La voce dei lettori 27/03/2010

Elezioni Epap falsate? No, tutto regolare

A esprimere dure critiche sullo svolgimento delle elezioni e dubbi sulla regolarità giuridica delle procedure adottate è stato Maurizio Pirazzoli. A rispondere, seppur indirettamente, è Arcangelo Pirrello.


Bologna, 18 marzo 2010

Ieri in tarda serata, al rientro da un'attività peritale svolta fuori Bologna, ho appreso, co grande sorpresa, che con determina presidenziale erano stati ulteriormente prorogati i termini di scadenza per le votazioni degli Organi Statutari dell'Epap.
Devo dire, in tutta franchezza, che questa modalità di gestione delle scadenze elettoriali appare quanto meno irrituale: oltretutto nel nuovo Regolamento Elettorale dell'Ente non si fa cenno alla possibilità di proroga dei termini di votazione, nè tantomeno della possibilità di uno slittamento di detti termini a seggi aperti.
Personalmente ritengo che questa procedura possa alterare i risultati elettorali, se no altro per il fatto che il corpo elettorale si è trovato oggettivamente di fronte a una situazione imprevedibile.
Ciò a fronte di notevole approssimazione nella gestione delle possibilità reali di voto: se la modulistica per il voto cartaceo è giunta a molti elettori ad urne già aperte (e con il vincolo di reperire l'autentica di firma e garantire il raggiugimento del seggio entro la prima data di scadenza - praticamente il tutto in due-tre giorni, co un fine settimana di mezz) le seconde raccomandate, contenenti username e password necessari per il voto telematico (procedura questa che il Regolamento Elettorale all'art. 13 indica come modalità valida e addirittura prioritaria, rispetto alle altre due possibilità di voto) sono arrivate nelle varie Regioni in maniera del tutto differenziata (anzi in alcune aree del Paese a tutt'oggi non sono ancora pervenute). Tutto ciò, oltre che averlo constatato di persona, mi è stato segnalato da moltissimi colleghi che, pure desiderando votare, temevano di non essere messi in condizioni per farlo.
Ora, tale disorganizzazione ed approssimazione nella gestione del principale momento democrtico per l'espressione della volontà dell'iscritto oltre a dare una pessima immagine dell'Epap (sempre così tempestivo e solerte nel chiedere i dovuti contributi) induce alcune considerazioni.
Infatti, se da un lato questo stato di cose ha fatto sicuramente disamorare il corpo elettorale dalla partecipazione alla tornata elettiva, dall'altro si è supposto legittimamente che, forse, alla base delle irrituali proroghe vi possano essere "precisi motivi".
Senza alcun dubbio, a parte i possibili disguidi postali, tutta l'operazione è stata condotta in modo molto superficiale e la responsabilità organizzativa dell'accaduto è da imputare esclusivamente agli Organi Statutari preposti.
Essi avrebbero dovuto programmare meglio la tempistica per l'inoltro del materiale elettorale, proprio perchè in presenza di una nuova e sperimentale procedura.
Ritengo che la responsabilità primaria sia in capo al Presidente dell'Ente che avrebbe dovuto garantire il regolare svolgimento della tornata elettorale, proprio per l'incarico che riveste.
Restano comunque aperti i dubbi in merito alla regolatià giuridica delle procedure adottate e rimane l'incertezza sulle possibili conseguenze in tema di eventuali ricorsi e spiacevoli contenziosi che possono minare i risultati elettorali.
Quanto dovevo per chiarire la mia posizione di semplice iscritto e come candidato al Consiglio di Indirizzo Generale.
Mi auguro di ricevere un riscontro scritto alla presente e con l'occasione porgo rispettosi ossequi.

Maurizio Pirazzoli

Roma, Comunicato del Presidente 7/10 del 24 marzo 2010

Mai come in questa occasione le elezioni sono state così partecipate: i dati che si hanno dai report del voto telematico, sommati ai dati del voto per corrispondenza giunto in sede e senza contare gli elettori che in questi tre giorni si avvicenderanno a votare al seggio di Roma, danno un’affluenza provvisoria del 44% per Geologi, del 49% per i dottori Agronomi ed i dottori Forestali, del 25,6% per i Chimici (che per la prima volta potrebbero superare il quorum in prima convocazione) e del 41,4% per gli Attuari.
Mai erano stati registrati dati così alti. E ciò, nonostante il pesante disservizio - del quale le Poste Italiane dovranno rendere conto in sede opportuna - che ha prodotto il notevole ritardo delle buste con i codici per il voto telematico; buste che, per motivi di sicurezza e di segretezza dovevano necessariamente essere recapitate a parte.
Il voto telematico ha avuto un successo eccezionale ed ho motivo di credere che anche i consueti detrattori dei rinnovamenti e delle partecipazioni libere e democratiche, ne abbiano fatto largo e giusto uso.
Quanto alle proroghe, sono state doverose, perfettamente regolari, richieste dai Consigli Nazionali e territoriali, concordate con gli organi di controllo, nel pieno rispetto dello Statuto e del Regolamento elettorale ed infine, assunte in piena e consapevole responsabilità, come sempre.
Mi giunge notizia di tentativi di diffondere voci circa false voci sull’annullamento delle elezioni. Si tratta di azioni che ricacciano indietro di mezzo secolo le nostre categorie professionali (spero non tutte e quattro), che peraltro si aggiunge alla concerie di veleni e di falsità che hanno metasomatizzato il legittimo e sempre auspicabile dibattito preelettorale sulla base dei contenuti, delle giuste informazioni e, soprattutto della correttezza deontologica di chi si ritiene Professionista.
Tutto quanto può essere criticato, richiesto e contestato. E’ legittimo appellarsi alle autorità giudiziarie e di controllo, ma senza proclami di condanna a prescindere, che tentano di sfruttare la buona fede ed il giusto risentimento dei colleghi, in un momento difficile per la libera professione e per la stessa vita sociale. Tentativo già fallito a giudicare della affluenza al voto che non può che premiare, ritengo, i toni pacati e le comunicazioni informate alla verità ed anche alla critica, per carità, di quanto fatto in questi quattro anni per la crescita dell’Ente e senza nulla togliere, neanche lo stesso governo dell’Ente stesso in piena tempesta economica e finanziaria planetaria.
Chiedo ai colleghi di continuare a votare, comunque lo ritengano, fino alla chiusura del seggio, con fiducia nell’Ente e nel suo futuro, come hanno fatto negli ultimi giorni.

Arcangelo Pirrello

di T N