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ELEZIONI CONAF: OCCORRE DARE UN TAGLIO CON IL PASSATO

Massimo Samperi interviene con una linea di pensiero ben precisa: "Ritengo che la continuità invocata, per chi a veramente a cuore gli interessi della categoria, non possa essere condivisa"

17 novembre 2007 | T N

Egregio Direttore,
girovagando per il web capito nel vostro Sito e rimango interdetto nel leggere la corrispondenza pervenuta in tema di elezioni Conaf.
Nel 42 anniversario della mia laurea e dopo 41 anni di militanza attiva per la valorizzazione della nostra professione e dell’alto valore sociale della stessa, non posso trattenermi dal partecipare al dibattito.
Fortunatamente, dietro un falso dibattito nord sud, qualcuno si interroga su “le motivazioni della incredibile serie di defezioni di questo Consiglio” rilevando che queste non sono mai state sufficientemente illustrate dal Consiglio uscente.
L’intervento di Federica Caivano, invocando continuità, appare di una faziosità incredibile. A fronte di un programma di innovazione proposto, per la prima volta, pubblicamente sul web e discusso dai vari proponenti in più sedi, si critica la lettera di Rosanna Zari (coproponente) contrapponendo un programma, in cui peraltro la Caivano si riconosce, che dice sottoscritto da una ampia gamma di consiglieri di varie province, citando federazioni che per nulla o solo in parte lo condividono.
Il programma a cui si riferisce, messo sul wen per non rimanere indietro rispetto agli altri, risulta, peraltro, talmente ovvio e scontato che non può essere assolutamente di aiuto per un eventuale sostegno, ma soprattutto al 11 novembre, sul sito citato, non figurano tutta la lista dei candidati della lista ed i loro profili professionali.
Ritengo che la continuità invocata, per chi a veramente a cuore gli interessi della categoria, non possa essere condivisa.
Occorre dare un taglio con il passato. I rancori le invidie ed i personalismi che hanno diviso ed indebolito la categoria debbano cessare. La nuova squadra ha molto da recuperare e dovrà lavorare in un clima di serenità ed operosità; soprattutto i colleghi più anziani, in queste poche ore che ci separano dal voto, dovranno avere la sensibilità di tirarsi indietro fornendo la loro innegabile esperienza a quelli più giovani lasciando loro lo spazio e collaborando con il futuro Conaf.
Un ultimo cenno, per scongiurare una continuità di cui non abbiamo bisogno, va fatto al ruolo farsa dato alla sbandierata Assemblea dei Presidenti:
La recente novità della “Fondazione” (che in effetti appare più un “Consorzio”) costituita con gli Agrotecnici e senza i Periti Agrari, nonostante il diverso parere emerso in sede di Assemblea dei Presidenti, risulta emblematica per evidenziare come le indicazioni fornite dalla stessa al Consiglio non influiscano minimamente sull’operato e le scelte del Consiglio stesso.
In tale situazione di confusione e di mistificazione occorrerà, per un rilancio della nostra categoria, che tutti i Consigli Provinciali, il prossimo 13 Novembre, esprimano un voto dando la preferenza a 15 nomi di “veri professionisti” che vantino comunque esperienze di dirigenza nel proprio ordine professionale, e con adeguato entusiasmo per impegnarsi nelle difficili battaglie che ci attendono.
Quale “vecchio iscritto” ritengo, infatti, che:
- abbiamo bisogno di un nuovo Consiglio Nazionale nel quale i colleghi eletti siano già dei professionisti e non assumano la carica per fare la “professione di Consigliere”.
- abbiamo bisogno di nuove energie.
- dobbiamo dare un taglio netto e coraggioso con il passato.
Cordiali Saluti

Massimo Samperi

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