La voce dei lettori

Xylella Fastidiosa, il reimpianto autorizzato da Bruxelles non salverà il paesaggio

Solo le aziende più strutturate e grandi torneranno a piantumare olivi nel Salento. I piccoli proprietari, senza risarcimenti e senza motivazioni, abbandoneranno definitivamente i campi secondo il nostro lettore Giorgio Greco

24 ottobre 2017 | T N

Chi si trova in vacanza in questi giorni nella zona fortemente colpita dal disseccamento, la cosiddetta “zona rossa”, ha modo di osservare da vicino la triste condizione degli oliveti.

Al di là di ogni ragionamento, al di là di come ognuno la pensi a tutti i livelli, al di là di ogni commento in merito, chi arriva nel Salento si trova di fronte a distese di piante abbattute in piedi dalla peste, un paesaggio spettrale. Si è materializzato il più esteso cimitero di alberi mai visto prima in Europa e forse al mondo.

Ora, con l’autorizzazione al reimpianto da parte della Ue, solo le grandi aziende agricole organizzate potranno accedere ai contributi dello Stato e sostituire gli alberi.

I piccoli proprietari, la maggior parte non agricoltori, che possiedono però un’altissima percentuale di oliveti, oltre a non essere risarciti, saranno in pochi a reimpiantare olivi o a piantare altri alberi per restituire nuova linfa vitale a questo territorio.

Insistono in provincia di Lecce tantissime piccole proprietà, in genere ereditate da chi un tempo campava dalla terra, ed una buona parte di esse è stata progressivamente abbandonata già molti anni prima dell’arrivo della malattia.

Ora, tale situazione sarà messa a nudo e con questo reipianto vedremo solo delle oasi in mezzo al deserto.

Giorgio Greco

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