La voce dei lettori
Le chiusure serali minano il cuore produttivo del settore enologico
Le chiusure anticipate al pomeriggio o alla mezzanotte per ristoranti, bar e pub stanno già avendo delle ripercussioni negative sul mondo del vino che, a fatica, tentava di rialzarsi
21 ottobre 2020 | T N
Egregio Presidente Attilio Fontana,
Le sono umanamente accanto, consapevole che mai come adesso governare una Regione del nostro straordinario Paese, richiede fermezza, coraggio e visione strategica. La complessa e difficile emergenza sanitaria che il mondo intero sta da mesi vivendo non sfugge a nessuno. Tanto meno ad Assoenologi, che mi onoro di rappresentare in qualità di presidente.
È per questo, Governatore, che non comprendo, né sono disposto ad accettare passivamente, una specifica ordinanza, da Lei licenziata, che mina il cuore produttivo del settore enologico. Mi riferisco alla recente ordinanza – la cosiddetta anti-movida – che vieta la vendita di vino e alcolici dopo le ore 18 in tutti gli esercizi commerciali pubblici.
Una norma che, non solo si fa fatica ad accogliere, ma è anche di difficile comprensione all'interno di un quadro strategico teso al contrasto della diffusione del virus. Dietro ogni ordinanza ci sono vite appese che meritano scelte ponderate. Perché in una fase come questa, da ogni decisione presa, il rischio di non poter tornare indietro è elevatissimo.
Le chiusure anticipate al pomeriggio o alla mezzanotte per ristoranti, bar e pub - seppur forse necessarie per scongiurare un nuovo lockdown totale - stanno già avendo delle ripercussioni negative sul mondo del vino che, a fatica, già tentava di rialzarsi dopo quanto accaduto la scorsa primavera.
La nuova ondata di casi Covid 19 genera preoccupazione per la salute pubblica e la tenuta del sistema economico nazionale e mondiale. Considerazioni, che ci hanno portato, senza esitazione, ad accogliere fin da subito con responsabilità le misure messe in atto dal Governo al fine del contenimento dell'epidemia, malgrado alcuni provvedimenti comportassero dei sacrifici notevoli per le aziende.
Assoenologi, così come già dimostrato, ancora una volta è a disposizione dell'Ente che Lei rappresenta e del Governo nazionale, per continuare a dare un contributo importante alla lotta al Coronavirus, ma non può esimersi dal chiederLe, in qualità di Governatore della Regione Lombardia, di rivedere la posizione assunta in merito all'ordinanza sopracitata. Ne va della sopravvivenza di migliaia di produttori e lavoratori del comparto enologico e vitivinicolo lombardo e italiano.
Nell'accorata speranza di ricevere un Suo riscontro, Le porgo un cordiale saluto.
Riccardo Cotarella - Presidente Assoenologi
Potrebbero interessarti
La voce dei lettori
Miscela di oli di oliva originari dell'Unione Europea e non originari dell'Unione, che significa?

Un olio extravergine di oliva riposta questa indicazione in etichetta. Che significa? Posso fidarmi? La spiegazione sulla dizione e poi un consiglio
17 febbraio 2025 | 15:00
La voce dei lettori
Teatro Naturale sarà quotidianamente al vostro fianco

Un restyling con le novità principali che saranno “sotto il cofano”. Teatro Naturale diventa, di fatto, un quotidiano con notizie che saranno on line in ogni momento della giornata per offrire informazioni e aggiornamenti in tempo reale
12 ottobre 2024 | 09:30
La voce dei lettori
Produzione di olive più importante della resa in olio, fatevi due conti

Raccogliamo la sfida di fare due conti sull’importanza dei fattori produttività e resa nell’economia di un’azienda agricola, poiché le vecchie consuetudini sono dure a morire
25 settembre 2024
La voce dei lettori
La favola dell'olio lampante e la verità dell'olio extravergine di oliva

La moneta cattiva scaccia sempre quella buona, anche nel mondo dell'olio di oliva. Pensare che la certificazione sia la motivazione di acquisto, significa scambiare la causa per l’effetto
12 settembre 2024
La voce dei lettori
Abolire l’olio lampante per salvare l’olio extravergine di oliva

Il pulsante per provocare lo shock nel mondo dell’olio di oliva esiste, solo che nessuno lo vuole pigiare, si chiama olio lampante e suoi derivati
30 agosto 2024
La voce dei lettori
La svolta in rosa di AIRO: Marta Mugelli alla presidenza

La volontà del nuovo corso dell'Associazione è cercare coinvolgere in modo ancora maggiore la ristorazione nei progetti, mettendo sempre l’olio extravergine di oliva al centro di esperienze nuove e originali
30 aprile 2024