La voce dei lettori

Scuole d'assaggio per l'olio di oliva, c'è improvvisazione

Ci scrivono Marcello Scoccia e Fabrizio Vignolini, vicepresidente e direttore dell'Onaoo: sull'onda della qualità sensoriale degli oli vergini d'oliva, sono stati proposti "metodi" formativi strampalati

03 aprile 2010 | T N

Caro Direttore,
come non commentare positivamente la tua analisi sulla attuale situazione e su come viene gestita la formazione degli assaggiatori di oli vergini d'oliva, assaggiatori che - secondo la nostra visione - dovrebbero essere in grado non soltanto di valutare la qualità di un olio, ma anche di fungere, per le imprese, da orientamento verso il miglioramento dello stesso trasferendo capacità di selezione del prodotto in grado di soddisfare mercati sempre più complessi.

Qualche cenno storico è d'obbligo.
La valutazione sensoriale degli oli d'oliva viene praticata da lungo tempo, e O.N.A.O.O. - nata ad Imperia nel 1983 per impulso della Camera di Commercio, che fu in grado di coagulare al proprio interno assaggiatori storici che svolgevano professionalmente questa attività connessa alla mediazione -
seriamente e scientificamente ha, da quasi 30 anni, segnato un percorso formativo e conoscitivo unico, basato sulla grande esperienza di valutazione, analisi e controllo che si è naturalmente creata e sedimentata nel corso degli anni, anche quale risposta naturale e necessaria alle oltre 250 imprese olearie che facevano di Imperia un vero e proprio distretto industriale e commerciale - unico al mondo - legato a questa importante filiera.

Dalla fondazione della Scuola, che sin dal suo inizio ebbe una visione "globale" mettendo a disposizione dei discenti oli "certi" provenienti da tutto il Mediterraneo, nel corso degli anni, divenendo norma di legge il Panel Test (Reg. CE n. 2568/91 All. XII) sono nate una miriade di pseudo scuole od associazioni locali che, sull'onda della scoperta della qualità sensoriale degli oli vergini d'oliva, hanno proposto "metodi" formativi strampalati e spesso basati su esperienze localistiche, ed a localismi miopi rispondevano.

Il tutto in un quadro di quasi totale anarchia, sia dal punto di vista normativo che soprattutto dei controlli, doverosi al fine di garantire una offerta formativa vera, seria e corretta. Aver creato ormai migliaia di "giudici", alimentare incessantemente l''Elenco Nazionale dei Tecnici ed Esperti senza valutare seriamente le capacità degli assaggiatori ed il mantenimento delle stesse, permettere ad alcune "Scuole" - aventi proprio sede in strutture del Ministero delle Politiche Agricole - di promettere iscrizioni ad inestistenti albi, svilisce in maniera formidabile una professione seria di cui, come ONAOO, andiamo fieri dal 1983.


Marcello Scoccia
Vicepresidente Onaoo

Fabrizio Vignolini
Direttore Onaoo

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