La voce dei lettori

Spazio agli oli stranieri in Rai, un danno per i produttori italiani?

Bisognerebbe, forse, essere un tantino sciovinisti, soprattutto in un momento di crisi come questa. Lo sostiene l'olivicoltore Giuseppe Rosso

05 giugno 2010 | T N

Gentile Direttore
Ho visto il TG1 delle 13,30, di ieri 28 maggio; alla fine c'è stato un intervento dell'amico Marco Oreggia, che ha presentato, descrivendoli compiutamente, tre oli: fin qui nulla da rimproverare.

Il problema è che si trattava di un olio spagnolo, uno tunisino (se ricordo bene) ed uno croato!!!!!
Probabilmente si trattava di tre oli presenti nella sua guida "Flos Olei" e sicuramente saranno ottimi oli , ma il messaggio che la RAI ha mandato a milioni di italiani che hanno visto il TG1 è che gli oli spagnoli, tunisini piuttosto che croati sono eccellenti, tanto da meritare l'intervento tecnico di Marco Oreggia!

Ritengo che sia stato fatto un danno all'olio ed ai produttori olivicoli italiani.
Ovviamente la colpa non è di Oreggia, il quale ha fatto semplicemente il suo mestiere, ma della RAI, in questa occasione non molto attenta.
Bisognerebbe, forse, essere un tantino sciovinisti.

Prima i prodotti della nostra Italia e poi... eventualmente.... sopratutto in un momento di crisi come questa e... quando le trasmissioni vengono pagate col denaro degli Italiani.

Distinti saluti
Giuseppe Rosso


Perché un produttore olivicolo italiano deve aver paura delle eccellenze di casa altrui?
Se davvero siamo molto bravi e con una grande storia alle spalle, perché dobbiamo allora temere la concorrenza estera? Non c'è alcuna ragione.

Io me ne starei tranquillo: c'è spazio per tutti, sul mercato.
L'importante è non arretrare sul fronte della qualità, e tenere presente che anche altrove si sta lavorando bene: non bisogna mai dimenticarlo.

I problemi dell'olivicoltura italiana non vengono dall'estero, ma dalla pessima politica olivicola di cui sono responsabili personaggi e gruppi di potere che ben conosciamo.

Perché - e lo chiedo a tutti gli olivicoltori, indistintamente - si continua a lasciare il potere nelle mani dei soliti noti, quelli che poi hanno depredato le risorse destinate all'olivicoltura senza nemmeno produrre risultati utili al settore, ma creando solo divisioni e conflittualità all'interno del comparto?

A questa domanda mi piacerebbe che tutti gli olivicoltori dimostrassero di possedere il necessario coraggio, e la lucidità di pensiero, nel fornire una risposta obiettiva.

Luigi Caricato


Potrebbero interessarti

La voce dei lettori

Miscela di oli di oliva originari dell'Unione Europea e non originari dell'Unione, che significa?

Un olio extravergine di oliva riposta questa indicazione in etichetta. Che significa? Posso fidarmi? La spiegazione sulla dizione e poi un consiglio

17 febbraio 2025 | 15:00

La voce dei lettori

Teatro Naturale sarà quotidianamente al vostro fianco

Un restyling con le novità principali che saranno “sotto il cofano”. Teatro Naturale diventa, di fatto, un quotidiano con notizie che saranno on line in ogni momento della giornata per offrire informazioni e aggiornamenti in tempo reale

12 ottobre 2024 | 09:30

La voce dei lettori

Produzione di olive più importante della resa in olio, fatevi due conti

Raccogliamo la sfida di fare due conti sull’importanza dei fattori produttività e resa nell’economia di un’azienda agricola, poiché le vecchie consuetudini sono dure a morire

25 settembre 2024

La voce dei lettori

La favola dell'olio lampante e la verità dell'olio extravergine di oliva

La moneta cattiva scaccia sempre quella buona, anche nel mondo dell'olio di oliva. Pensare che la certificazione sia la motivazione di acquisto, significa scambiare la causa per l’effetto

12 settembre 2024

La voce dei lettori

Abolire l’olio lampante per salvare l’olio extravergine di oliva

Il pulsante per provocare lo shock nel mondo dell’olio di oliva esiste, solo che nessuno lo vuole pigiare, si chiama olio lampante e suoi derivati

30 agosto 2024

La voce dei lettori

La svolta in rosa di AIRO: Marta Mugelli alla presidenza

La volontà del nuovo corso dell'Associazione è cercare coinvolgere in modo ancora maggiore la ristorazione nei progetti, mettendo sempre l’olio extravergine di oliva al centro di esperienze nuove e originali

30 aprile 2024