lunga marcia dei contadini ha invaso le strade ma non gli spazi mediatici. L'agricoltura non è degna dell'attenzione dei giornalisti. Televisioni e riviste non hanno tutti i torti, molte colpe le ha proprio il mondo rurale
12 novembre 2005 | Alberto Grimelli
Un grande successo.
La crisi ha unito più che mai il mondo agricolo.
Tutti insieme hanno sfilato per le vie di Bologna.
Una protesta pacifica ma non silenziosa. Urlavano la loro rabbia i contadini, il loro furore per le continue crisi di mercato, i prezzi che scendono, i costi che salgono, i contributi che vengono dimezzati.
Eppure poche centinaia di attivisti, di girotondini, qualche gruppo di centri sociali fanno più notizia di 100.000 agricoltori in piazza.
Perché?
Lo sciopero dei giornalisti ha inciso ma la manifestazione era stata diffusamente, e con largo anticipo, preannunciata. Pochi taccuini e pochissimi microfoni hanno accompagnato i contadini. Ancor meno sono stati i servizi e gli articoli.
La lunga marcia di Bologna è stata una magnifica dimostrazione di civiltà da parte del mondo rurale, peccato solo che non lo saprà mai nessuno.
Non è stato visto, niente è stato scritto, è come se nulla fosse mai successo.
La pubblica opinione non ne è stata informata, niente reazioni emotive, nessuna solidarietà . Anche i politici, dopo qualche parolone e vaghe promesse, dimenticheranno presto il settore agricolo, faranno orecchie da mercante, una questione di priorità .
Il mondo rurale viene così isolato, rinchiuso in un limbo che assomiglia sempre più allâinferno.
à facile annullare i privilegi, anche i diritti di un intero comparto quando questo non ha voce né peso politico e sociale.
Tutta colpa di quei cattivoni dei mass media? Dei giornalisti crudeli? Degli editori affaristi?
No. Ogni settore produttivo ha le proprie sensibilità , le proprie esigenze e aspirazioni. Tv e giornali sanno di avere forza, un potere che usano e di cui talvolta abusano.
à noto che i giornalisti si sentono un poâ tutti delle prime donne, cortigiane che vanno adulate e corteggiate. Lâagricoltura ha forse offeso i mass media nel modo più grave: li ha ignorati.
Da sempre tendenzialmente autoreferenziale il mondo rurale pensato (e pensa tuttora!) di poter fare a meno dei mezzi di comunicazione di massa. Un errore grave le cui conseguenze i contadini continueranno a scontare.
Gli editori non ricavano soddisfazione. Poche le copie, di riviste e giornali, acquistate dagli agricoltori, ancor meno gli investimenti pubblicitari. Vengono eliminate le pagine agricole dai quotidiani, gli spazi riservati si riducono, quelli che restano vengono riempiti di amenità folcloristiche che ben poco hanno a che fare con la realtà dei campi. Quelle pagine di giornali e minuti di video vengono così usurpati, accalappiati da giornalisti che non conoscono lâagricoltura.
Il mondo rurale deve recitare molti, moltissimi mea culpa.
Potrebbero interessarti
La voce dell'agronomo
Il regalo di Natale per Dottori Agronomi e Forestali: coefficiente di rivalutazione più alto, pensioni più basse

In chiaroscuro il regalo che l'Epap ha voluto fare ai propri iscritti per Natale. Agronomi, geologi, chimici e attuati si vedranno rivalutare meglio il montante pensionistico ma i conti dell'Ente traballo e le pensioni saranno comunque più basse
06 dicembre 2024 | 10:00 | Roberto Accossu
La voce dell'agronomo
Il futuro pensionistico degli agronomi e forestali è già a rischio

I conti della cassa previdenziale Epap, dove confluiscono anche geologi, chimici e attuari, evidenziano un calo preoccupante, in una logica di medio-lungo periodo, del patrimonio netto
30 agosto 2024 | Roberto Accossu
La voce dell'agronomo
Montanti pensionistici più alti per i professionisti italiani

La rivalutazione dei montanti pensionistici dei professionisti sale con l'aumento del PIL. La Cassa di agronomi, geologici, chimici e attuari ha un risultato di gestione modesto nel 2022, senza considerare le perdite per l'investimento in FICO
17 novembre 2023 | Roberto Accossu
La voce dell'agronomo
Rivalutazione del montante pensionistico basso per agronomi, geologi, chimici e attuari

Il bilancio di Epap nel 2022 si chiude in attivo. Aumenta l'accantonamento dell'Ente di previdenza ma bisogna lavorare oltre i 65 anni per avere una pensione adeguata
11 agosto 2023 | Roberto Accossu
La voce dell'agronomo
Fine d'anno amaro per i professionisti: pensioni più basse

Il rallentamento dell’economia italiana causato dal Covid19, ha degli effetti sul sistema previdenziale che si manifestano ora: pensioni basse per i professionisti
16 dicembre 2022 | Roberto Accossu
La voce dell'agronomo
Si arricchiscono le pensioni di agronomi, geologi, chimici e attuari

La mancata rivalutazione dei montanti nel 2021 ha permesso di avere un buon risultato di gestione. Si apetta che la distribuzione degli extra rendimenti possa arricchire le future pensioni degli iscritti Epap
12 agosto 2022 | Roberto Accossu