La voce dei lettori

4,3 euro/kg per l'olio italiano possono bastare?

Nelle ultime settimane abbiamo ricevuto molte lettere e messaggi volti a capire se, con la campagna difficile e l'innalzamento delle quotazioni, il patto Coldiretti-Federolio sarebbe stato oggetto di negoziazione. Tra le tante abbiamo scelto quella di Giovanni Ferrari, chiedendo a Unaprol di replicare

04 ottobre 2018 | T N

Gentili amici di Teatro Naturale,

seguo con estrema attenzione il vostro borsino e la quotazione è di 5,25 euro/kg (immagino più Iva e franco partenza, anche se non è indicato).

Il prezzo sta salendo già da qualche settimana e volevo chiedere se prevedete che salga ancora e semmai quanto.

Devo cedere il mio olio, e non è tanto, alla cooperativa di cui sono socio e il prezzo che loro mi hanno dichiarato dopo l'accordo Coldiretti-Federolio era massimo 4,7 euro/kg. 50 cent sono una bella differenza in tempi di crisi. Ho chiesto alla mia cooperativa se prevedevano un adeguamento del prezzo ma non mi hanno saputo rispondere. Voi ne sapete qualcosa?

Grazie per la risposta

Giovanni Ferrari

 

Questa è una delle molte lettere e messaggi che abbiamo ricevuto nelle ultime settimane a proposito della campagna olearia, delle quotazioni e del patto di filiera Coldiretti-Federolio, siglato a fine giugno a Palazzo Rospigliosi.

In merito alla questione delle quotazione la stima di Teatro Naturale è che, in questa campagna olearia, il prezzo dell'olio italiano, se non accadono strane speculazioni, dovrebbe attestarsi a 5,5-6 euro/kg.

Non abbiano titolo, invece, per rispondere all'ulteriore richiesta e abbiamo quindi interpellato Unaprol in merito alle perplessità di Giovanni e dei nostri lettori e, di seguito, vi proponiamo la replica ricevuta:

“L’accordo stipulato lo scorso giugno da Coldiretti, Unaprol, Federolio e FAI S.p.A. (Filiera Agricola Italiana) ha una durata triennale. Uno degli obiettivi principali dell’intesa è proprio quello di garantire, nel lungo periodo, la stabilità e la sostenibilità economica degli imprenditori agricoli che, volontariamente, decidono di aderire al contratto di filiera, redatto valutando attentamente i costi di produzione e fissando maggiorazioni sulla base di parametri qualitativi. E’ assolutamente fisiologico che nel mercato ci siano oscillazioni, positive e negative, che possono dipendere da una lunga serie di fattori. Visto il momento di difficoltà che sta attraversando il settore olivicolo italiano e la costante perdita di quote di mercato, riteniamo necessario provare a costruire un nuovo modello scommettendo sulla filiera” ha affermato Unaprol.

Potrebbero interessarti

La voce dei lettori

Miscela di oli di oliva originari dell'Unione Europea e non originari dell'Unione, che significa?

Un olio extravergine di oliva riposta questa indicazione in etichetta. Che significa? Posso fidarmi? La spiegazione sulla dizione e poi un consiglio

17 febbraio 2025 | 15:00

La voce dei lettori

Teatro Naturale sarà quotidianamente al vostro fianco

Un restyling con le novità principali che saranno “sotto il cofano”. Teatro Naturale diventa, di fatto, un quotidiano con notizie che saranno on line in ogni momento della giornata per offrire informazioni e aggiornamenti in tempo reale

12 ottobre 2024 | 09:30

La voce dei lettori

Produzione di olive più importante della resa in olio, fatevi due conti

Raccogliamo la sfida di fare due conti sull’importanza dei fattori produttività e resa nell’economia di un’azienda agricola, poiché le vecchie consuetudini sono dure a morire

25 settembre 2024

La voce dei lettori

La favola dell'olio lampante e la verità dell'olio extravergine di oliva

La moneta cattiva scaccia sempre quella buona, anche nel mondo dell'olio di oliva. Pensare che la certificazione sia la motivazione di acquisto, significa scambiare la causa per l’effetto

12 settembre 2024

La voce dei lettori

Abolire l’olio lampante per salvare l’olio extravergine di oliva

Il pulsante per provocare lo shock nel mondo dell’olio di oliva esiste, solo che nessuno lo vuole pigiare, si chiama olio lampante e suoi derivati

30 agosto 2024

La voce dei lettori

La svolta in rosa di AIRO: Marta Mugelli alla presidenza

La volontà del nuovo corso dell'Associazione è cercare coinvolgere in modo ancora maggiore la ristorazione nei progetti, mettendo sempre l’olio extravergine di oliva al centro di esperienze nuove e originali

30 aprile 2024