La voce dell'agronomo 28/05/2005

SE UN PRESIDENTE REGIONALE AIAB DECIDE DI RIFIUTARE IL DIALOGO È PER PAURA O STRAFOTTENZA?

Che siano in molti nel mondo rurale ad avere la coda di paglia ci è noto, è sufficiente una critica per suscitare indignate reazioni. Da che la nostra voce fuori dal coro, lontana dal sistema, si è elevata forte e risoluta non ci sono mancati biasimi e accuse. Non era ancora accaduto però che fossero proprio i dirigenti a rifiutare il confronto


Peccato, non leggerà queste poche righe, queste riflessioni.
Già, ma l’ha scelto lui.
Pochi click, poche battute sul pc.
Perchè un presidente regionale dell’Aiab ha deciso di non ricevere più le nostre news, di eliminarci dai preferiti, di non annoverarci più tra le sue letture?
È una protesta per l’articolo che riprendeva le critiche di Roberto Pinton nei confronti dell’Aiab?
È paura?
È per strafottenza?
Non lo sapremo mai. Ci ha lasciato senza alcuna spiegazione, una mail vuota, una pagina bianca.
Francamente la decisione del verace alto dirigente dell’Associazione italiana agricoltura biologica ci ha sorpreso.
Da che siamo nati, la nostra informazione libera, di pensiero e di riflessione, ci ha attirato svariate volte l’astio e il biasimo di più d’una organizzazione di categoria. Siamo stati accusati di essere solo dei provocatori e picconatori, di non avere idee o proposte, secondo alcuni saremo anche dei disfattisti. Lettere di disapprovazione e deplorazione ne abbiamo ricevute tante. Le abbiamo sempre pubblicate, tenendo fede a una promessa fatta ai nostri lettori. Teatro Naturale ospita le opinioni e i giudizi di tutti, la nostra è una testata aperta che crede nel dialogo e nel confronto.
Abbiamo deciso di pubblicare alcuni stralci del pamphlet di Pinton, dopo aver anche letto le deboli repliche ufficiali dell’Aiab, perchè crediamo che tutti i punti critici del sistema agricolo vadano portati prima alla luce e quindi affrontati.
Nascondere la testa sotto la sabbia non serve, anzi può risultare controproducente.
Mi ricorda infatti l’atteggiamento del mio micio che, quando è spaventato o viene sgridato, va a rintanarsi sotto il comodino. Riesce a infilare solo la testa, ma non vedendo il pericolo si sente al sicuro.
Anche Luigi XVI era protetto dalla sacra inviolabilità monarchica, la tradizione e antichi usi erano suoi alleati. Le grida, le proteste della gente non lo turbarono nè lo indussero a cambiamenti. Fu ghigliottinato il 21 gennaio del 1793.
Dalla storia si possono trarre alcuni insegnamenti.

di Alberto Grimelli