La voce dei lettori
L'extra vergine di oliva al prezzo di un olio di semi
Le promozioni per l'olio di oliva 100% italiano continuano, anche a condizioni economiche apparentemente impossibili: 3,3 euro/litro a scaffale. "Non edificante l'immagine per il prodotto italiano in Italia e nel Mondo" scrive Giuseppe Gagliolo
01 giugno 2017 | T N
Egregio Direttore,
questa mia ennesima osservazione non vuole essere una polemica ne tantomeno un giudizio negativo sul prodotto altrui, le ho scritto spesso mie impressioni riguardo alla complicata situazione ligure sull'argomento Taggiasca, questa volta l'argomento è apparentemente diverso ma aimè legato con un sottile filo conduttore all'olio taggiasco.
Questa settimana nei supermercati a marchio Conad nei giorni 26,27,28, si è verificata un'offerta, o meglio un sottocosto, assolutamente legittimo immagino ma alquanto preoccupante: una fiasca di olio extravergine di oliva 100 per 100 italiano da tre litri "Frantoio Dei Caruggi" al costo udite, udite di Euro 3.30 al litro!
Sicuramente analiticamente perfetto, sicuramente buono al panel test per quanto riguarda la qualità, probabilmente certa la provenienza italiana, però sicuramente non edificante l'immagine per il prodotto italiano in Italia e nel Mondo, soprattutto ora che la battaglia per riprenderci un angolino di mercato e di credibilità persa negli anni pareva essere iniziata nella mentalità dei produttori e dei consumatori.
Ma il problema principale non è nemmeno questo, a parte la concorrenza ovviamente insostenibile per altre aziende, il problema è la domanda che molti si fanno nel settore, ma non è che in futuro ci troveremo l'olio Taggiasco o ancora peggio la D.O.P in offerta a prezzi assolutamente irraggiungibili per tutti i comuni mortali?
Arrivati a questo punto bisogna aspettarsi di tutto.
Saluti
Giuseppe Gagliolo
Gentile Sig. Gagliolo,
le Dop/Igp sono nate per valorizzare il prodotto e quindi, teoricamente, non dovrebbero essere vendute in offerte o sottocosto. Se accade, e purtroppo accade, è perchè le politiche commerciali le fanno diventare solo un grimaldello per ben altri affari: "ti dò la Dop in offerta ma mi prendi anche quest'altro marchio..."
Insomma, a volte capita che le Dop/Igp vengano snaturate, diventando solo un utile accessorio nel portafoglio di prodotti aziendali, anzichè la punta di diamante.
Le aziende che praticano simili politiche commerciali rimpallano la responsabilità sulla Grande Distribuzione, che a sua volta scarica la responsabilità di nuovo sull'impresa fornitrice o sul consumatore.
E' un gioco a nascondino che ha funzionato per molti anni e che si continua a praticare.
E' grazie a queste logiche che nascono certi sottocosto, eticamente assolutamente ingiustificabili, e che meriterebbero di essere attenzionati anche dalle autorità competenti.
Come si può difendere il piccolo produttore? Semplicemente cercando di allontanarsi da certi circuiti, instaurando un rapporto fiduciario con la propria clientela. Oltre l'olio extra vergine di oliva, o le olive, si vende molto di più: passione, attenzione, cura, emozioni. Si vende una parte di se stessi in ogni bottiglia e allora il prezzo non è più quello delle borse merci.
Bisogna aspettarsi sempre di tutto, ma una via di uscita c'è sempre, basta volerla cercare.
Cordiali saluti
Alberto Grimelli
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