La voce dell'agronomo

QUALITÀ, UNA COSTANTE VARIABILE

Sono il mercato e il consumatore a decidere cosa si debba intendere per qualità. Tuttavia, gusti e abitudini variano nel tempo e influenzano l’insieme delle caratteristiche che rende pregiato un prodotto

18 ottobre 2003 | Alberto Grimelli

Dare una definizione univoca di qualità risulta sempre difficile, tuttavia l’interpretazione più fedele all’attuale realtà di mercato è fornita dalla norma uni-iso 8402 che recita: qualità è l’insieme delle proprietà e delle caratteristiche di un prodotto che conferiscono ad esso la capacità di soddisfare le esigenze espresse o implicite dei consumatori.
Questa formula indica chiaramente che il giudice ultimo della qualità di un prodotto è il cliente finale e che, quindi, tutta la filiera alimentare, dal produttore al commerciante, si deve piegare alla sua volontà. I cambiamenti di usi e costumi, le abitudini e in ultima analisi lo scorrere del tempo determinano anche forti modifiche nei gusti del consumatore, questo implica un costante aggiornamento dei parametri e delle caratteristiche di qualità di un prodotto. Non si può quindi parlare di qualità in senso assoluto, svincolandosi dal tempo o dallo spazio, che ne sono le premesse imprescindibili.
L’olio extravergine che usavano ed apprezzavano i nostri nonni, con quel vago sentore di riscaldo o rancido, oggi non è più proponibile sul mercato come extravergine di qualità.
Vi è stata una profonda evoluzione nell’ultimo secolo, la scolarizzazione di massa, il boom economico e il relativo benessere delle famiglie hanno permesso di scegliere i prodotti che più si confacevano al loro palato. Sono proliferate campagne pubblicitarie e d’informazione che hanno sicuramente fornito al consumatore molti più elementi per compiere scelte consapevoli nell’acquisto del prodotto più adatto alle sue esigenze.
Oggi, grazie anche agli studi di marketing, possiamo crearci un quadro più preciso delle necessità e preferenze degli acquirenti e gli operatori della filiera alimentare possono meglio orientarsi rispondendo in maniera efficace alle richieste del mercato. Ad esempio, attualmente sono premiati oli di qualità che abbiano i seguenti requisiti: genuinità, salubrità, tipicità, rispetto dell’ambiente e appetibilità. Tra tutti questi attributi quello non misurabile, quantificabile o non riferibile a regolamenti o disciplinari di produzione è sicuramente l’appetibilità. Avendo ciascuno di noi propri gusti e predilezioni è difficile dare delle indicazioni in merito alle caratteristiche organolettiche che rispondono a requisiti di qualità, ma, anche in questo caso, studi di settore possono fornirci utili tracce: armonia ed equilibrio sono sicuramente dei pregi, così come un buon fruttato d’oliva verde o maturo, amaro e piccante non dovrebbero essere eccessivamente intensi o persistenti, altre sensazioni di verde o frutta rappresentano un valore aggiunto sicuramente apprezzabile.

Potrebbero interessarti

La voce dell'agronomo

Il regalo di Natale per Dottori Agronomi e Forestali: coefficiente di rivalutazione più alto, pensioni più basse

In chiaroscuro il regalo che l'Epap ha voluto fare ai propri iscritti per Natale. Agronomi, geologi, chimici e attuati si vedranno rivalutare meglio il montante pensionistico ma i conti dell'Ente traballo e le pensioni saranno comunque più basse

06 dicembre 2024 | 10:00 | Roberto Accossu

La voce dell'agronomo

Il futuro pensionistico degli agronomi e forestali è già a rischio

I conti della cassa previdenziale Epap, dove confluiscono anche geologi, chimici e attuari, evidenziano un calo preoccupante, in una logica di medio-lungo periodo, del patrimonio netto

30 agosto 2024 | Roberto Accossu

La voce dell'agronomo

Montanti pensionistici più alti per i professionisti italiani

La rivalutazione dei montanti pensionistici dei professionisti sale con l'aumento del PIL. La Cassa di agronomi, geologici, chimici e attuari ha un risultato di gestione modesto nel 2022, senza considerare le perdite per l'investimento in FICO

17 novembre 2023 | Roberto Accossu

La voce dell'agronomo

Rivalutazione del montante pensionistico basso per agronomi, geologi, chimici e attuari

Il bilancio di Epap nel 2022 si chiude in attivo. Aumenta l'accantonamento dell'Ente di previdenza ma bisogna lavorare oltre i 65 anni per avere una pensione adeguata

11 agosto 2023 | Roberto Accossu

La voce dell'agronomo

Fine d'anno amaro per i professionisti: pensioni più basse

Il rallentamento dell’economia italiana causato dal Covid19, ha degli effetti sul sistema previdenziale che si manifestano ora: pensioni basse per i professionisti

16 dicembre 2022 | Roberto Accossu

La voce dell'agronomo

Si arricchiscono le pensioni di agronomi, geologi, chimici e attuari

La mancata rivalutazione dei montanti nel 2021 ha permesso di avere un buon risultato di gestione. Si apetta che la distribuzione degli extra rendimenti possa arricchire le future pensioni degli iscritti Epap

12 agosto 2022 | Roberto Accossu