La voce dei lettori 08/05/2020

La potatura di riforma dell'olivo non può essere lasciata a metà

La potatura di riforma dell'olivo non può essere lasciata a metà

Come permettere all'olivo di ricacciare rametti giovani sulla parte basale della branca quando si è sviluppato troppo in altezza? E' la domanda che ci rivolge il lettore Roberto Silvietti, che ci stimola a intervenire sulla potatura di riforma


Gentile redazione,

ho un olivo sano, grande, ma che era invaso da un roso rampicante.

Finalmente l'ho potato liberandolo dal roso: ha delle belle fronde apicali, ma i rami sottostanti sono senza alcun ributto.

Esiste nessun metodo per facilitare la nascita di rametti nuovi sulla parte legnosa ?
Grazie

Roberto Silvietti

Gentile Sig. Silvietti,
la situazione che ci descrive è abbastanza usuale per olivi abbandonati da diversi anni.

Ci immaginiamo si è trovato a risolvere è abbastanza simile alla foto che le proponiamo qui in fianco.

Dobbiamo quindi presumere che all'interno della pianta ci fossero parecchi succhioni, mentre la parte bassa della pianta, entro i due metri d'altezza fosse spoglia o con rami ormai secchi.

L'operazione, meritoria, che lei ha probabilmente svolto, oltre a togliere la sterpaglia che avvolgeva l'olivo, è stata quella di eliminare i rami secchi e i succhioni nella parte interna della pianta.

In caso non avesse ancora provveduto a eliminare questo genere di rami la stimoliamo a farlo. E' ancora in tempo.

Quel che accade in questi casi è che si troverà qualche ciuffo nella parte più alta e null'altro.

In una simile situazione, purtroppo, non ci sono le condizioni perchè nella parte bassa della chioma vi sia un abbondante ricaccio di nuova vegetazione. I ciuffi alti, infatti, tenderanno a espandersi, creando una sorta di “cappello” sulla parte sottostante, dove non arriverà luce, con il risultato che la pianta non sarà stimolata a emettere germogli.

Lei si è trovato ad affrontare una potatura di riforma del suo albero di olivo ma, purtroppo, ha lasciato il lavoro a metà.

Una potatura di riforma di olivi abbandonati da tempo, oltre alla ripulitura al piede, dall'eventuale vegetazione infestante e dai succhioni, prevede infatti anche una capitozzatura delle branche principali in maniera da dare aria e luce alla parte sottostante. In sostanza si elimina la fronda apicale in eccesso, tale da creare il “cappello” descritto, stimolando l'emissione di nuova fronda giovane.

Le consigliamo di effettuare la capitozzatura non troppo bassa ma circa mezzo metro o un metro sotto l'altezza massima a cui vuole vada l'albero. In altri termini se vuole che l'olivo abbia un'altezza di 4 metri, le consigliamo di effettuare il taglio a 3,5 metri circa. Il taglio andrà effettuato cercando di lasciare eventuali sottobranche (branchette laterali con legno di dimensione ridotta e molte foglie) purchè non si allarghino eccessivamente. La struttura della singola branca dovrà infatti ricordare un cono, stretto nella parte più alta, che si allarga man mano che si scende verso la base.

Un intervento siffatto provocherà l'emissione di molto succhioni, ovvero rami vigorosi e assurgenti. E' la risposta fisiologica della pianta che proverà a riemettere foglie nel più breve tempo possibile. Questa spinta vegetativa della pianta non va depressa, eliminando subito tutti questi succhioni, ma bisognerà cercare di favorire un riequilibrio.

Nei primi 3-4 anni dalla potatura di riforma, occorrerà quindi eliminare solo i rami assurgenti più vigorosi, quelli che in una stagione di crescita superano il pollice di diametro, lasciando quelli più deboli.

Nel volgere di qualche anno si troverà un bell'olivo produttivo.
Buon lavoro

R.T.

di T N