La voce dei lettori

APPUNTI E DISAPPUNTI SULLA CRISI DEL TURISMO / 2

Nuova lettera di Maria Grazia Amabili in risposta a Francesca Racalmuto. Questa volta vi è una denuncia a un sistema che effettivamente va moralizzato

25 settembre 2004 | T N

La ringrazio moltissimo per la cortese risposta. Cerco di lavorare al meglio nel mio agriturismo perché mi piace il mio lavoro, non ho prezzi bassi ma sono fermi da 3 anni perché le associazioni turistiche ci pregano di abbassarli, e sinceramente non me la sento. Ho molti colleghi che hanno prezzi più bassi ed altri che li hanno più alti, però nella nostra zona il pasto in agriturismo da tempo è a 20 euro. Quando andavo anch'io a mangiare in agriturismo e pagavo in lire erano 35.000-36.000. Ora è salito a 22-23 euro.Però siamo nella provincia di Ascoli Piceno dove tutta la vita è meno cara e la qualità nel quotidiano è soddisfacente. Solo un po' più di civiltà in campagna ci vorrebbe, con meno pesticidi e diserbanti chimici buttati a iosa, meno furti di proprietà altrui (sono stata in ospedale tra una malattia e l'altra nell'inverno e i vicini si sono ritagliati ognuno una bella fetta di terra della mia proprietà e ora non ho l'energia per riprendermela senza pagare tanti soldi), meno scarichi di porcilaie nei torrenti dove ci sono i pozzi per annaffiare i campi e che arrivano alle nostre coste con bandiera blu.
Ho sentito tanti racconti di amici che sono andati in vacanza ad Ischia e nelle grandi città che Le danno ragione in pieno. Un nostro ospite che aveva trascorso quattro giorni prima da noi poi si è trasferito in un'altra località e in un altro agriturismo la sera stessa è tornato chiedendo la camera che aveva lasciato perché scioccato per la differenza di trattamento tra noi e l'altro agriturismo. Succede, ma non è una regola. Se andavano forse in un altro agriturismo rimanevano soddisfatti sia del nostro che dell'altro. La moralità Lei dice: ci si può discutere? Quando tutto in televisione è imperniato sul vinci facile, arraffa più che puoi, eccetera eccetera, come possiamo far capire noi alla gente che è il lavoro fatto bene che rende felici e il guadagno ne consegue come la stima e il successo ragionevole?
Sono d'accordo con Lei sulla morale. Penso che i cambiamenti vanno chiesti a sé stessi e promossi nella res publica. I controlli che inizino dai controllori. Ho provato a denunciare alla Regione la deviazione di un fosso demaniale a mio danno e l'inquinamento delle falde con gli scarichi della porcilaia della proprietà dello stesso figuro che aveva deviato il fosso La pratica, dopo anni di affossamenti in comune e in regione è arrivata al Corpo forestale che doveva verificare: sono stata aggredita verbalmente dal comandante perché facevo troppo "can can" in una zona dove, se si cominciava a smuovere tanto, non si sapeva dove si poteva finire. Poi ho saputo che lui è nato nella stessa zona dove ho l'agriturismo e quindi una mano lava l'altra. Non per questo mi sono fermata ma sono stata minacciata sempre dallo stesso comandante, su suggerimento del figuro imputato, che se avessi continuato nella mia denuncia avrebbero fatto figurare che un angolo di un mio capannone è a meno di 150metri dal torrente (147 per la precisione) e me lo avrebbero fatto buttar giù. Non lo sapevo che era a meno di 150 mt, ma non per questo mi sono fermata.
Mi piacerebbe tanto conoscerLa, Signora Francesca. Sono sicura che potremmo collaborare per far sì che almeno la bucolica campagna rimanga o ritorni ad essere un luogo dove si respira, dove si beve acqua buona, dove gli odori sono di erba tagliata di fresco e non di chimica, dove la parola ha un valore e così una stretta di mano, dove la saggezza rende lungimiranti per salvaguardare il mondo e regalarlo migliore ai nostri figli di come ce l'hanno regalato i nostri padri.
Un caro abbraccio.

Maria Grazia Amabili



Grazie a lei per la grande passione che esprime dalla sua lettera. Ha ragione: ci vorrebbe "un po' più di civiltà in campagna", meno furti e una qualità della vita migliore. Ciò che lei denuncia esprime un amore per il suo lavoro che non conosce cedimenti nonostante alcune difficoltà oggettive.
Coraggio, ogni sforzo compiuto viene comunque ripagato.

Francesca Racalmuto


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