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Vendere l’olio extra vergine d’oliva non è mai stato così semplice

Vendere l’olio extra vergine d’oliva non è mai stato così semplice

Un produttore svela a Gelso Lo Scimmione i segreti del suo successo: poca fatica e ottimi risultati. In fondo bastano solo 10 mila euro all’anno. Anche meno se sapete andare sul sito giusto

01 aprile 2022 | T N

Caro Gelso Lo Scimmione,

oggi posso dire di essere un produttore felice.

Al mio olio extra vergine di oliva è stato conferito un premio come il migliore della regione e se pago una piccola aggiunta andrà a competere a livello nazionale. Secondo il responsabile del concorso (che mi ha chiamato in via eccezionale) ho molte probabilità di vincere e quindi mi consiglia di pagare.

Che soddisfazione! Dopo l’aumento delle tasse, dei costi delle materie prime, dei trasporti e del carburante, posso finalmente dire che mi sento realizzato, i sacrifici vengono sempre ripagati.

Finalmente 10 mila euro ben spesi!

Ogni giorno mi alzo felice di andare al lavoro, controllare la posta elettronica e vedere a quale altro concorso posso partecipare.

Siamo fortunati anche in questo, in Italia se ne creano ogni giorno.

Ma è un buon investimento, guadagnando circa 3,00 euro netti a bottiglia dovrò venderne soltanto 3mila per andare alla pari.

È tutto molto semplice.

Abbasso un po' il prezzo e lo colloco subito. Vado a cena nel ristorante o nel negozio, faccio l’amicone, sfoggio i miei premi e copio qualche idea da quelli più bravi. Il gioco è fatto. Poca fatica e ottimi risultati.

Qualcuno mi critica per la mia strategia ma la loro è solo invidia.

Quando arrivano i premi sono piccole gratificazioni per il duro lavoro, avete idea del tempo necessario per monitorare la concorrenza? È sempre più difficile vincere visto che ormai alcuni premi li danno a tutti.

A chi si negano le otto lacrime?

I tre ramoscelli?

Le quattro scimmiette?

Purtroppo, molti premi sono democratici (premiano tutti) sono però anche un'occasione di confronto. Noi li apprezziamo e attendiamo sempre con curiosità il giudizio degli altri sul nostro lavoro.

Sono comunque fortunato visto che ogni volta che pago vengo scelto per far parte di una selezione.

Questo però vi confesso non l’ho capito: io pago e loro mi hanno selezionato?

Per dimostrare che non porto rancore e sono per l’aiuto reciproco, condivido con voi una novità fantastica.

Ho trovato un sito sul quale pagando una semplice quota posso stampare un attestato da vincitore in pochi minuti, scelgo il gradino del podio, il nome del concorso e quante stelline voglio avere, pago e in pochi minuti mi arriva via mail il diploma.

Sono veramente bravi, si possono scegliere quante stelle, soli, lacrime, gocce di sangue, banane, mozzarelle, ananas, cetrioli e pesci si vogliono per personalizzare il diploma, si chiama: www.diplomificioitalia.it, il miglior investimento in questo momento di crisi.

Costa meno dei concorsi.

Mi raccomando siate furbi e intelligenti, investite bene i vostri soldi, l’importante è apparire.

Per citare un famoso politico: "cchiù pilu pe' tutti!"

Buon 1 aprile a tutti!

Il Vincente

Caro Vincente,

ci conosciamo da anni.

Ho visitato i tuoi oliveti, tenuti maluccio per carità, e il tuo frantoio, che magari non profuma sempre di olive fresche, ma si tratta di dettagli.

L’importante non è chi sei ma come appari.

E allora un consiglio spassionato. I buyer che arrivano a frotte nella tua azienda, portali solo in ufficio, arredato con pergamene e premi vari. Sfoggia pure le tue bottiglie (l’intero set da 12 mi raccomando, tanto ognuna ha un premio!). Ma non aprirle, che è meglio.

Ti ringrazio anche molto per il regalo di Pasqua che mi hai fatto avere. L’anno prossimo, però, ti prego, mandami qualche bottiglia d’olio del tuo vicino di casa.

In bocca al lupo per i prossimi concorsi!

Gelso Lo Scimmione

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