La voce dei lettori

RISTORATORI DISINFORMATI INTORNO ALL'OLIO DI OLIVA

08 settembre 2007 | T N

Buongiorno,

mi trovavo a Caprioli di Pisciotta e chiedendo ad un ristoratore un bel
piatto di pomodori, mi sono visto servire per condimento delle orrende
buste preconfezionate olio/aceto. Sbalordito ho detto: condisci i tuoi
pomodori con queste, a me dammi il tuo olio.
Mi rispose che la Comunità Europea imponeva queste confezioni poichè l'olio
nelle oliere era ritenuto non igienico.

Cosa possiamo fare per combattere queste assurdità?
Ma con quale titolo possono venire a spiegare a noi italiani come si deve
mangiare, quale olio dobbiamo utilizzare? Basta farci mettere i piedi in
testa. Difendiamo le nostre origini, difendiamo quello che i nostri
genitori, nonni, avi hanno fatto per noi, per tramandarci una cultura che ci
rende orgogliosi di essere italiani.

In una terra, (Pisciotta) dove nascono più ulivi che fili d'erba, vedersi
recapitare buste di plastica per condimento mi ha fatto girare lo stomaco.

Si possono combattere queste assurdità?
Riprendiamoci con orgoglio quello che è nostro e facciamolo con forza.

Distinti saluti.

Gianluigi Penati


Gentilissimo Penati,
purtroppo l'Italia avrebbe bisogno di ristoratori più preparati. Non è vero che sia stata l'Unione europea a imporre l'obbligo di abbandonare le vetuste e poco igieniche ampolle, ma una legge italiana.
Io, insieme con Teatro Naturale, sono stato tra l'altro un fautore del divieto di presentare l'olio in ampolle anionime, vistil i continui abusi da parte dei ristoratori nel mettervi dentro di tutto.
Le bustine monodose da 12 ml possono non risultare gradite, soprattutto perché in un ristorante si propende per una confezione più elegante. Tuttavia, va precisato, meglio la bustina che le orrende ampolline. A parte ciò, i ristoratori seri e coscienziosi hanno comunque la possibilità di utilizzare (anche in base alla tipologia del loro locale) bottiglie mignon da 100 ml.
Il guaio peggiore, in tutta questa storia, deriva dal pessimo atteggiamento ostativo, da parte di una categoria professionale qual è quella appunto dei ristoratori, sempre incapaci di collaborare con chi lavora per la qualità. Sull'olio, come pure su altri condimenti, la ristorazione non hanno mai lavorato bene, tranne rare, se non rarissime, eccezioni.

Luigi Caricato

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