La voce dell'agronomo
L’AGRICOLTURA È ALLE PRESE CON I CAMBIAMENTI CLIMATICI. I VECCHI PROVERBI NON VALGONO PIÙ
In molte regioni la piovosità è diminuita più negli ultimi vent’anni che nei precedenti cento. Una situazione che, se non allarma, certo preoccupa. Sono stati persi punti di riferimento e il rischio di veder svanire, per qualche bizza meteorologica, il lavoro di un anno è quantomai attuale
02 luglio 2005 | Alberto Grimelli
Agricoltura, ovvero unâattività a cielo aperto, esposta quanto nessuna altra attività , alle condizioni meteo.
Il contadino lavora il terreno, semina, concima, è attento alle malattie ma poi guarda in alto, sperando che tutto vada per il meglio.
Câè chi prega, chi fa gli scongiuri, chi stipula assicurazioni, ma, comunque, tutti col naso per aria.
Già , perchè negli ultimi anni di fenomeni âeccezionaliâ se ne sono verificati troppi per poterli definire ancora tali. Tra gelate e caldi eccessivi, acquazzoni che sommergono i campi e siccità , senza contare grandinate e ventate non câè stata davvero tregua e non vi è stata annata agricola dove almeno un settore, più spesso più dâuno, non abbia lamentato gravi danni.
Si vive in apprensione.
Un occhio a Bruxelles, che in quanto a disastri compete alla pari con le bizza climatiche, e un occhio alle previsioni meteo, sperando che, almeno i meteorologi, lâazzecchino, visto che i proverbi dei vecchi non valgono più.
Non câè pace, perchè quando la stagione è clemente e la produzione è salva e, magari, abbondante i prezzi precipitano.
Esempi? Ã stato un buon inverno, frutta e verdura in abbondanza, prezzi allâingrosso in discesa libera, crisi di mercato e tasche vuote per i contadini.
Un altro esempio? Buon raccolto dâolive, buona produzione dâolio, la migliore degli ultimi anni. Listini dellâolio extra vergine dâoliva mai così bassi, al punto che alcuni tornano a chiedersi, anacronosticamente, se non sia più conveniente far olio lampante.
Insomma, quando è annata di carica si guadagna poco perchè i prezzi son bassi, quando è annata di carica si guadagna meno perchè câè poco prodotto.
Il risultato, alla fin fine, è sempre lo stesso.
Lo Stato e lâUnione europea vengono in soccorso, ma con pochi denari e con più discontinuità .
Lâagricoltore si sente solo e, a sentire certi discorsi in televisione, anche reietto.
Già , perchè sembra che sia colpa sua se milioni di persone, in Africa, non hanno di che sfamarsi. Pare che sia colpa degli aiuti alimentari che mandiamo, recuperati dai nostri surplus produttivi, che la loro agricoltura è così poco sviluppata. La soluzione, secondo molti politici, è presto trovata. Eliminiamo le sovvenzioni allâagricoltura, che non le merita, per distribuirle ad altri settori strategici e produttivi.
Sennonchè lâagricoltura è anche ambiente. Coltivare terreni marginali, difficili, collinari è antieconomico senza qualche sussidio ma è anche presidio e difesa del territorio e del paesaggio.
Credono forse che i turisti sarebbero ugualmente affascinati dagli splendidi panorami italiani se trovassero distese di campi incolti?
Quanto costerebbe riparare a smottamenti e frane dovuti allâincuria di fosse, argini e suoli di montagna?
Con un clima tanto mutato, tendenzialmente tropicale, per intensità di piogge e sbalzi termici, il ruolo dellâagricoltura è essenziale, se ben guidata, come agente calmierante di forze sovrastanti, quelle naturali, con cui, a ogni buon conto, gli agricoltori sono avvezzi a confrontarsi e lottare da secoli.
Potrebbero interessarti
La voce dell'agronomo
Il regalo di Natale per Dottori Agronomi e Forestali: coefficiente di rivalutazione più alto, pensioni più basse

In chiaroscuro il regalo che l'Epap ha voluto fare ai propri iscritti per Natale. Agronomi, geologi, chimici e attuati si vedranno rivalutare meglio il montante pensionistico ma i conti dell'Ente traballo e le pensioni saranno comunque più basse
06 dicembre 2024 | 10:00 | Roberto Accossu
La voce dell'agronomo
Il futuro pensionistico degli agronomi e forestali è già a rischio

I conti della cassa previdenziale Epap, dove confluiscono anche geologi, chimici e attuari, evidenziano un calo preoccupante, in una logica di medio-lungo periodo, del patrimonio netto
30 agosto 2024 | Roberto Accossu
La voce dell'agronomo
Montanti pensionistici più alti per i professionisti italiani

La rivalutazione dei montanti pensionistici dei professionisti sale con l'aumento del PIL. La Cassa di agronomi, geologici, chimici e attuari ha un risultato di gestione modesto nel 2022, senza considerare le perdite per l'investimento in FICO
17 novembre 2023 | Roberto Accossu
La voce dell'agronomo
Rivalutazione del montante pensionistico basso per agronomi, geologi, chimici e attuari

Il bilancio di Epap nel 2022 si chiude in attivo. Aumenta l'accantonamento dell'Ente di previdenza ma bisogna lavorare oltre i 65 anni per avere una pensione adeguata
11 agosto 2023 | Roberto Accossu
La voce dell'agronomo
Fine d'anno amaro per i professionisti: pensioni più basse

Il rallentamento dell’economia italiana causato dal Covid19, ha degli effetti sul sistema previdenziale che si manifestano ora: pensioni basse per i professionisti
16 dicembre 2022 | Roberto Accossu
La voce dell'agronomo
Si arricchiscono le pensioni di agronomi, geologi, chimici e attuari

La mancata rivalutazione dei montanti nel 2021 ha permesso di avere un buon risultato di gestione. Si apetta che la distribuzione degli extra rendimenti possa arricchire le future pensioni degli iscritti Epap
12 agosto 2022 | Roberto Accossu