La voce dei lettori
Dal frantoio all'etichettatura, a quali spese si va incontro?
Avviare una piccola impresa olivicolo-olearia può essere dispendioso, non solo per l'acquisto di un frantoio ma anche per la gestione di etichette ed etichettatura. Occorre sicuramente una lettura approfondita del regolamento comunitario 1169/2011
08 novembre 2018 | T N
Salve Redazione di Teatro Naturale.
premesso che trovo molto interessanti i vostri articoli, che per uno agli inizi come me, offrono sicuramente una mano santa, procedo con il presentarmi.
Sono Giovanni, un giovane imprenditore agricolo della Puglia.
Vorrei intraprendere il tortuoso cammino della imprenditoria agricola e vorrei due tipi di informazioni, qualora possibile.
Domanda 1): Vorrei etichettare il mio olio in parte, e acquistarne altro, per la vendita di olio di oliva extravergine in Germania. Le info in etichetta, per la trasparenza nei confronti del consumatore, devono essere riportate in italiano o in inglese?
Domanda 2): Vorrei capire i requisiti sanitari, e costi medi, che ci sono dietro alla autoproduzione di olio con un impiantino di molitura olive molto contenuto.
Grazie in anticipo per la eventuale risposta.
Giovanni Santoro
Gentile Sig. Santoro,
la ringraziamo per gli apprezzamenti rivoltici e cercheremo di rispondere esaustivamente alle sue domande.
Partiamo dalla prima, relativa alle informazioni al consumatore. L'articolo 15 del regolamento comunitario 1169/2011 afferma chiaramente che tutte le informazioni obbligatorie devono apparire in una lingua facilmente comprensibile ai consumatori degli Stati membri nei quali l’alimento è commercializzato. Gli Stati membri, sul loro territorio, possono imporre che tali indicazioni siano fornite in una o più lingue ufficiali dell’Unione.
Nulla insomma vieta che le indicazioni siano espresse in più lingue ma non può mancare quella del Paese in cui è commercializzato il prodotto. L'inglese, pur essendo lingua ufficiale dell'Ue (almeno fino alla Brexit) e internazionale, non è considerata facilmente comprensibile a tutti i consumatori.
Nel caso specifico, volendo vendere in Germania, l'etichetta deve riportare le informazioni obbligatorie in tedesco ed, eventualmente, in italiano e in inglese.
Riguardo al frantoio aziendale le consigliamo di rivolgersi alla sua Asl di competenza per i requisiti igenico-sanitari specifici che, normalmente, comprendono locale arieggiato con pavimento e pareti lavabili, almeno fino a due metri di altezza, oltre a lavabo, spesso in acciaio inox. Sono previsti inoltre coefficienti specifici di superficie vetrata/illuminante per metro quadro del locale di lavoro. Spesso sono inoltre richiesti i battiscopa sgusciati oltre a lampade insetticida e una serie di prescrizioni di HACCP che un consulente in materia le può fornire.
Adattare una struttura esistente di almeno 50 metri quadri può costare dai 15 euro in su, in base alle condizioni di partenza dei locali, anche e soprattutto per gli adeguamenti alla rete elettrica, idrica e di scarichi. A questi si aggiungono i costi per il frantoio, dai 15-25 mila euro in su per un impianto oleario da 150-250 kg/ora. Considerando anche gli oneri progettuali, le consigliamo di prevedere un investimento non inferiore ai 50 mila euro.
Speriamo di averle fornito indicazioni utili.
Buon lavoro
R.T.
Potrebbero interessarti
La voce dei lettori
Miscela di oli di oliva originari dell'Unione Europea e non originari dell'Unione, che significa?

Un olio extravergine di oliva riposta questa indicazione in etichetta. Che significa? Posso fidarmi? La spiegazione sulla dizione e poi un consiglio
17 febbraio 2025 | 15:00
La voce dei lettori
Teatro Naturale sarà quotidianamente al vostro fianco

Un restyling con le novità principali che saranno “sotto il cofano”. Teatro Naturale diventa, di fatto, un quotidiano con notizie che saranno on line in ogni momento della giornata per offrire informazioni e aggiornamenti in tempo reale
12 ottobre 2024 | 09:30
La voce dei lettori
Produzione di olive più importante della resa in olio, fatevi due conti

Raccogliamo la sfida di fare due conti sull’importanza dei fattori produttività e resa nell’economia di un’azienda agricola, poiché le vecchie consuetudini sono dure a morire
25 settembre 2024
La voce dei lettori
La favola dell'olio lampante e la verità dell'olio extravergine di oliva

La moneta cattiva scaccia sempre quella buona, anche nel mondo dell'olio di oliva. Pensare che la certificazione sia la motivazione di acquisto, significa scambiare la causa per l’effetto
12 settembre 2024
La voce dei lettori
Abolire l’olio lampante per salvare l’olio extravergine di oliva

Il pulsante per provocare lo shock nel mondo dell’olio di oliva esiste, solo che nessuno lo vuole pigiare, si chiama olio lampante e suoi derivati
30 agosto 2024
La voce dei lettori
La svolta in rosa di AIRO: Marta Mugelli alla presidenza

La volontà del nuovo corso dell'Associazione è cercare coinvolgere in modo ancora maggiore la ristorazione nei progetti, mettendo sempre l’olio extravergine di oliva al centro di esperienze nuove e originali
30 aprile 2024