La voce dei lettori

SCHEMA DISCIPLINARE OLTREPO DOC

06 settembre 2003 | T N

Gent.ma Redazione,

con la presente vi inviamo un articolo pubblicato sul Portale Oltrepopavese.it.
Sperando di non essere ancora una volta invadenti, vi chiediamo gentilmente di prenderne nota non tanto per la pubblicazione fine a se stessa, ma per il contenuto che indica chiaramente dove il nuovo C. A. del Consorzio Tutela Vini Doc Oltrepò Pavese vuole portare il territorio.
Ringraziandovi come sempre dell'attenzione, cordialmente,
la Redazione del Portale Oltrepopavese.it


(Testo dell’articolo)
Attentato! Così diceva un personaggio di Zelig! E qui ci sembra proprio
di essere di fronte a un attentato alla qualità per i vini dell'Oltrepò
Pavese! Casualmente abbiamo per le mani lo stralcio della bozza del nuovo
disciplinare datato 22 maggio 2003. Vorremmo al riguardo fare delle
doverose considerazioni. In primis si legge "Schema disciplinare Oltrepò Doc" (eliminato Pavese dalla denominazione).
Ci sembra alquanto ridicolo variare la Doc “Oltrepò Pavese” in semplice “Oltrepò”, poiché tutto il territorio che sta a sud del grande fiume potrebbe essere identificato come Oltrepò, ma ora più che mai, che sta avanzando a livello vitivinicolo l'Oltrepò Mantovano, variare la dicitura della Doc si andrebbe solo a favorire i produttori di una zona che a tradizione ci sembra alquanto scarsa.
Sfogliando la bozza ci colpisce subito l'art. 3 sulla “zona” (…), ci lascia
stupiti il fatto che a Ziano Piacentino si possano praticare tutte le
operazioni di vinificazione e di cantina come in provincia di Pavia. Sarà un caso
ma proprio a Ziano ha sede una "grande" (per quantità) Cantina Sociale. Ma
ci ha lasciato esterrefatti la possibilità di imbottigliare su tutto il territorio
nazionale. Ci pare che questa pratica fosse già possibile, adesso
sarebbe giunto finalmente il momento di mettere un freno a tutte queste
possibilità, premiando chi produce, vinifica e imbottiglia in Oltrepò (Pavese). Iinvece niente! Continuiamo a permettere a fantomatiche aziende napoletane di imbottigliare e commercializzare la Bonarda Doc Oltrepò (Pavese).

Ma proseguiamo. All'art. 5 “Norme della cantina”, a ogni comma leggiamo: "…sono ammesse soltanto le pratiche enologiche corrispondenti agli usi locali, leali e costanti, atte a conferire ai vini le loro rispettive caratteristiche".
Vorremmo che qualcuno ci spiegasse le modalità e il rispetto della normativa “su gli usi locali, leali e costanti”.
Scrivere ed inserire una frase tanto inattendibile, che può essere interpretata in mille modi, in un nuovo disciplinare ci sembra solo un voler lasciare le cose come stanno.
Ma proseguiamo arrivando a qualcosa di veramente incredibile! Pare che un'apposita commissione, composta da Consiglieri del Consorzio Tutela Vini Doc
Oltrepò (Pavese), abbia partorito una proposta che prevede aumenti di rese produttive (sia di uva per ettaro, sia di uva in vino) fino al 50% con una media di circa il 26%. Tutto questo mentre il mondo vitivinicolo si va orientando verso una maggiore qualità attraverso disciplinari più restrittivi e controlli più rigorosi. Proprio non riusciamo a capire questa filosofia, in un momento in cui il mercato del vino vede contrarsi sempre più il consumo con un conseguente abbassamento del prezzo, senza contare che nelle annate meno produttive, questa politica potrebbe poi "invogliare" quel fenomeno di "ricerca dei certificati" che sicuramente farà divenire Oltrepò (Pavese) Doc anche i torchiati; e poi ci chiediamo perché l'Oltrepò non è cresciuto.

Eppure negli ultimi tempi abbiamo percepito importanti segnali positivi, l'arrivo in Oltrepò di illustri personaggi del mondo dell'enologia, il presunto e ipotetico cambio del Direttore del Consorzio, è già un po' che se ne parla, e soprattutto le strategie di alcune Aziende che continuano a investire, puntando solo ed esclusivamente sulla qualità.
Un disciplinare di sì fatta "grandezza" sinceramente premia solo le Cantine Sociali e gli imbottigliatori. Chissà mai che un giorno non si cominci anche a premiare i produttori, quelli veri, quelli seri, che stanno lavorando per dare una nuova immagine all'Oltrepò (Pavese).
Ricordiamo come sempre, che le pagine del Portale Oltrepopavese.it sono aperte per chiunque voglia esprimere la propria libera opinione.

La Redazione del portale Oltrepopavese.it

info@oltrepopavese.it

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