La voce dei lettori
QUALUNQUISMO: GLI INFORTUNI IN AGRICOLTURA FANNO DISCUTERE
24 febbraio 2007 | T N
Leggo, incredulo, l'articolo di Alberto Grimelli sugli infortuni in agricoltura.
Articolo assai qualunquista che specula culturalmente su sofferenze vere - un ferito od un morto rimangono comunque un ferito ed un morto, anche se "letti" da lontano - e su dati elaborati a piacere.
In agricoltura, il lavoro nero (mi dicono ma dovrebbe essere ben noto a chi ci interviene professionalmente anche scrivendo) è molto ben radicato e, per definizione, chi lavora in nero quando ha incidenti non va certo a spifferrarlo all'Inail.
Un articolo di altri tempi, di altri secoli.
Incredibile
Antonio Menconi
Egr. Sig. Menconi,
sono esterrefatto dai toni della sua mail, anche perché nel mio articolo ho voluto ben sottolineare lâutilità , anzi lâindispensabilità , delle leggi sulla sicurezza sul lavoro.
Facendo riferimento a dati reali, non elaborati ad arte, dallâUniversità di Roma, che non ha alcun interesse a manipolazioni, ho espresso il parere che il risultato conseguito dal settore agricolo sia sorprendentemente positivo e quindi vada elogiato, in primis, il modo con cui i datori di lavoro, i sindacati e le istituzioni si sono mossi negli ultimi anni.
Quanto al lavoro nero, il suo mi spiace dirlo è realmente qualunquismo. Eâ infatti noto che in qualsiasi attività irregolare non vengano rispettate anche le più elementari regole di sicurezza sul luogo di lavoro, ma questo vale per ogni settore. Il lavoratore in nero non andrà a âspifferareâ niente allâInail tanto che sia occupato in agricoltura quanto in edilizia, nel turismo o nel commercio.
Il contrasto al lavoro nero, oltre a finalità fiscali, mira infatti a ridurre gli infortuni e gli incidenti, ma lâattività di repressione del nero deve essere necessariamente disgiunta da quella di prevenzione antinfortunistica, altrimenti sarebbe come mettere sullo stesso piano imprenditori alla luce del sole e quelli che invece viaggiano nellâombra.
Analizzando quindi i dati del lavoro regolare si evidenzia un netto calo degli infortuni e di certe malattie fortemente invalidanti che invece hanno contraddistinto per lunghi anni il settore agricolo. A me, che conosco molto bene lâagricoltura, ha fatto per esempio molto piacere notare che gli incidenti con mezzi meccanici non siano più la principale causa di infortuni.
Il settore agricolo merita uno sguardo aperto, scevro da vecchie contrapposizioni classiste che oggi non hanno più ragion dâessere.
I datori di lavoro vanno controllati e, quando è il caso, sanzionati, le norme antinfortunistiche devono esistere, devono essere applicate, aggiornate e migliorate, oltre a questo occorre anche accettare che esiste la fatalità , la distrazione e lâerrore umano.
AG
Potrebbero interessarti
La voce dei lettori
Miscela di oli di oliva originari dell'Unione Europea e non originari dell'Unione, che significa?

Un olio extravergine di oliva riposta questa indicazione in etichetta. Che significa? Posso fidarmi? La spiegazione sulla dizione e poi un consiglio
17 febbraio 2025 | 15:00
La voce dei lettori
Teatro Naturale sarà quotidianamente al vostro fianco

Un restyling con le novità principali che saranno “sotto il cofano”. Teatro Naturale diventa, di fatto, un quotidiano con notizie che saranno on line in ogni momento della giornata per offrire informazioni e aggiornamenti in tempo reale
12 ottobre 2024 | 09:30
La voce dei lettori
Produzione di olive più importante della resa in olio, fatevi due conti

Raccogliamo la sfida di fare due conti sull’importanza dei fattori produttività e resa nell’economia di un’azienda agricola, poiché le vecchie consuetudini sono dure a morire
25 settembre 2024
La voce dei lettori
La favola dell'olio lampante e la verità dell'olio extravergine di oliva

La moneta cattiva scaccia sempre quella buona, anche nel mondo dell'olio di oliva. Pensare che la certificazione sia la motivazione di acquisto, significa scambiare la causa per l’effetto
12 settembre 2024
La voce dei lettori
Abolire l’olio lampante per salvare l’olio extravergine di oliva

Il pulsante per provocare lo shock nel mondo dell’olio di oliva esiste, solo che nessuno lo vuole pigiare, si chiama olio lampante e suoi derivati
30 agosto 2024
La voce dei lettori
La svolta in rosa di AIRO: Marta Mugelli alla presidenza

La volontà del nuovo corso dell'Associazione è cercare coinvolgere in modo ancora maggiore la ristorazione nei progetti, mettendo sempre l’olio extravergine di oliva al centro di esperienze nuove e originali
30 aprile 2024