La voce dei lettori
Come al solito gli olivicoltori italiani sono stati lasciati soli
Il decreto attuativo del ministro Lezzi è già fuori tempo massimo e si perderanno 150 milioni di euro per Psr 2014/2020. Nel frattempo vengono venduti impianti oleari e scuotitrici, segno di un declino senza fine ci scrive Gabriele Verderamo
07 agosto 2019 | T N
Egregio direttore,
come ebbi già a scriverle, sono un agronomo che vide l’inizio della devastazione degli oliveti salentini.
Sono nuovamente a lei perché ieri ho letto con attenzione l'intervista rilasciata dal presidente Emiliano al “Quotidiano di Puglia”.
In detta intervista il presidente osa, ripeto osa, affermare non avere nulla a rimproverarsi nella gestione dell’affaire xylella e, in generale, nella gestione dell'agricoltura pugliese:
D.:‘“Continua a non rimproverarsi nulla circa il suo primo approccio alla xylella?
R.: Nulla. Da luglio 2015 ho ascoltato tutti con attenzione, non ho disprezzato nessuno, ho fatto la mia istruttoria, non ho mai disatteso le misure UE, quando moltissimi erano contrari al taglio degli alberi dicevo che non c'erano alternative”.
Non voglio elencare tutte le svariate dichiarazioni che nel tempo il presidente ha fatto. Una più disastrosa ed assurda dell'altra.
Basterebbe ricordare come inneggiò i provvedimenti fantascientifici della Procura di Lecce sino alla partecipazione ad una manifestazione contro la Regione da lui diretta (sic!).
E non si può tacere della pessima amministrazione del PSR 2014-2020 che porterà, con quasi assoluta certezza, alla perdita di oltre 150 milioni di euro a scapito degli agricoltori, facendo finta che la colpa, nella sua interezza, ricada sulle spalle dell'ex assessore Di Gioia.
In tutto questo, occorre dire, aiutato dalle scelleratezze governative compiute a colpi di promesse mai mantenute sia nell'aiuto agli olivicoltori che dei frantoiani che dei vivaisti.
Si parla da tempo di milioni di euro a disposizione che però, sinora, sono nell'alveo dei sogni e, nel frattempo, i frantoiani salentini vendono le loro linee di produzione e gli olivicoltori le loro macchine scuotitrici.
L'ultima farsa si consumerà venerdì prossimo con la Ministra per il sud, Barbara Lezzi, che anticiperà lo ‘scheletro’ del decreto attuativo, già fuori tempo massimo come recita l'articolo 8 quater, della Legge 21 maggio 2019, n.44.
Infine, rimanendo con l’attenzione rivolta al governo nazionale, ci si dovrebbe vergognare della gestione delle nomine COI per le quali, more solito, nulla è stato fatto per difendere gli interessi della meravigliosa, italiana produzione olearia, nonostante la massima organizzazione di produttori, Italia Olivicola, lanciasse grida di allarme già da diverso tempo.
Come al solito, gli agricoltori, gli olivicoltori sono soli.
Cordiali saluti
Gabriele Verderamo
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