La voce dell'agronomo

Agronomi e agrotecnici. Questo matrimonio s'ha da fare?

A larga maggioranza i presidenti degli agrotecnici, in assemblea, si sono espressi per una fusione con l'ordine degli agronomi che tace. Dopo le avances del 2007 si arriverà stavolta alle nozze?

19 maggio 2012 | Alberto Grimelli

L’Assemblea dei Presidenti dei Collegi locali degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati, presente oltre il 90% dei Presidenti provinciali, riunita a Roma sabato 5 maggio 2012 esaminato la possibilità, prevista dal comma 7 dell’art. 9 della legge n. 27/2012, di procedere ad “accorpamenti di categorie “professionali” fra loro similari, su base volontaria”, votando all’unanimità una mozione che impegna il Consiglio Nazionale di categoria a: confermare il percorso storico e le scelte strategiche già assunte in passato volte a creare una forte aggregazione professionale nel settore agro-ambientale; valutare aggregazione professionali esclusivamente di tipo “verticale”, fra Albi similari e nell’ambito dello stesso settore di attività (agro-ambientale ed alimentare) e dunque esclusivamente con gli Albi dei Periti agrari, dei Dottori Agronomi e Forestali e dei Tecnologi alimentari, delegando il Consiglio Nazionale a procedere agli approfondimenti necessari.

Il Presidente del Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati, Roberto Orlandi, avvierà le consultazioni con i Presidenti dei Consigli Nazionali dei Dottori Agronomi, dei Periti agrari e dei Tecnologi alimentari per conoscere la loro disponibilità ad una eventuale aggregazione.

Un messaggio forte e chiaro lanciato soprattutto ai Dottori Agronomi e Dottori Forestali, ma, al momento, il Conaf tace, preferendo non commentare l'offerta di matrimonio degli Agrotecnici.

In realtà non si tratta di una proposta nuova.

Le avances da parte degli Agrotecnici sono iniziate già nel 2007 quando il Presidente Orlandi aveva lanciato questa possibilità quando si discuteva, relatore l'onorevole Mantini, di riforma delle professioni.

Allora il Conaf, sentiti i propri Presidenti provinciali, si oppose all'ipotesi di una fusione con gli Agrotecnici preferendo semmai un'integrazione orizzontale tra ordini, quindi tra figure professionali laureate. Una posizione espressa con fermezza dall'allora Segretario del Conaf Roberto Accossu durante la seduta di audizione alla Camera del 31 maggio 2007 (resoconto stenografico > pag. 15 e seguenti).

Resta invece ora il dubbio. Questo matrimonio s'ha da fare? Oppure no?

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Diego Leva

19 maggio 2012 ore 13:53

A quella riunione c'ero, ed adesso come allora, dico di no!