La voce dei lettori 24/11/2017

Come potare le cime degli olivi?

Come potare le cime degli olivi?

La potatura delle punte è un problema molto discusso in olivicoltura, che porta a diatribe molto aspre. Dove si taglia? Ci chiede Marco Giannini. Per evitare scempi, come capitozzature drastiche bisogna interpretare bene il concetto di dominanza apicale


Salve,

mi chiamo Marco e a marzo poterò olivi ormai diventati troppo alti.

Sebbene conosca i principi della potatura in generale non so come si fa con le cime.

So solo che non si deve esagerare....ma dove si taglia?

Saluti e grazie!

Marco Giannini

Buongiorno Marco

la gestione delle cime del olivo è una pratica cesoria molto importante!

Indipendentemente dalla forma di coltivazione che tu hai scelto: vaso dicotomico, vaso cespugliato o vaso policonico, la loro presenza è fondamentale per affermare l'assurgenza dell'albero verso la luce ovvero verso l'alto e per "tenere a bada" o meglio evidenziare il dominio verso i rami più bassi e regolarne così la crescita. Questo fenomeno si chiama proprio "dominanza apicale" !

Innanzitutto devi cercare di capire una cosa fondamentale: qual è il limite massimo che puoi spingere il tuo albero in altezza in relazione al tuo sistema di raccolta e di conseguenza al tuo sistema di taglio ovvero i tuoi attrezzi telescopici.

Determinato questo, dovrai mettere in pratica il sistema più efficace per tenere a bada la vigoria verso l'alto dei tuoi alberi, dovrai eseguire dei "tagli di ritorno", su quelle cime o addirittura su quei percorsi principali che avrai individuato.

Per eseguire un buon taglio di ritorno le regole sono semplici e chiare: trovato l'asse principale di un ramo o di una cima in questione lo si può accorciare nel punto di un'inserzione laterale di un altro ramo che appunto asportando l'apice fungerà da nuova cima, l'importante è mantenere un rapporto in riferimento al diametro del ramo pari al massimo 1 a 3 , ovvero il ramo che tolgo è di 3 cm quello che rimane è di 1 e così via. Questa operazione la ripeti per tutti gli apici o percorsi che compongono la chioma del tuo albero. Se la forma di coltivazione è a vaso dicotomico questa operazione comporterà un numero maggiore di tagli rispetto ad un vaso policonico che ne avrai evidenziate sicuramente tre o quattro . Il taglio di ritorno ci permetterà così di tenere a bada la vigoria dell'albero evitando di effettuare quelle drastiche asportazioni dei sui apici, "capitozzatura" ed eviterà il ricaccio compulsivo di tutti quei nuovi getti, che sentendosi privati di chi li teneva a bada e li dominava precedentemente, andranno a riformare una nuova chioma dove concorreranno tutti in maniera assurgente verso la ricerca della luce.

Buona potatura!

Daniele Brugiotti – Vasopoliconico.it

di C. S.